“Resto al Sud” un incentivo a misura d’impresa. I fondi ammontano a 1 miliardo e 250 milioni di euro.
Da qualche settimana “gira” sui più rinomati social network un video promo, promosso dall’Assessorato Economa della Regione Sicilia, con la regia di Francesco Panasci, che descrive in modalità dettagliata, anche attraverso le testimonianze di giovani imprenditori, progetti che hanno beneficiato di tale incentivo.
Resto al sud è una opportunità/incentivo vero per chi vuole intraprendere e realizzare un progetto imprenditoriale nel Sud Italia.
Promosso e gestito da INVITALIA, l’Agenzia nazionale per lo sviluppo, di proprietà del Ministero dell’Economia, “Resto al sud” sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e libero professionali nelle seguenti regioni del meridione: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche, Umbria).
I fondi disponibili ammontano a 1 miliardo e 250 milioni di euro.
Le agevolazioni sono rivolte agli under 56* che:
- al momento della presentazione della domanda sono residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia o nei 116 Comuni compresi nell’area del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche Umbria)
oppure
trasferiscono la residenza nelle suddette aree entro 60 giorni (120 se residenti all’estero) dall’esito positivo dell’istruttoria; - non sono già titolari di altre attività d’impresa in esercizio alla data del 21/06/2017;
- non hanno ricevuto altre agevolazioni nazionali per l’autoimprenditorialità nell’ultimo triennio;
- non hanno un lavoro a tempo indeterminato e si impegnano a non averlo per tutta la durata del finanziamento.
L’incentivo si rivolge a:
- imprese costituite dopo il 21/06/2017;
- imprese costituende (la costituzione deve avvenire entro 60 giorni – o 120 giorni in caso di residenza all’estero – dall’esito positivo dell’istruttoria).
Fermo restando quanto sopra elencato, possono inoltre chiedere i finanziamenti:
- i liberi professionisti ( in forma societaria o individuale ) che non risultano titolari di partita IVA nei 12 mesi antecedenti la presentazione della domanda per lo svolgimento di un’attività analoga a quella proposta.
“Resto al Sud” finanzia attività produttive nei settori di industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura, fornitura di servizi alle imprese e alle persone, turismo, attività libero professionali (sia in forma individuale che societaria”.
Sono escluse dalla misura le attività agricole e il commercio.
Resto al sud garantisce un finanziamento composto, ovvero l’imprenditore che andrà a presentare la domanda riceverà il 50% del contributo richiesto a fondo perduto, l’ulteriore 50% a tasso zero, garantito dallo Stato.
Con l’ultima modifica, introdotta dal Decreto Rilancio, vi è anche la possibilità di ottenere un ulteriore benefit di 15.000 €, nell’ipotesi in cui la domanda dovesse essere presentata da un singolo imprenditore.
Qualora, invece, la stessa dovesse pervenire da due o più soci fino ad un massimo di 4 soci, per ogni singolo socio verrà garantito all’impresa un benefit di 10.000 €, a socio, fino a 40.000 € di ulteriore fondo perduto.
“Resto al Sud” è una bella opportunità per chi vuole restare e creare impresa.