Sabrina Figuccia (Lega) critica la mozione su famiglie omogenitoriali
Inutile e strumentale": Figuccia contesta la registrazione anagrafica e la politica del Sindaco
Registrazione famiglie omogenitoriali- Figuccia: “Mozione inutile e scorretta, ma non ci sottrarremo al dibattito in Aula”
Sabrina Figuccia (Lega) critica la mozione su famiglie omogenitoriali
Sabrina Figuccia, capogruppo della Lega nel consiglio comunale di Palermo, ha criticato una mozione riguardante la registrazione delle famiglie omogenitoriali. Secondo lei, la mozione è inutile e strumentalizza i bambini per fini politici, sottolineando che la legge italiana vieta tali registrazioni. Ha anche espresso perplessità sulla posizione del sindaco di Palermo riguardo a questa questione. Nonostante le critiche, Figuccia ha affermato che la Lega non si sottrarrà al dibattito in consiglio, pur esprimendo un voto contrario.
“Negli uffici del Comune giace dalla scorsa estate una mozione che in questi giorni i firmatari fanno sapere di voler portare all’esame dell’Aula. La richiesta è quella di procedere con le registrazioni anagrafiche di entrambe le persone che si sono assunte la responsabilità della procreazione di un bambino all’estero e sollecitare il Parlamento a modificare la normativa relativa alle famiglie arcobaleno- afferma Sabrina Figuccia, capogruppo della Lega- Ricordo ai colleghi firmatari che non è opportuno né corretto affrontare battaglie politiche utilizzando, in maniera strumentale, i bambini che in quanto tali suscitano la simpatia di tutti. Il contrasto ad un governo inviso si fa in altro modo.
Oltretutto, la richiesta stessa della mozione basta a dimostrare come questa sia del tutto inutile e strumentale. Non è un segreto che in Italia esiste una legge che vieta le trascrizioni dei certificati di nascita esteri di coppie omogenitoriali, peraltro confermata dalla Cassazione, quindi, quando anche si decidesse di discuterne in Consiglio comunale, non si approderebbe da nessuna parte.
Aggiungo a malincuore che non comprendo neppure la posizione del nostro sindaco che istiga comitati e associazioni nel portare avanti una battaglia, che nulla ha a che fare con il benessere del bambino e che invece ha un valore esclusivamente politico. Da un primo cittadino di grande spessore culturale e politico come lui mi aspetterei una maggiore terzietà rispetto a temi così divisivi.
Comunque sia, nel caso in cui i firmatari della mozione ritenessero indispensabile limitare il lavoro del Consiglio comunale a improduttive discussioni su temi che non lo riguardano direttamente, non ci sottrarremo al dialogo, palesando il voto contrario della Lega e consentendo alle diverse posizioni di avere lo spazio di dibattito che meritano, compreso il nostro Sindaco che avrà modo di uscire da una posizione equivoca che certamente non gli appartiene.