RUBRICA DELL’AVVOCATO DEL MARTEDI’_ ALLARME MUTUI: TASSI ANCORA IN RIALZO, QUALI RIMEDI UTILIZZARE PER CONTRASTARE IL CARO VITA

 

La BCE (Banca Centrale Europea) continua ad alzare i tassi di interesse (per l’ottava volta nell’arco temporale di un anno) di un altro 0,25% fino ad arrivare ad oggi, con un tasso di interesse al 4% per il tasso variabile e su quello dei tassi fissi per i nuovi contratti di mutui; tra l’altro destinati ad ulteriori aumenti nei prossimi mesi.

Quali sono i rischi del tasso di inflazione sui mutui?

Il contratto di mutuo varia a secondo il tipo di tasso applicato al contratto istaurato tra i soggetti interessati, difatti, gli elementi che permettono le oscillazioni di mercato in rialzo o in discesa, sono lo “Spread” (percentuale decisa dall’istituto bancario con cui si stipula l’atto di mutuo) oltre il tasso di mercato “Euribor” per i mutui a tasso variabile e “L’IRS” per i mutui a tasso fisso.

Cosa cambia?

Per i mutui a tasso fisso la crescita dell’IRS, non desta molte preoccupazioni, poiché il grande vantaggio è quello che, una volta fissato il “tasso” non cambia mai per tutta la durata della stipula del mutuo. Cosa diversa chi ha stipulato un tasso variabile, ove, la rata in questo caso viene ridefinita periodicamente (di solito ogni mese) sommando lo SPREAD (costante) all’EURIBUR (influenzato dal tasso di riferimento della BCE).

Per cui nel piano di ammortamento (rateizzato per il periodo che va dai 15/20/30 anni) la rata così suddivisa:

Faccio un esempio: Caio sottoscriva con l’istituto Bancario W un contratto di mutuo a tasso variabile nell’anno 2023 di € 200.000 con una durata vent’annale, in questi casi la rata sarà formata dallo Spread (tasso della Banca di riferimento) al 2% sommato Euribor (tasso variabile soggetto all’influenza dei tassi della BCE) per la rata il primo mese sarà € 591,00 soggetta ad ulteriori rialzi per tutto l’anno (sempre in relazione all’EURIBOR).

Quali rimedi per contrastare il caro mutui?

Chi ha sottoscritto il tasso variabile, al fine di evitare e di subire l’inflazione dei mutui continua e costante, potrà:

A tal proposito con l’entrata in vigore della finanziaria dell’anno 2023 è stata concessa la possibilità di “rinegoziazione di stato” ovvero una procedura che dà diritto ai tutti i clienti che hanno determinati requisiti di rinegoziare il tasso del mutuo variabile al fisso senza l’OK della propria banca, in modo automatico, a determinate condizioni ed uguali per tutti aventi diritto.

Difatti, la BCE ha precisato in questo momento storico, la decisione di aumentare i muti per: “…ridurre l’inflazione, che resta di gran lunga troppo elevata. In futuro aumenteranno ancora i tassi, in base … all’evoluzione dell’economia e dell’inflazione”.

 

La materia in oggetto necessita di ulteriori approfondimenti per la quale bisogna esaminarli in relazione al singolo caso concreto. Per maggiori informazioni e/o pareri in merito alla questione consultate il sito www.avvocatoquartararo.eu

 

 

 

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