Palermo, sempre più violenza e abbandonata a se stessa
A pochi giorni dalla Festa della Santuzza, un'altra escalation di violenza scuote il centro storico.
Esplosione di violenza a pochi giorni dalla Festa della Santuzza
Palermo, 12 luglio 2024 – A pochi giorni dalla Festa della Santuzza, Palermo vive un’altra escalation di violenza, questa volta nel cuore del suo centro storico. La violenza e l’illegalità sono diventate ormai una costante, quasi non fanno più notizia, ma ieri un episodio ha scosso ulteriormente la città.
Nel pomeriggio di ieri, intorno alle 17:30, una violenta colluttazione ha avuto luogo all’interno di un negozio gestito da cittadini del Bangladesh, situato al numero 41 di via Maqueda. Almeno due tunisini sarebbero entrati nel negozio e, per ragioni ancora da chiarire, ne è scaturita una lite che ha lasciato diversi feriti, fortunatamente non in condizioni gravi.
Immediato l’intervento delle forze dell’ordine. Numerose volanti dei Carabinieri delle Stazioni di Brancaccio, Acqua dei Corsari e Palermo Scalo sono giunte sul posto per interrompere la rissa e mettere in sicurezza l’area, prevenendo un possibile regolamento di conti tra i due gruppi coinvolti.
Sul luogo dell’incidente sono intervenute anche tre ambulanze del 118, che hanno prestato i primi soccorsi ai feriti.
L’episodio si inserisce in un contesto di crescente tensione: solo sei giorni fa, a poche decine di metri dal luogo della rissa di ieri, un diciassettenne tunisino è stato brutalmente pestato e ora lotta tra la vita e la morte al Policlinico.
Subito dopo l’arrivo dei Carabinieri, un gruppo di cittadini extracomunitari che gestiscono varie attività commerciali nella zona si è radunato intorno al luogo della colluttazione. La paura è palpabile e molti preferiscono non parlare. Alcuni, a bassa voce, esprimono il desiderio di lasciare Palermo, ormai vista come una città violenta e insicura.
Quella che un tempo era considerata un’isola felice, sembra ora un lontano ricordo. Palermo si è risvegliata bruscamente dal suo lungo sogno di felicità, trovandosi ad affrontare una realtà di violenza e criminalità che sembra inarrestabile.
La domanda che molti si pongono è se tutto questo abbia un senso e se ci sia una soluzione per riportare la città alla serenità di un tempo.
Dichiarazione Presidente VI Commissione Ottavio Zacco – Ennesimo atto di violenza in via Maqueda
” Ennesimo atto di violenza in via Maqueda. Zacco Forza Italia: Occorrono azioni forti e tolleranza zero. Oramai da tempo assistiamo ad un lento ed inesorabile declino del tratto di via Maqueda alta (che si estende dalla via Divisi fino alla stazione centrale), culminato con l’ennesimo atto di violenza avvenuto ieri pomeriggio, un tratto di una delle arterie centrali della nostra città divenuta una zona franca dove si può tranquillamente spacciare in pieno giorno e dove bande rivali si contendono il controllo del territorio con atti di violenza che nel giro di pochi giorni hanno causato il grave ferimento di un giovane tunisino che versa in gravissime condizioni ed all’aggressione di un cittadino bengalese. Giornalmente raccolgo il grido di protesta dei commercianti e dei residenti dell’asse centrale e delle vie limitrofe, che vivono nel degrado e nel terrore. Non è più il tempo dei proclami e di iniziative personalistiche, occorre applicare il pugno duro anche con iniziative drastiche come la revoca di attività commerciali sospette, l’applicazione del Daspo Urbano per tutti i soggetti coinvolti nelle risse e un presidio h24 nel tratto di strada coinvolto. Chiederò al Sindaco di avviare un’interlocuzione più serrata con il Prefetto e tutti gli attori coinvolti, affinché si istituisca in tempi brevi un presidio fisso delle forze dell’ordine e chiederò altresí al Sindaco di concedere un locale dell’amministrazione comunale o della città metropolitana nel tratto di via Maqueda ricadente tra la via Divisi e l’estremità dell’arteria all’altezza di Porta Vicari , da destinare alle forze dell’ordine come postazione fissa permanente”.
Sicurezza a Palermo – Strategie per affrontare il flusso di stranieri e clandestini
Negli ultimi anni, Palermo ha visto un incremento significativo della violenza e dell’illegalità, spesso legati alla presenza di immigrati clandestini e alla gestione di attività commerciali più o meno in regola da parte di cittadini stranieri. Questi fenomeni hanno contribuito a creare un clima di insicurezza che preoccupa residenti e commercianti. È essenziale adottare strategie efficaci per migliorare la sicurezza e l’integrazione nella città.
L’aumento della criminalità e della violenza nel centro storico di Palermo è un problema complesso, alimentato da vari fattori come la povertà, la mancanza di opportunità e l’afflusso di immigrati clandestini. La presenza di aree gestite da stranieri spesso invisibili alla rete legale contribuisce a una percezione di insicurezza e degrado.
Strategie di Intervento
- Rafforzare la presenza delle Forze dell’Ordine
- Aumentare i pattugliamenti: Intensificare la presenza della polizia nelle zone più a rischio, come via Maqueda e altre aree del centro storico, può fungere da deterrente per attività criminali.
- Collaborazione tra forze dell’ordine: Coordinare meglio le operazioni tra Carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di Finanza per garantire una risposta rapida ed efficace agli episodi di violenza.
- Controlli e Regolarizzazione
- Verifiche sull’immigrazione clandestina: Effettuare controlli regolari per identificare e gestire la presenza di immigrati clandestini, fornendo opportunità di regolarizzazione per coloro che possono contribuire positivamente alla società.
- Monitoraggio delle attività commerciali: Assicurarsi che tutte le attività commerciali siano registrate e rispettino le normative vigenti. Questo aiuta a prevenire situazioni di illegalità e sfruttamento.
- Gestione degli Ambulanti Abusivi
- Regolamentazione degli ambulanti: Implementare misure per regolarizzare gli ambulanti, stabilendo aree specifiche dove possano operare legalmente e con spazi definiti.
- Controlli e sanzioni: Effettuare controlli periodici per assicurarsi che gli ambulanti rispettino le norme e sanzionare chi non lo fa. Ridurre la dimensione delle bancarelle a limiti accettabili per garantire ordine e sicurezza.
- Integrazione e inclusione sociale
- Programmi di integrazione: Sviluppare programmi di integrazione culturale e lavorativa per gli immigrati, facilitando l’apprendimento della lingua italiana e offrendo formazione professionale.
- Supporto alle famiglie: Fornire supporto alle famiglie di immigrati, con particolare attenzione all’educazione dei giovani, per prevenire fenomeni di devianza e criminalità.
- Coinvolgimento della comunità
- Collaborazione con le comunità locali: Coinvolgere le comunità locali e i leader comunitari nella creazione di strategie di sicurezza e integrazione, favorendo il dialogo e la cooperazione.
- Sensibilizzazione e educazione: Organizzare campagne di sensibilizzazione per promuovere il rispetto reciproco e la convivenza pacifica tra i diversi gruppi etnici presenti in città.
Affrontare il problema della sicurezza a Palermo richiede un approccio multidisciplinare che coinvolga non solo le forze dell’ordine, ma anche le istituzioni, le comunità locali e gli stessi immigrati. La combinazione di controllo, integrazione e cooperazione può contribuire a trasformare Palermo in una città più sicura e accogliente per tutti i suoi abitanti. Implementare queste strategie non solo ridurrà la criminalità, ma favorirà anche una migliore convivenza e un maggiore sviluppo socio-economico.