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Schifani furioso su razionalizzazione acqua a Palermo

"L'iniziativa AMAP non è stata concordata con la regia regionale"

Netta posizione di Schifani contro AMAP e il suo amministratore Unico

“Il Sindaco valuti la sostituzione del manager”

Un comunicato di AMAP sulla razionalizzazione dell’erogazione dell’acqua nei quartieri di Palermo ha scatenato una forte reazione da parte del presidente della Regione, Renato Schifani. La decisione di introdurre un calendario di turnazione dell’acqua a causa della siccità è stata duramente criticata dal governatore siciliano.

“Il razionamento dell’acqua a Palermo non è stato condiviso con la Regione. AMAP ritiri immediatamente il provvedimento”, ha dichiarato Schifani. La decisione di AMAP, secondo il presidente, sorprende per i tempi e il metodo adottati. Durante l’ultima riunione sull’emergenza idrica a Palazzo d’Orleans, AMAP non aveva comunicato alcun piano di razionamento, limitandosi a dire che stava rivedendo lo studio sulla disponibilità dell’acqua.

Salvo Cocina, capo della Protezione civile siciliana e coordinatore della Cabina di regia per l’emergenza idrica, ha espresso simili critiche. “Eravamo in attesa di proposte chiare e precise che avremmo valutato collegialmente. La decisione di AMAP appare come una deresponsabilizzazione”, ha affermato. Durante una riunione tenutasi questa mattina, i tecnici di AMAP hanno parlato di misure di interruzione programmata dell’erogazione idrica come azione sperimentale, ancora da perfezionare.

Cocina ha sottolineato che AMAP aveva assicurato l’entrata in funzione dei nuovi pozzi finanziati dalla Regione con 4 milioni di euro entro ottobre. Questi pozzi avrebbero dovuto ridurre la dipendenza della città di Palermo dagli invasi, insieme ad altre opere per ridurre le perdite di acqua dalle reti.

Il presidente Schifani ha espresso profondo disappunto per il mancato coinvolgimento nella decisione e ha criticato l’approccio non collaborativo di AMAP. “L’Azienda avrebbe dovuto adottare un approccio più collaborativo, coinvolgendo tutti gli attori istituzionali nella ricerca di soluzioni alternative. La decisione di procedere unilateralmente dimostra una mancanza di coordinamento che rischia di aggravare ulteriormente la crisi idrica”, ha dichiarato.

Schifani ha chiesto che AMAP ritiri il provvedimento e lo sottoponga alla Cabina di regia per garantire una gestione più concertata e partecipativa. Inoltre, ha suggerito al sindaco di Palermo di valutare la sostituzione dell’amministratore delegato di AMAP, il cui mandato è già scaduto.

La situazione richiede un’azione coordinata e concertata per affrontare efficacemente la crisi idrica e garantire soluzioni sostenibili per la cittadinanza di Palermo.

AMAP smentisce le fake news e minaccia querele

 

Nel frattempo, AMAP ha rilasciato una nota stampa smentendo le notizie circolate sui social network riguardanti il razionamento idrico. L’azienda ha chiarito che tali informazioni non rappresentano una comunicazione ufficiale e sono state erroneamente riportate da un profilo privato.

AMAP ha precisato che il contenuto del post non corrisponde al vero e ha annunciato la possibilità di intraprendere azioni legali contro chi diffonde notizie false, specialmente in un momento così delicato come quello attuale dell’emergenza idrica. L’azienda ha ribadito che ogni variazione nelle modalità di erogazione del servizio sarà comunicata attraverso canali ufficiali e nei tempi più opportuni.

 

L’opposizione critica duramente la gestione del centro destra

L’opposizione al consiglio comunale di Palermo ha diramato una nota stampa criticando duramente la gestione del centro destra. “La città in mano a dilettanti allo sbaraglio, in cui la mano destra non sa cosa fa la sinistra ed entrambe nascondono qualcosa. Una città sempre più vittima di uno scontro tra Sindaco e Presidente della Regione, di cui a pagare il prezzo sono i palermitani e le palermitane”, ha dichiarato Mariangela Di Gangi, consigliera del Partito Democratico.

Di Gangi ha sottolineato come la crisi fosse ampiamente prevista, ma che nonostante ciò, Regione e AMAP si comportano come se fosse arrivata all’improvviso. “Non hanno voluto agire, perché probabilmente non sanno farlo”, ha aggiunto. La consigliera ha anche evidenziato la scandalosa gestione della comunicazione da parte di AMAP, accusandola di aumentare la confusione e lo stress per cittadini e imprese.

La consigliera ha lamentato la mancata risposta di Regione e AMAP alle sue richieste di informazioni sullo stato degli invasi e sugli interventi programmati per prevenire la crisi. “Hanno qualcosa da nascondere o sono semplicemente del tutto inadeguati?”, ha concluso Di Gangi.

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