Palermo: se ci fosse stata la scorta aerea per Giovanni Falcone….
Gli agenti del IV reparto volo della Polizia di Stato di stanza presso l’aeroporto di Boccadifalco a Palermo ne hanno viste tante da lassù, da operazioni antimafia a grandi criminali. Come Bernardo Provenzano che dopo la cattura a Corleone è stato portato nel carcere di Terni proprio a bordo di un elicottero della Polizia. Il IV Reparto Volo di Palermo costituito nell’agosto del 1974, quarto in ordine di apertura dopo Pratica di Mare, Milano Malpensa e Bologna, sin dalla sua costituzione, ha vissuto e lottato al fianco di coloro che, hanno sacrificato la propria vita, per la legalità, diventando eroi di questa città. Il reparto è stato intitolato a Ninni Cassarà, a Roberto Antiochia e a Beppe Montana, uccisi dalla mafia nel 1985. L’elicottero messo a disposizione al giudice Falcone dal Ministero degli Interni ogni qualvolta ne avesse avuto bisogno era “Poli 59”. Era la scorta aerea di Giovanni Falcone. Bastava vederlo in hovering a pochi metri dai tetti delle abitazioni dei palermitani; con le pale che scuotevano i vetri. Secondo quanto riportato sul quotidiano Avvenire, da Luciano Tirindelli, uno degli uomini della scorta del giudice… “il giorno della strage vietarono il volo”… “Prima usavamo un velivolo per il controllo dall’alto. Un giorno ci ordinarono di non servircene più”.
In che modo il velivolo della Polizia avrebbe potuto evitare che Giovanni Brusca premesse il radiocomando che ha attivato mezza tonnellata di tritolo nei pressi di Capaci? “Se ci fosse stato, l’elicottero, oltre a consentire una visuale completa del territorio, sarebbe stato soprattutto un deterrente”. Oggi come allora i velivoli delle tre Forze dell’ordine di stanza su Boccadifalco sono impegnati quotidianamente in attività di pubblica sicurezza, ordine pubblico, polizia giudiziaria, ricerca e soccorso in mare e montagna, scorta sicurezza, trasporto e collegamento, trasporto sanitario, vigilanza stradale. Grazie alla loro efficienza e maneggevolezza, sono sempre pronti a entrare in azione in qualunque condizione, per garantire la sicurezza della popolazione. Un’attività a 360 gradi che richiede grande professionalità, impegno, esperienza, ma soprattutto, tanto affiatamento con la propria squadra. I vantaggi derivanti da una posizione di osservazione privilegiata, la rapidità di intervento e la possibilità di operare in zone impervie, hanno determinato un notevole incremento delle attività assegnate al settore aereo.
Fabio Gigante