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Per l’Eurofighter precipitato nel 2022 a Birgi, indagati due ufficiali.

Nell'incidente perse la vita il pilota Fabio Antonio Altruda

Ci sono due indagati per il disastro aereo avvenuto a Birgi il 13 dicembre 2022, quando un Eurofighter dell’Aeronautica Militare di stanza presso il 37° Stormo di Trapani Birgi è precipitato nei pressi dello scalo trapanese e il pilota, Fabio Antonio Altruda, ha perso la vita. E si tratta dell’allora Comandante del 37° Stormo di Birgi e il pilota dell’altro velivolo che stava volando con Altruda. Le accuse mosse dalla procura di Trapani sono pesanti.

Gli indagati sono il Colonnello Daniele Donati, ex comandante del 37° Stormo di Trapani Birgi, e il maggiore Andrea Maida, capo formazione del volo di trasferimento in cui era coinvolto Altruda. Entrambi sono accusati di omicidio colposo aggravato e concorso in disastro aviatorio, mentre Maida deve rispondere anche di falsità ideologica in atti pubblici. Secondo l’accusa, i due ufficiali avrebbero agito con negligenza e violazione di regolamenti, causando indirettamente la morte del capitano Altruda e la caduta del velivolo.

In particolare, il velivolo MM 7307, pilotato dal Capitano Altruda, presentava un’avaria tecnica che avrebbe richiesto un atterraggio in “formazione stretta insieme all’altro Eurofighter, pilotato da Maida, in condizioni meteo già difficili e con visibilità ridotta per il volo notturno. Nonostante questi fattori di rischio, Altruda fu autorizzato a decollare. L’accusa sostiene che Donati, in qualità di comandante del 37° Stormo e responsabile della sicurezza del volo, e Maida, capo formazione del volo, non abbiano adottato le misure necessarie per garantire la sicurezza del pilota deceduto. Il maggiore Maida è accusato anche di aver falsificato i documenti relativi all’abilitazione di Altruda per il volo notturno e la formazione stretta, dichiarando che il volo avesse scopi addestrativi.

L’abilitazione di Altruda, infatti, pare che fosse scaduta, ma gli venne consentito di volare ugualmente e in volo operativo, e non addestrativo come dichiarato. La Procura ha chiesto un incidente probatorio per accertare le cause precise dell’incidente. Si cercherà di capire se ci siano state condotte imprudenti o violazioni delle norme operative, se l’avaria del velivolo fosse collegata a una mancata manutenzione e se le condizioni meteorologiche abbiano influito sulle capacità del pilota. L’indagine si concentra anche sulla veridicità delle informazioni registrate nel Sistema Informatico Logistico Efficienza Flotta, in cui Maida avrebbe attestato falsamente che il volo fosse addestrativo, omettendo che Altruda non aveva l’abilitazione necessaria per l’atterraggio in formazione stretta e per il volo notturno. Già nel gennaio 2023, i genitori del capitano Altruda avevano presentato una denuncia alla Procura di Trapani e alla Procura Militare di Napoli, tramite il loro legale, l’Avvocato Fabio Sammartano.

In una dichiarazione, la famiglia ha affermato che “la causa del disastro aereo sia da imputare esclusivamente al sopraggiungere di una importante avaria al velivolo verosimilmente dovuta ad una cattiva e/o omessa manutenzione del mezzo“. La Procura attende ora le determinazioni del GIP per la nomina dei periti che effettueranno le verifiche tecniche sull’incidente.

Fabio Gigante

 

 

 

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