REGIONE
Politiche sociali: in pagamento quasi 4 milioni di euro per i disabili gravi
di Angelo Cuva
Dalla Regione Siciliana arrivano delle importanti misure di sostegno a favore dei disabili gravi. L’assessorato della Famiglia e delle Politiche sociali ha, infatti, disposto il pagamento di quasi quattro milioni di euro a favore dei distretti socio-sanitari della Sicilia per l’erogazione dei contributi ai soggetti affetti da gravi disabilità.
«Il tema della disabilità – ha affermato il presidente Renato Schifani – è particolarmente caro al governo regionale. Siamo sensibili alle esigenze dei più fragili, che ci vedranno sempre dalla loro parte. Faremo tutto quanto in nostro potere per sostenere loro e le loro famiglie nell’affrontare con serenità ogni aspetto della vita quotidiana».
L’impegno finanziario complessivo delle misure in questione è pari a 3.810.951 euro. In particolare il Dipartimento della Famiglia e delle politiche sociali della regione ha disposto la liquidazione della somma di 3.048.761 euro, pari all’80 per cento del totale, stabilendo che il restante saldo, pari al 20 per cento, verrà liquidato a consuntivo a seguito della presentazione di una relazione analitica sulle spese sostenute.
«Se da un lato – aggiunge l’assessore regionale Nuccia Albano – stiamo proseguendo l’attività che ha già segnato un passo avanti nella conquista dei diritti dell’individuo con deficit, dall’altro stiamo portando avanti un’azione sempre più incisiva per migliorare gli interventi previsti. Sarà importante, inoltre, per i disabili meno gravi, studiare percorsi di inserimento nel lavoro, forme di partecipazione a corsi di formazione ove loro possano trovare utilità ed esprimere la propria indole e personalità».
Palermo, 22.12.2022
Articoli correlati:
Sebastiano Di Betta riconfermato alla guida della Federazione Editori Digitali
Sicilia, Infrastrutture: Caronia (Lega) riconosce l’impegno del Ministro Salvini per la modernizzazione
Ci vuole sangue nelle vene per dire NO al dono
Decontribuzione Sud per le imprese del Sud Italia: la proroga di Fitto
