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Premio Riviera dei Marmi 2024

Un omaggio a chi attraverso la propria arte, ricerca e impegno arricchisce l'identità culturale della Sicilia

Premio Riviera dei Marmi 2024: l’eccellenza siciliana tra arte, cultura e territorio

 

CUSTONACI (Tp) – Un balcone che dai giardini comunali si affaccia sulla Riviera dei Marmi e sul golfo di Bonagia, con a sinistra il promontorio su cui sorge Erice, ed a destra la baia di Cornino con a fianco la riserva naturale su cui si staglia circondato dal mare un altro incantevole promontorio, quello di Monte Cofano, celebrato negli ultimi anni dalla serie televisiva Makari, ambientata in buona parte alle sue spalle, in un altro golfo altrettanto suggestivo come quello di Castelluzzo, sulla via per San Vito lo Capo. Questo lo scenario che ha ospitato l’edizione 2024 del “Premio Riviera dei Marmi”, nato nel 1964 come premio di poesia su impulso del poeta Dino Grammatico, a quel tempo sindaco di Custonaci oltre che deputato regionale. Il Premio, rinato nel 2018 dopo decenni di oblìo, è stato ampliato nei suoi aspetti culturali, non solo con riconoscimenti alla poesia, ma anche letteratura, al giornalismo, alla letteratura. Una idea che nasce dal pensiero illuminato di Fabrizio Fonte, giovane sindaco di Custonaci, anche lui giornalista e scrittore, facendone un simbolo dell’identità del territorio, legato alla produzione marmifera, ma anche un premio a personalità che danno lustro alla Sicilia in vari campi, personaggi che “incarnano l’essenza dell’eccellenza siciliana, che attraverso la loro arte, ricerca e impegno ci mostrano la straordinaria ricchezza culturale della nostra Isola” come ha sottolineato lo stesso Fabrizio Fonte nel presentare i quattro premiati dell’edizione di quest’anno.

Il primo, in ordine di presentazione, Salvo Toscano, che con la sua narrativa, che fonde suspense e critica sociale, ha offerto uno sguardo acuto sulla società palermitana, con i suoi romanzi gialli “I Fratelli Corsaro” che sono diventati oggi una serie TV, in onda dall’11 settembre su Canale 5. “Ho dato alla Sicilia due parti della mia vita – ha detto Toscano – Una sicuramente è quella della mia attività di scrittore, raccontandola attraverso la mia fantasia, cercando di mostrare un’immagine della Sicilia che un po’ sfuggisse dalla scorciatoia della retorica e del luogo comune. Ho cercato di raccontare una Palermo vera, quella in cui sono nato e cresciuto. Cerco di farlo nei miei romanzi. Poi nella mia attività professionale di giornalista ho raccontato anche le cose della Sicilia che piacciono meno, che fanno sì che, come diceva Leonardo Sciascia, la Sicilia sia impossibile da amare senza una punta di risentimento, perché così è questa terra”.

Quindi Valeria Li Vigni, che come presidente della Soprintendenza del Mare di Sicilia e direttrice del Museo Pepoli di Trapani ha dedicato la sua carriera alla scoperta e tutela del patrimonio sommerso siciliano, passione ereditata dal marito Sebastiano Tusa: “Questo premio è un grande onore per me, una grande gioia perché è un riconoscimento in una parte del territorio che io ho molto amato, che ho molto frequentato sia come direttrice del Museo Pepoli ma anche, in seguito, con la Soprintendenza del Mare che mi consentiva di verificare e di sperimentare nuovi itinerari, nuovi percorsi che in quest’area sono molto interessanti, ancora tutti da costruire.”

Altro riconoscimento ad Antonella Ferrara, che ha trasformato la sua passione per la letteratura nel Taobuk, il Taormina Book Festival, di  cui è presidente e direttore artistico, che attira ogni anno autori di fama mondiale: “Io sono molto onorata di ricevere un premio che sottolinea l’importanza di operare sui territori e nel territorio attraverso un’azione forte e lungimirante sia di natura culturale, artistica, scientifica e imprenditoriale. Sono le stesse linee direttrici di Taobuk che opera queste scelte sia a livello di programma che di palinsesto. Ho notato subito una convergenza tra gli obiettivi del Premio e gli obiettivi del Festival. Devo dire che lo splendido scorcio della Riviera dei Marmi enfatizza l’importanza e il ruolo della Sicilia nel valorizzare le bellezze architettoniche, paesaggistiche e naturalistiche, fondandole sull’eccellenza”.

L’altro premiato è stato il famoso giornalista e scrittore Gaetano Savatteri. Dai suoi romanzi e racconti, aventi per protagonista il giornalista investigatore Saverio Lamanna, è stata tratta la serie televisiva Makàri con l’attore Claudio Gioè come principale interprete. “È un Premio – detto Savatteri – che riguarda un territorio a cui, per una serie di motivi, avendoci ambientato i miei libri che poi sono diventati fiction, sono legatissimo. Anche se non è quello dove sono nato, è un luogo dell’anima, un luogo del sentimento, un luogo della passione e anche un luogo che ha la caratteristica di una Sicilia diversa dalla mia, che è una Sicilia dell’interno, dell’agrigentino, ma che è una Sicilia che io sento mia. E quando vengo da queste parti, a Màkari, a Custonaci, a San Vito lo Capo, io mi sento a casa. Non perché questo luogo mi abbia adottato, ma perché io l’ho adottato e ci ho ambientato i miei personaggi, che qui amano, vivono le loro avventure e vivono anche le loro vite. E quindi, tutte le volte che io sono da un’altra parte, penso che c’è un pezzo di me che vive qua”.

Un premio speciale, come per gli altri una scultura in marmo raffigurante il profilo di Monte Cofano realizzata dallo scultore Giuseppe Cortese, è stato consegnato alla giornalista Tiziana Martorana, capo servizio della Tgr Rai Sicilia. Un riconoscimento non solo alla sua professionalità ma anche per il suo contributo agli eventi culturali del territorio. Tiziana Martorana ha anche condotto magistralmente la serata, impreziosita dalle performance musicali delle sorelle Prestigiacomo, Adriana e Roberta, che accompagnate alla chitarra da Alfredo Gilè, hanno unito le radici folk siciliane a sonorità contemporanee, creando un’atmosfera unica.

Franco Cammarasana

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