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Ryanair e caro voli: pace fatta in Sicilia tra l’Ad Wilson e Schifani

L’Ad, “vogliamo crescere”. Sul tavolo tariffe più basse. L’Antitrust apre un’indagine

Questa mattina l’incontro fra il Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani e l’amministratore delegato della compagnia aerea irlandese, Eddie Wilson è servito a chiarire alcuni punti incrinati quest’estate per via dei prezzi alti dei biglietti dei voli da e per la Sicilia. Schifani ha ricevuto Wilson a Palazzo d’Orléans a Palermo: al centro dell’incontro, “che si è svolto in un clima franco”, il posizionamento di Ryanair nel mercato siciliano.

Schifani e Wilson foto Regione.sicilia.it

Ringrazio mr Wilson per la cortese visita. Ho ascoltato con attenzione – dice Schifani – l’analisi delle attività svolte in passato dal vettore che ha portato in Sicilia milioni di passeggeri, contribuendo alla crescita delle presenze turistiche straniere e nazionali sull’Isola. Ho, inoltre, preso atto dei nuovi programmi di investimento della compagnia. Sono pienamente cosciente dell’importante ruolo che Ryanair riveste nel mercato italiano e soprattutto in quello siciliano – sottolinea il governatore – per questo ho accolto la richiesta di un incontro che potrebbe segnare l’avvio di una nuova stagione di dialogo nell’interesse dei siciliani e di quanti vogliono venire a visitare la nostra regione. È chiaro che il nostro obiettivo era e rimane quello di garantire prezzi più accessibili per il trasporto aereo e, per questo, il mio governo continuerà a fare in modo che venga favorita la libera concorrenza e contrastato ogni episodio di inaccettabile aumento dei prezzi. Valutiamo anche l’ipotesi di avviare un tavolo tecnico per un confronto costante e costruttivo”.

B 737 in sosta al Falcone-Borsellino Foto Fabio Gigante.

Dal canto suo, Eddie Wilson, amministratore delegato di Ryanair, a margine della conferenza stampa a Villa Igea: ha spiegato: “Abbiamo discusso con il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, per avere più connettività per la Sicilia. Abbiamo discusso una proposta di crescita che abbiamo fatto per portare in Sicilia 3 milioni di posti. La discussione è aperta, se verrà accolta la proposta di rimuovere l’addizionale municipale che non rimane in Sicilia e che serve per pagare i piloti Alitalia. La stagione invernale nell’isola crescerà nelle rotte internazionali. Il decreto legge ha creato incertezza e si riflette su voli domestici dove in Sicilia sono previsti sette voli in meno. Se fosse rivisto, Ryanair rivedrà il piano. Abbiamo consegnato a Schifani una proposta di crescita, perché la nostra compagnia è l’unico vettore che ha la capacità di crescita”. Sul confronto col governo della Sicilia, l’ad di Ryanair dice: “Abbiamo scritto al presidente. Ci hanno dato disponibilità e ci siamo incontrati. E’ stato un incontro cordiale. Abbiamo illustrato il nostro business.

Ryanair a Palermo Foto Fabio Gigante.

Dal 2004 abbiamo portato un cambiamento, con voli a basso costo. E’ sotto gli occhi di tutti che i costi del carburante sono alti, ma le nostre tariffe restano basse. Vogliamo portare 3 milioni di passeggeri. Non abbiamo chiesto nuovi fondi, ma di rimuovere una tassa per i siciliani – ha aggiunto l’ad – Speriamo che la Sicilia, regione autonoma, possa sbloccare l’eliminazione della tassa. Il decreto è lesivo per i siciliani. Vedremo cosa avverrà, togliere è l’ideale. Ryanair non ha vinto niente, la battaglia è dei viaggiatori e dei consumatori”.

Intanto, l’autorità Antitrust ha avviato un’istruttoria nei confronti di Ryanair per possibile abuso di posizione dominante. Secondo quanto ipotizzato nel provvedimento, avviato a seguito di varie segnalazioni ricevute a partire dallo scorso mese di maggio, Ryanair farebbe leva sulla posizione dominante detenuta nei mercati in cui opera per estendere il proprio potere anche nell’offerta di altri servizi turistici (ad esempio hotel e noleggio auto) ai danni delle agenzie di viaggio – online e offline – e dei clienti che se ne avvalgono per comprare tali servizi. In particolare, spiega l’Autorità Antitrust in una nota, Ryanair da un lato sembra ostacolare l’acquisto – da parte delle agenzie – dei biglietti aerei direttamente dal proprio sito, dall’altro consente l’acquisto degli stessi alle sole agenzie tradizionali tramite piattaforma GDS a condizioni che risulterebbero di gran lunga peggiorative in termini di prezzo, di ampiezza dell’offerta e di gestione post vendita del biglietto.

La condotta di Ryanair, volta a limitare alle agenzie di viaggio la vendita dei biglietti aerei – che in genere sono il primo acquisto effettuato nell’organizzazione di una vacanza e che rappresentano il “punto di accesso” per la vendita di ulteriori servizi – avrebbe effetti non solo sulle agenzie ma anche sui consumatori finali: si determinerebbero infatti condizioni peggiorative sotto il profilo quantitativo e qualitativo e ingiustificate difficoltà nella gestione della prenotazione.

Fabio Gigante

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