Palermo: per il centenario dell’Aeronautica presentato il libro “Oltre le nuvole, l’ultimo volo di Francesco Baracca”
Ieri, nel 135° anniversario della nascita dell’asso dell’Aviazione, Francesco Baracca (9 maggio 1888 – 9 maggio 2023), è stato presentato nella splendida cornice di Palazzo Ziino in Palermo, sede dell’Assessorato alla Cultura, il volume di Gianni Virgadaula, “Oltre le nuvole, l’ultimo volo di Francesco Baracca”, edito da Maurizio Vetri. Il pilota romagnolo è stato il principale asso dell’aviazione italiana durante la prima guerra mondiale nel corso della quale gli vennero attribuiti trentaquattro abbattimenti di aerei nemici, il numero più alto mai raggiunto da un aviatore dell’Aeronautica italiana.
L’incontro è stato introdotto dal Dott. Vincenzo Nuccio che ha presentato l’autore, Gianni Virgadaula ed ha portato i saluti di Assofante, l’Associazione Nazionale del Fante, promotrice dell’iniziativa, che da sempre svolge molteplici attività sociali, culturali, sportivi, umanitari e di volontariato per il conseguimento di obiettivi assistenziali. Un grazie particolare va all’Assessore Giampiero Cannella e ai suoi funzionari per la disponibilità, collaborazione e l’ottima riuscita dell’evento. Gianni Virgadaula, originario di Gela, apprezzato regista, scrittore, sceneggiatore e giornalista pubblicista ha collaborato con grandi maestri del cinema, quali Federico Fellini, Nanni Loy e Pupi Avati. Si è formato professionalmente alla Libera Università del Cinema fondata da Cesare Zavattini. Storico del cinema muto, fa parte dell’Associazione Italiana per le Ricerche di Storia del Cinema. Ha girato nell’83, a New York, Sogno italiano, il suo primo documentario. Dell’85 è il suo primo film a Cinecittà come assistente volontario di Federico Fellini, Ginger e Fred. È conosciuto come il “regista dei santi” per avere realizzato diversi film a tema religioso.
Il libro su Baracca sotto forma di dramma in due atti ci presenta un inedito ritratto dell’eroe volante. L’asso dell’Aviazione faceva dipingere l’insegna personale sulle fiancate dei suoi velivoli, era il famoso cavallino rampante, che nel 1923, qualche anno dopo il termine della Prima Guerra Mondiale, fu donato a Enzo Ferrari per ornare le vetture della ditta ma anche del nono Stormo dell’Aeronautica Militare Italiana. Proprio durante uno dei duelli durante il sanguinoso conflitto mondiale, il maggiore Francesco Baracca venne abbattuto col suo aereo pochi mesi prima della fine della guerra, il 19 giugno del 1918, sul Montello, mentre infuriava la Battaglia del Solstizio tra italiani e austroungarici. Quel giorno, dopo aver avuto un colloquio con il tenente colonnello Pier Ruggero Piccio, partì per una seconda missione nel tardo pomeriggio con l’aereo di riserva, uno SPAD S.VII. Il velivolo venne mitragliato ma su come sia morto Francesco Baracca non è stata accerta la piena verità. L’abbattimento da terra resterà la versione ufficiale italiana, anche per propaganda, mentre quella austroungarica parla di abbattimento da parte di un velivolo con a bordo il pilota Max Kauer e l’osservatore Arnold Barwig. Qualcuno addirittura ha ipotizzato un suicidio dopo il ferimento e l’abbattimento.
L’Assessore alla Cultura, Dott. Giampiero Cannella si è soffermato in particolar modo sulla data del 9 maggio, che Palermo non potrà mai dimenticare, ricorrendo, proprio l’80° anniversario del più pesante bombardamento che la città di Palermo ha subito nel corso del secondo conflitto mondiale e come la passione per il volo di Francesco Baracca ha portato il pilota ad essere un asso e un esempio per tutta la squadriglia. Mariella Spagnolo, docente di lettere nei licei e presidente del Comitato Patronesse di Assofante Palermo, ha conversato con l’autore ed ha stimolato il dibattito con i presenti. Da rilevare tra il pubblico oltre ad una rappresentanza di varie associazioni d’arma, il vice presidente ed i soci dell’Associazione Arma Aeronautica, il primo dirigente della Polizia di Stato, dott. Antonio Molinaro, Comandante del 4 ° Reparto volo di Boccadifalco.
Fabio Gigante