Piantedosi in visita a Palermo, accompagnato da Scarpinato per l’avvio dei lavori di restauro a Santa Caterina
Avviati i restauri del complesso di Santa Caterina e della chiesa di San Domenico con finanziamenti Pnrr. La conclusione è prevista entro dicembre 2025.
Palermo: al via i lavori di restauro per Santa Caterina e San Domenico
A Palermo sono iniziati i lavori di restauro del complesso monastico di Santa Caterina e della chiesa di San Domenico, alla presenza del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Questi interventi riguardano due tra le oltre 260 chiese dell’Isola appartenenti al Fondo edifici di culto (Fec) gestito dal Ministero dell’Interno.
L’assessore regionale ai Beni culturali, Francesco Paolo Scarpinato, ha evidenziato come il restauro non solo preservi il patrimonio artistico e architettonico, ma restituisca alla comunità spazi di fede e memoria, rafforzando l’identità culturale della città e valorizzando il suo passato rinascimentale e barocco.
«Il restauro di questi edifici – ha detto l’assessore regionale ai Beni culturali Francesco Paolo Scarpinato – non solo preserva l’inestimabile patrimonio artistico e architettonico che questi luoghi custodiscono, ma restituisce alla comunità uno spazio di fede e memoria, rafforzando l’identità culturale della città e valorizzando il suo ricco passato rinascimentale e barocco».
Finanziati nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) con un budget di 3,19 milioni di euro, i lavori dureranno 426 giorni e si concluderanno entro dicembre 2025. L’esecuzione dei restauri è affidata a un raggruppamento temporaneo di professionisti e imprese, con T.L.A. Associati come capogruppo, Edilzeta di Modica e AR Arte e Restauro di Rubano. Il tutto si svolgerà sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza dei Beni culturali di Palermo, che ha curato gli aspetti tecnici e amministrativi in collaborazione con il Ministero dell’Interno.
Per quanto riguarda il complesso di Santa Caterina, il restauro si concentrerà su vari elementi, tra cui i fronti della chiesa su piazza Pretoria e piazza Bellini, i “letterini” (piccoli palchetti usati dalle monache per assistere alle funzioni religiose), le coperture e i servizi igienici. Saranno inoltre effettuate indagini di laboratorio per monitorare l’efficacia degli interventi conservativi.
Il restauro della chiesa di San Domenico, invece, prevede la rimozione delle condizioni di degrado sui tetti, la conservazione delle strutture murarie e dei paramenti interni, oltre al restauro degli apparati decorativi della cappella di San Giuseppe. Saranno ripristinate le coperture, con nuove travi in legno e capriate, e sarà revisionato il sistema di smaltimento delle acque piovane. Infine, verrà consolidata la volta in cannucciato della navata centrale e della crociera, e sarà eseguito un intervento conservativo sulla facciata esterna di piazza San Domenico.