Al via il festival “Ierofanie”, giunto alla seconda edizione: 15 appuntamenti fra Naxos e Segesta con musica, teatro, incontri e laboratori
Presentata stamattina “Ierofanie Festival 2023”. Un viaggio nell’essenza del Sacro in Sicilia
Si terrà dal 12 al 24 ottobre il Festival “Ierofanie – L’anima della Sicilia, i luoghi del Sacro”, giunto alla seconda edizione, in programma nei Parchi Archeologici di Naxos-Taormina e Segesta, con la direzione artistica di Claudio Collovà e il coordinamento degli incontri culturali di Fulvia Toscano.
Il Festival, promosso dall’Assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’identità Siciliana, Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, è prodotto e organizzato da Francesco Panasci per Panastudio productions.
Nato da un’idea di Fulvia Toscano condivisa dagli stessi Collovà e Panasci, “Ierofanie” mette in dialogo due luoghi della cultura emblematici, attraverso i linguaggi dell’arte: fra musica, teatro, danza, laboratori e incontri culturali.
Ierophanie è parola coniata dal filosofo e storico delle religioni Mircea Eliade, che significa manifestazione del sacro ed è questo lo spirito del Festival. In programma sette spettacoli, fra musica e teatro, quattro laboratori e quattro incontri culturali nei parchi archeologici di Giardini Naxos e di Segesta.
Le dichiarazioni:
“La seconda edizione del Festival ‘Ierofanie’ – dichiara l’assessore dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Francesco Paolo Scarpinato – è un esempio di impegno istituzionale volto a valorizzare il connubio tra cultura moderna e patrimonio storico e spirituale. Questo evento, che si tiene nei prestigiosi parchi archeologici di Giardini Naxos e Segesta, non è solo una piattaforma per l’arte e la creatività, ma anche un forum per discussioni su temi culturali e sociali di grande importanza. Il sostegno continuativo dell’Istituzione dei Beni Culturali è essenziale per l’attuazione e il successo di questa significativa iniziativa”.
“Nell’anima spirituale della nostra amata Sicilia, arricchita dall’eco sacrale delle radici antiche – osserva il dirigente generale del Dipartimento Beni Culturali e Identità Siciliana, Mario La Rocca – prende vita con impeto la seconda edizione del “Festival Ierofanie”. Questo evento esclusivo, portato avanti dal Dipartimento dei Beni Culturali, è pronto a consolidarsi ulteriormente nelle comunità di Giardini Naxos e Segesta. Questi luoghi, nel contesto generale siciliano, agiscono come epicentri di un “potenziale illimitato” a noi, attivi nel campo dei Beni Culturali, abbiamo il dovere di valorizzare e sostenere”.
“Il senso della presenza o della manifestazione di qualcosa di ultraterreno e trascendente – dice il direttore del Parco Archeologico di Segesta, Luigi Biondo – non appartiene ad una religione ma forse a tutte. Segesta da sempre è luogo sacro per eccellenza. Probabilmente la presenza di una natura forte, simbiotica con le costruzioni e l’artificio, ci porta a sentire il sentimento di quel luogo. Credo che mai come in questo momento sia importante riconquistare il nostro pensiero verso qualcosa di alto e di carico di valori. Ierophanie, con le sue interpretazioni dell’arte e del pensiero, ci aiuterà a sentirci più forti e più ricchi. Unire le sponde orientali e quelle occidentali della Sicilia sarà nuovo esercizio sapiente di ricerca e valorizzazione dei nostri siti culturali. ”
“Un festival dedicato ai luoghi e alle forme del sacro – spiega la direttrice del Parco Archeologico Naxos-Taormina, Gabriella Tigano – che già nella prima edizione ha suscitato grande interesse per la qualità delle proposte culturali. Il festival Ierophanie costituisce, inoltre, una opportunità di confermare la importanza del lavoro in rete tra Parchi, una sinergia virtuosa che fa della Sicilia un laboratorio culturale aperto, in cui il patrimonio archeologico si conferma uno straordinario strumento di promozione della identità della nostra isola”.
Per il direttore artistico del Festival Claudio Collovà, “accrescere il senso di una spiritualità, in parte perduta, significa indagare i luoghi extra quotidiani, trascendere la realtà, e riconoscere che l’atto creativo è ciò che serve per superare l’ordinario, pervadere il mondo di una sensibilità unica, la stessa che rende possibile la nostra relazione con il Divino. Questo accade in due tra i parchi archeologici più belli della Sicilia, geograficamente distanti tra loro e con radici diverse, ma che in comune hanno cura e amore per la bellezza antica e che nel nostro progetto sono i luoghi del sacro e di una trasmissione che avviene attraverso la musica, i laboratori, i seminari e il racconto che nella sua complessità si rende nuovo e di oggi. Quindi il mio è augurio di buon viaggio attraverso una articolazione di differenti connessioni artistiche, di provenienza italiana ed europea, di meravigliosi intrecci sonori, di approfondimenti con la parola di studiosi e ricercatori, con le esperienze dirette di indagini su di sé proposte dai laboratori, con la certezza che progettualità come Ierophanie sono ricchezza per i luoghi e per l’anima”.
“Si rinnova l’appuntamento con Ierophanie, il festival sulle vie del Sacro, realizzato in sinergia tra due luoghi “magici” della nostra isola, il parco Archeologico di Naxos, prima colonia greca di Sicilia, e il Parco Archeologico di Segesta” è il commento di Fulvia Toscano, ideatrice e coordinatrice di CustoDire la Soglia e Ierophanie, che aggiunge: “Nella sezione “Custodire la soglia”, di cui mi pregio di essere coordinatrice, proponiamo percorsi di riflessione attinenti, in vario modo, alla dimensione del sacro. A partire dal primo viaggio nei santuari urbani dell’antica Naxos, fino alla scoperta di quel luogo straordinario che è Eranos, vero ombelico spirituale d’Europa, di cui ricorrono i novanta anni dalla fondazione, per poi invitarvi nelle Terre del Mito, dove la parola poetica incanta il mondo. In questo contesto ci è, inoltre, sembrato doveroso tributare un omaggio ad uno degli intellettuali più luminosi, inattuali e dimenticati, della cultura italiana del XX secolo: Alfredo Cattabiani”.
“Al cuore di ‘Ierofanie’ Festival c’è un impegno culturale profondo: quello di tessere un filo conduttore tra la complessità del nostro mondo contemporaneo e la ricchezza del patrimonio storico e culturale della Sicilia. Questa – sottolinea Francesco Panasci, produttore e organizzatore del Festival Ierofanie – è una missione che prende forma attraverso la collaborazione di artisti, studiosi e istituzioni, e che si realizza in ogni singolo momento del festival. Desidero esprimere il mio più sincero grazie al Dipartimento dei Beni Culturali della Regione Sicilia, senza il cui sostegno questa manifestazione non avrebbe potuto raggiungere le vette che si prefigge. Un sentito grazie anche ai direttori dei parchi archeologici di Giardini Naxos e Segesta per l’intensa sinergia, che attraverso i rispettivi siti, con la loro storicità e bellezza, contribuiscono a rendere ‘Ierofanie’ un’esperienza unica. Un cenno speciale ai miei stretti amici e colleghi, Claudio Collovà e Fulvia Toscano. Grazie alla nostra sinergia, ormai consolidata nel tempo, ‘Ierofanie’ è evoluto ben oltre un semplice appuntamento nel calendario: è ora un festival multidisciplinare di profonda risonanza culturale e umana. Con il contributo di tutte le parti coinvolte, abbiamo costruito una piattaforma che valorizza il dialogo culturale come strumento di crescita collettiva”.
Il programma:
Dal 12 al 15 ottobre il Festival sarà a Giardini Naxos, nel Parco Archeologico Naxos-Taormina, mentre dal 21 al 24 ottobre si sposterà al Parco Archeologico di Segesta. Gli incontri culturali e gli spettacoli sono ad ingresso libero, fino a esaurimento posti. Anche per i laboratori la partecipazione è gratuita fino al raggiungimento massimo dei posti disponibili.
Le attività del Festival inizieranno già nella mattinata di giovedì 12 ottobre, dalle 10 alle 13 (per proseguire dalle 14 alle 16), con un laboratorio di danza condotto da Anna Dego, intitolato “Il corpo tra Sacro e Profano”. Il lavoro proposto nel seminario parte dal desiderio di ricercare il legame tra cielo e terra, tra sacro e profano, tra interno ed esterno, tra quiete e movimento. La partecipazione è gratuita fino al raggiungimento massimo dei posti disponibili. Per contatti e iscrizioni: annadego@gmail.com.
Giovedì 12 ottobre, alle 17, si terrà una passeggiata archeologica guidata presso i Santuari urbani dell’antica Naxos, della loro anima e della loro valenza storica culturale che racconta l’affascinante storia della prima colonia greca di Sicilia, a cura delle archeologhe Gabriella Tigano, direttrice del Parco Archeologico Naxos Taormina, e Maria Grazia Vanaria. Partecipazione gratuita.
Sempre giovedì 12 ottobre, alle 19,30, al Teatro della Nike (Parco archeologico di Naxos, ingresso da via Schisò) è in programma il primo degli spettacoli in cartellone: “Gli imperi della mente” di e con Elio Crifò: “Un tuffo nel malessere dell’uomo contemporaneo per cercare alternative al buio dell’anima” recita il sottotitolo. Lo spettacolo è un susseguirsi palpitante di ragionamenti, battute, polemiche, riflessioni filosofiche, citazioni che trasportano lo spettatore dalle radici dell’Inferno di sé fino a riveder le stelle della propria anima perduta. Crifò da anni lega il divertimento e la leggerezza con la profondità dei temi che tratta. Dall’arte all’alchimia, dall’archeologia al jazz, dalla filosofia alla letteratura, i suoi spettacoli sono caratterizzati da un forte impatto emotivo e culturale che cattura il pubblico.
Il cartellone presenta alcuni approfondimenti sul tema del Sacro, intitolati “CustoDire la Soglia”, curati da Fulvia Toscano: il primo in programma, venerdì 13 ottobre, alle 17, al Parco di Naxos, è intitolato “Alfredario: Un gigante (dimenticato) dell’editoria italiana: Alfredo Cattabiani”: conversazione sullo studioso di storia delle religioni, di simbolismo e di tradizioni popolari, con interventi di Tommaso Romano e Claudio Siniscalchi, in dialogo con Fulvia Toscano, ideatrice di Ierophanie, direttore artistico di NaxosLegge e assessore alla Cultura del Comune di Giardini-Naxos. Nel ventennale dalla morte, un omaggio al Cattabiani editore, scrittore, intellettuale raffinato e ‘inattuale’.
A seguire, sempre venerdì 13 ottobre, alle 19,30, al Teatro della Nike (Parco di Naxos) è in programma “Paradeisos”, concerto con il Mistikòs Ensemble: composizioni e atmosfere musicali, scritti poetici, racconti antichi e moderni rivolti ad una dimensione mistica, arcaica, ancestrale, riferite al nutrimento dell’anima, prodotte e concepite in Sicilia e in particolare a Palermo e alle sue vicissitudini. Con Mario Crispi (strumenti a fiato arcaici ed etnici, voce), Enzo Rao Camemi (violino, oud), Maurizio Curcio (Chapman Stick, laptop), Nino Errera (batteria, percussioni), Maurizio Maiorana (narrazione e interventi musicali).
Le iniziative proseguono sabato 14 ottobre, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 16, con “Come sono mi muovo”, laboratorio di movimento creativo condotto da Giorgia Di Giovanni. Il lavoro è incentrato sul coinvolgimento della persona in un’attività di movimento adeguata alle sue possibilità, come sentiero privilegiato d’accesso al linguaggio delle emozioni profonde, dove ciascuno può trovare particolari del proprio Sé, spesso nascosti alla consapevolezza. La partecipazione è gratuita fino al raggiungimento massimo dei posti disponibili. Per contatti e iscrizioni: assoventodiscirocco@gmail.com.
Nel pomeriggio del 14 ottobre, alle 17, al Parco archeologico di Naxos “Viaggio a Eranos, il ritorno degli dèi nel XX secolo”. A questo luogo del “sacro”, a novanta anni dalla sua ufficiale istituzione, Ierofanie dedica un seminario per raccontare genesi, protagonisti, visioni e progetti di una delle avventure culturali e spirituali più autentiche, che ancora oggi costituisce un punto di riferimento in Europa e nel mondo. Ne discutono, da tre angolazioni diverse, tre studiosi e saggisti: Riccardo Mondo, Andrea Scarabelli e Luca Siniscalco, in dialogo con Livia Di Vona.
Nella serata di sabato 14 ottobre, alle 19,30, sempre al Teatro della Nike è di scena MedFolkCarousel, a cura della Compagnia La Giostra: lo stile del gruppo unisce forme culturali e tendenze stilistiche differenti, abbinando spesso, come per gioco, melodie medievali o canti profani in latino volgare con sonorità new age, pop o reggae. Il dialetto siciliano fa da padrone in alcune canzoni inedite o della tradizione popolare, unendosi talvolta a marcati ritmi percussivi. Michele Conti (citola, chitarre, bouzouky, lyra, kemençe, nychelharp, timpano, voce), Gianfranco Rafalà (flauti, cornamuse, bombarde, chalomeau, voce), Hilmar Pintaldi Funes (piccoli strumenti a percussione, danza).
Domenica 15 ottobre, alle 17, sempre nei locali del Parco, per la sezione “CustoDire la Soglia” è in programma “Terre del Mito”: un incontro con l’Autore che ha per titolo quello di un importante “diario” di viaggio di Giuseppe Conte, tra i più importanti poeti del nostro tempo, ospite a Naxos per l’occasione, che dialogherà con Fulvia Toscano. Ierophanie ha scelto proprio il titolo Terre del Mito per l’incontro con Conte che riscopre il mito non come fossile del passato, ma come energia spirituale che attraversa il presente e che consente all’uomo di conoscere le sue origini, la divinità della natura, il destino dell’anima. Abitare poeticamente il mondo, re-incantarlo attraverso la parola poetica, mettersi in ascolto dell’anima dei luoghi. Ancora è possibile.
Per gli spettacoli, sempre domenica 15 ottobre, alle 19,30, al Teatro della Nike (Parco archeologico di Naxos) Mario Modestini porta in scena “Mattanze”: spettacolo in versione cameristica: due voci femminili, una maschile, flauto, clarinetto, violoncello, due chitarre, contrabasso e percussioni. L’importanza del lavoro sta nel fatto che vengono raccontati in forma di moderna melopoiesi, epopee, miti e misteri di tonnare e tonnaroti di Sicilia di antica, storica memoria. Con Jerusa Barros (voce) Alba Cavallaro (voce), Maurizio Maiorana (voce e fiati), Marilena Sangiorgi (flauto), Dario Compagna (clarinetto) Giorgio Gasbarro (violoncello), Tobia Vaccaro (chitarra), Francesco Maria Martorana (decacordo), Romina Denaro (contrabassso), Giulia Perriera (percussioni).
Sabato 21 ottobre prendono il via le iniziative culturali al Parco Archeologico di Segesta: dalle 16 alle 18, Stefano Maltese e Rosbri Sanfilippo conducono il laboratorio “yinyang l’armonia degli opposti nello yoga”, sessione accompagnata dal suono e dalle vibrazioni delle campane tibetane. Stefano Maltese è operatore olistico specializzato in tecniche sonore con le campane tibetane, e massaggio sonoro vibrazionale individuale. RosbriSanfilippo insegna yoga a Palermo dal 2014. La partecipazione è gratuita fino al raggiungimento massimo dei posti disponibili. Per contatti e iscrizioni: stefanomaltese5@libero.it.
Il primo appuntamento con gli spettacoli sarà sempre sabato 21 alle 19,30 al Tempio di Afrodite Urania, con il duo olandese Ernst Reijseger (violoncello) & HarmenFraanje (pianoforte): il duo spoglia la strumentazione tradizionale del suo peso storico, collocandola giocosamente nel presente e permette a nuovi mondi musicali di emergere, attraverso l’improvvisazione ai confini del jazz, della musica classica moderna e della world music, trascendendo la divisione classica tra i diversi stili musicali.
Domenica 22 ottobre dalle 10 alle 13, Alessandra Luberti conduce “Essere mossi”, seminario esperienziale di Movimento Autentico, con suoni dell’Handpan eseguiti da Matilde Fiore. Il Movimento Autentico è una pratica che nasce in America negli anni ’60 dall’incontro fra la danzaterapia e la psicologia junghiana. È in sostanza un’indagine dell’inconscio e una discesa nel profondo fino alla radice divina del nostro essere attraverso il movimento. Colui che si muove lo fa ad occhi chiusi all’interno di un cerchio e testimoniato dal maestro o da un compagno, in un contenitore protetto e sicuro,compie un piccolo viaggio attraverso il corpo. La partecipazione è gratuita fino al raggiungimento massimo dei posti disponibili. Per contatti e iscrizioni: infoessepa@gmail.com.
E ancora domenica 22 ottobre, alle 19,30, al Tempio, è in programma il concerto “Quest of invisible” del Naïssam Jalal Trio: Naïssam Jalal, (flauto, voce, ney, composizione), Leonardo Montana (piano), Joachim Florent (contrabbasso). Naïssam Jalal, flautista e compositrice siriana nata a Parigi, ci conduce alla ricerca dell’Invisibile, con un repertorio al crocevia tra la musica mistica extraoccidentale e tradizionale e il jazz modale. Il silenzio ha un posto centrale, il ritmo conduce sempre verso la trance in forma ripetitiva e ipnotica: una creazione che oscilla tra contemplazione e trance, silenzio e musica.
Martedì 24 ottobre, alle 19,30, infine, al Tempio, “Songs of love and exile”, concerto di Elina Duni & Rob Luft Duo. In duo con il musicista londinese Rob Luft (chitarra), Elina Duni (Albania) presenta brani dei suoi ultimo album: Lost Ships,A Time to Remember pubblicati dalla prestigiosa etichetta tedesca ECM, dove canta in nove lingue diverse, attingendo al repertorio tradizionale di Albania, Kosovo e Armenia e Sud Italia, sviluppando la sua personale ricerca espressiva grazie alla fusione tra melodie della tradizione e sonorità jazz.
Il cartellone è stato presentato oggi alla presenza dell’assessore dei Beni Culturali e dell’identità Siciliana Francesco Paolo Scarpinato, del dirigente generale del Dipartimento Beni Culturali e I.S., Mario La Rocca, dei direttori dei parchi archeologici di Segesta e di Naxos-Taormina, Luigi Biondo e Gabriella Tigano, di Claudio Collovà direttore artistico di Ierofanie, di Fulvia Toscano, ideatrice di Ierophanie e coordinatrice della sezione CustoDire la Soglia, e di Francesco Panasci, direttore produzione e organizzazione.