Protesta del mondo della pesca contro le limitazioni UE
Il mondo della pesca protesta il 23 giugno nei porti italiani contro le limitazioni UE
Protesta del mondo della pesca contro le limitazioni UE
Il settore della pesca in Italia si prepara a una giornata di proteste e mobilitazioni che avrà luogo il 23 giugno nei porti del Paese. L’obiettivo di questa iniziativa è contestare le ulteriori limitazioni che l’Unione Europea intende imporre alla pesca a strascico, una pratica che rappresenta il 71% in peso di questo segmento produttivo.
Le principali specie ittiche colpite da queste restrizioni sono il gambero rosa, il gambero rosso, le triglie e il nasello. Secondo le associazioni e i sindacati del settore, il nuovo Piano europeo si basa su dati non corretti e demonizza la pesca italiana, mettendo a rischio la sopravvivenza delle imprese e dei posti di lavoro. Inoltre, l’attuazione di tali misure comporterebbe un aumento delle importazioni da Paesi che non adottano le stesse norme di tutela dell’ambiente in vigore in Italia.
Le marinerie italiane si mobilitano per ribadire il loro netto rifiuto del Piano d’azione dell’UE, che prevede una forte limitazione della pesca a strascico entro il 2030 e la creazione di nuove aree marine protette. Le associazioni e i sindacati del settore sostengono che tali misure non tengono conto dell’impatto sociale ed economico sulle imprese, i lavoratori e i territori, e si basano su dati scientifici non aggiornati e accurati.
Secondo le organizzazioni del settore, l’attuazione di questo Piano porterebbe a una totale dipendenza dall’estero per l’approvvigionamento di prodotti ittici. L’obiettivo della mobilitazione è quindi quello di salvaguardare un settore che garantisce la sicurezza alimentare e un approvvigionamento equo, salutare e sostenibile di prodotti ittici freschi e di alta qualità, rispettando le regole europee di tracciabilità e certificazione.
Le associazioni e i sindacati del settore sottolineano anche che lo smantellamento della pesca a strascico comporterebbe un aumento delle importazioni da Paesi che non rispettano la legislazione italiana in materia di ambiente, sicurezza e lavoro. In Italia, la pesca a strascico rappresenta il 20% della flotta peschereccia totale, con 2088 unità e circa 7000 lavoratori. A livello europeo, questo settore rappresenta il 25% degli sbarchi totali di prodotti ittici e il 38% dei ricavi, coinvolgendo oltre 7000 imbarcazioni.
Giovanni Basciano, responsabile pesca dell’Associazione Generale Cooperative Italiane-AGCI Sicilia, sottolinea l’importanza della pesca a strascico in Sicilia, che coinvolge migliaia di occupati e contribuisce in modo significativo all’approvvigionamento di pesce nei mercati locali. La chiusura di questa attività avrebbe un impatto negativo significativo non solo sul settore della pesca, ma anche su altri settori importanti della regione. Basciano sottolinea l’importanza del pesce mediterraneo per l’offerta gastronomica delle località turistiche siciliane e invita tutti a partecipare alle mobilitazioni del 23 giugno nelle marinerie siciliane.
Le preoccupazioni espresse dalle associazioni e dai sindacati del settore sono motivate dal fatto che le restrizioni proposte metterebbero a rischio non solo la sostenibilità economica delle imprese ittiche, ma anche la diversità e la qualità dei prodotti ittici locali. Inoltre, si teme che l’aumento delle importazioni da Paesi che non rispettano gli stessi standard ambientali, di sicurezza e di lavoro dell’Italia possa compromettere la competitività del settore nazionale.
La protesta del 23 giugno vuole essere un’occasione per il mondo della pesca italiana di far sentire la propria voce e di difendere un settore fondamentale per l’economia e la cultura del Paese. Le associazioni e i sindacati del settore si uniranno per contestare le limitazioni proposte dall’UE e per chiedere un approccio più equilibrato che tenga conto dell’importanza della pesca sostenibile e della tutela dei posti di lavoro e delle comunità costiere.
A tale decisione interviene l’On. Catanzaro
Pesca. Catanzaro: “sostegno a marinerie contro recenti decisioni UE” – capogruppo Pd parteciperà a mobilitazione nell’isola
“La pesca rappresenta per la Sicilia un patrimonio di cultura e tradizione, oltre che una importante attività economica ed occupazionale. Sostengo pienamente la mobilitazione delle marinerie siciliane che aderiscono alla protesta nazionale indetta a seguito di alcune recenti decisioni dell’Unione Europea che limiterebbero la pesca a strascico ed avrebbero un forte impatto negativo su tutto il settore”. Lo dice Michele Catanzaro capogruppo Pd all’Ars che aderisce alla manifestazione indetta venerdì 23 giugno in Sicilia ed in tutta Italia.