Palermo tra emergenze e sfide deve accelerare verso un riscatto sociale e culturale
Degrado urbano, abusivismo e benessere animale: la strada verso la rinascita di Palermo può esserci
Palermo: emergenze e sforzi per il riscatto culturale e sociale tanto atteso
Palermo tra emergenze e sfide deve accelerare verso un riscatto sociale e culturale
Palermo, 12 agosto 2023 – La nostra splendida città di Palermo, orgoglio della Sicilia e quinta città d’Italia, è attualmente alle prese con una serie di emergenze che stanno minando il suo tessuto sociale e culturale. Anni di gestione politica approssimativa hanno portato la città a un degrado che sembra averla riportata indietro di tre decenni. Tuttavia, c’è un lato positivo: la nuova amministrazione guidata da Lagalla sta compiendo sforzi titanici per riportare la normalità in questa città ricca di storia e bellezza, ma con tanti “fenomeni”.
Tra le sfide più evidenti, il problema dei rifiuti continua a dominare il panorama palermitano.
Le strade e gli angoli della città sono spesso costellati da sacchetti di spazzatura, da ingombranti di ogni tipo, una raccolta che arranca ad andare a regime. Un triste ritorno a una situazione che sembrava, pian piano, sembrase stesse passando, Sembrava appunto.
Ma non è solo questo il problema: una nuova generazione di giovani, che alcuni anni fa sarebbero stati definiti “scanazzati”, oggi si ritrova a sfrecciare per le strade su monopattini e biciclette elettriche, mettendo a rischio la sicurezza dei pedoni e dei turisti. Ed è diventata una normalità.
Il degrado non si ferma qui. I golfi di Palermo, come Barcarello, Sferracavallo e Mondello, stanno subendo un inquinamento preoccupante, forse a causa di scarichi abusivi. Questa situazione non solo danneggia l’ambiente, ma mina anche l’immagine della città come meta turistica di rilievo. L’Amministrazione Comunale sta cercando le soluzioni più adeguate al tema e individuare i “colpevoli”, se ci sono.
La violazione delle norme stradali è un altro problema che sta contribuendo all’instabilità sociale. Incidenti causati dalla guida con il telefonino sono diventati all’ordine del giorno, mettendo a repentaglio la sicurezza degli automobilisti e dei pedoni anche in periferia.
Ma forse uno dei problemi più allarmanti è rappresentato dalle cosiddette “baby gang”.
Un fenomeno che a Palermo, non è prorprio rilevante, ma occorre prendere provvedimenti prima che lo diventi. Ragazzini di età compresa tra i 12 e i 17 anni che, privi di una reale educazione civica, si rendono colpevoli di atti di violenza e vandalismo. L’episodio di Sferracavallo, dove un gruppo di giovani ha sparato proiettili di gomma contro i passanti, è solo un esempio di come questa situazione possa sfuggire di mano e creare un clima di paura. Situazioni come queste sono accadute anche nel cuore di Palermo.
Gli abusivi
Poi c’è il tema degli extracomunitari che sembrano avere il controllo delle stazioni, portando con sé il pericolo di rapine e stupri, rappresentano un ulteriore elemento di destabilizzazione. Anche in questo tema non siamo ai livelli di criminalità di Milano e Roma, ma non dobbiamo arrivarci, occorre partire in anticipo.
L’urgenza di una sorta di “Piano Marshall dell’educazione civica” si fa sentire, potrebbe essere una idea, un progetto da portare avanti con gli Enti proposti, le associazioni di ogni tipo, le scuole e le comunità delle circoscrizioni. È necessario intraprendere decisioni coraggiose e adottare misure forti per affrontare questi problemi. L’educazione, soprattutto dei giovani, deve essere il punto di partenza. I genitori devono essere chiamati a rendere conto delle azioni dei loro minori, affinché la responsabilità diventi un elemento centrale nella formazione di cittadini consapevoli.
Poi c’è l’abusivismo degli ambulanti e gli abusivi “gnuri”
Ulteriori sfide di una Palermo che con sforzi immensi cerca di cambiare. Riusciremo?
Oltre alle molteplici emergenze che affliggono Palermo, un altro problema significativo sta minando il tessuto urbano e sociale della città, in particolare nel suo centro storico. Si tratta dell’abusivismo dilagante, che coinvolge principalmente ambulanti extracomunitari, i quali sembrano sfidare apertamente le autorità locali e la legalità vigente.
La scena è ormai ben nota
Accade ogni giorno: ambulanti senza licenza si insediano nelle piazze e lungo le strade del centro storico, offrendo merci di vario tipo. Quando la polizia locale interviene per far rispettare le norme, questi ambulanti si dileguano temporaneamente, solo per tornare poco dopo una volta che il controllo è passato. Questo giochino del gatto e del topo non solo mette in luce una sfida alle istituzioni, ma alimenta anche una cultura di illegalità che mina il tessuto sociale della città.
Ma l’abusivismo non si limita solo al commercio. Si estende anche al settore del benessere animale, in particolare riguardo all’utilizzo dei cavalli per le tradizionali carrozze.
Gli “gnuri” abusivi, senza le necessarie licenze e senza rispettare le norme di cura e benessere degli animali, operano spesso nelle strade della città, offrendo passeggiate a turisti ignari. Questa pratica non solo è ingiusta verso gli animali coinvolti, ma rappresenta anche una violazione delle leggi e delle normative che dovrebbero tutelare il benessere animale.
Le associazioni animaliste, impegnate nella lotta per il rispetto e la protezione degli animali, hanno denunciato regolarmente questi abusi. Attraverso foto e documenti dettagliati, hanno cercato di sensibilizzare l’opinione pubblica e le autorità locali sulla questione. Tuttavia, finora i risultati sembrano limitati, con poche azioni concrete intraprese per affrontare questo problema dilagante.
È innegabile che l’abusivismo rappresenti un ulteriore ostacolo alla ripresa e al riscatto culturale di Palermo.
Le autorità cittadine sono chiamate non solo a intervenire in modo più deciso e sistematico contro questa pratica, ma anche a promuovere un cambiamento culturale che ponga l’accento sulla legalità e il rispetto per le norme.
L’immagine della Città
L’immagine della città, la sua vivibilità e il suo futuro dipendono dalla capacità di affrontare in modo efficace e risoluto tutte queste anomalie e le sue molteplici manifestazioni. Solo attraverso un impegno congiunto delle istituzioni, delle associazioni e della comunità nel suo insieme sarà possibile ristabilire il giusto equilibrio e costruire un futuro più sostenibile per Palermo.
Mentre ci avviamo verso le vacanze, sarebbe auspicabile che la classe politica alzasse lo sguardo e adottasse un approccio strategico per risolvere le emergenze e, allo stesso tempo, promuovere una cultura del rispetto, dell’educazione e della convivenza pacifica.
È tempo di riportare Palermo verso una direzione di crescita culturale e sociale, superando l’anarchia e la disgregazione degli ultimi anni.