Riforma fiscale, le proposte degli Avvocati Tributaristi (Uncat) consegnate giovedì scorso al viceministro Leo
Riforma fiscale, le proposte degli Avvocati Tributaristi (Uncat) consegnate giovedì scorso al viceministro Leo
Residenza fiscale, avvisi di accertamento, principio del contraddittorio, rafforzamento della efficacia concreta dello Statuto del contribuente, redditi professionali, i temi principali
“Partecipazione fattiva ai tavoli per la definizione dei decreti delegati”
I nuovi vertici dell’Unione Nazionale degli Avvocati tributaristi sono stati ricevuti giovedì dal viceministro Leo per un saluto istituzionale di inizio mandato e per consegnare un documento con alcune proposte di attuazione della delega sulla riforma fiscale.
All’incontro hanno partecipato i componenti del nuovo ufficio di presidenza: il presidente Gianni Di Matteo, i vicepresidenti Massimo Ferrante (vicario), Angelo Cuva e Fabiola Del Torchio, il segretario Silvia Siccardi e il tesoriere Raffaella D’Anna. Presente anche il past president Antonio Damascelli.
Al centro dell’incontro un primo confronto sulla attuazione della legge delega, in vista della quale Uncat ha consegnato un documento con alcune proposte relative ad alcuni interventi di sistema:- la ridefinizione della nozione di residenza fiscale, sì da raccordarla alla libertà d’impresa e superare i frequenti contrasti giurisprudenziali in materia; – la riscrittura delle norme riguardanti gli avvisi di accertamento in modo da eliminare l’equivoco principio dell’atto quale “provocatio ad opponendum”, ossia la posizione dell’Agenzia delle Entrate in virtù della quale l’atto di accertamento non prova nulla ma impone al contribuente una sorta di obbligo a giustificare; la definizione della portata dei provvedimenti interpretativi; – la piena attuazione del principio del contraddittorio con la modifica dell’articolo 5ter del decreto legislativo 218/97;- il rafforzamento dello Statuto del contribuente con la previsione della inutilizzabilità dell’attività della PA compiuta in contrasto alle norme statutarie e della conseguente nullità degli atti emanati.
Uncat ha avanzato anche proposte per il superamento dell’Irap per le associazione professionali, da estendere in maniera omologa e paritaria anche alle società tra professionisti e società tra avvocati e per la deduzione dei contributi previdenziali obbligatori in sede di determinazione del reddito di categoria.
Gli avvocati tributaristi di Uncat non faranno mancare il loro contributo sui vari temi sostanziali e processuali, man mano che si formeranno i tavoli per l’attuazione della delega, anche in collaborazione col Consiglio Nazionale forense e l’Organismo Congressuale Forense (OCF), il quale ha formulato osservazioni a sua volta.
Nella stessa giornata di giovedì, peraltro, l’ufficio di presidenza, Uncat insieme con una delegazione del consiglio direttivo, è stata ricevuta dal presidente del Consiglio Nazionale forense, Francesco Greco. Nel corso dell’incontro si è convenuto sulla importanza dell’apporto specialistico dell’associazione degli avvocati tributaristi in vista della attuazione della riforma fiscale e della Giustizia Tributaria, ed è stata convenuta la necessità del coinvolgimento dell’Unione nella gestione dei corsi di specializzazione forense, ormai un traguardo del mondo professionale.
Soddisfazione è stata espressa dal presidente Di Matteo: “Ringraziamo il viceministro Leo e il presidente CNF Greco per l’accoglienza e l’ascolto che ci hanno riservato. Gli avvocati tributaristi hanno sempre lavorato per studiare proposte migliorative del sistema fiscale nel senso della equità e della compliance, nel solco dei principi costituzionali e dello Statuto del Contribuente. La legge delega di riforma fiscale è un’occasione che il Paese non può perdere”.