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Palermo, Ospedale Civico: un CUP da terzo mondo. Altro che digitale.

Lunedì 11 ottobre 2021.

S’inizia la settimana con una vicenda che riguarda la Sanità Siciliana, ovvero la salute dei cittadini.  Seguiamo questa vicenda direttamente dal CUP- Centro unificato prenotazioni: Gli utenti di buon mattino si recano al CUP per pagare il ticket relativo alle prestazioni sanitarie richieste e ci si trova in una situazione che ha dell’incredibile.

Accada che un signore (dipendente del Civico) alla porta ti consegna un bigliettino di carta con il numerino sopra  per un turno di cui non si capisce il funzionamento. Ovvero un turno da fare all’esterno del CUP e che implica un assembramento di utenti visto che non c’è un monitor video o un impianto sonoro che ti informa delo scorrimento del turno.

Il dipendente ci dice inoltre che trattasi di un primo turno per poi farne un secondo dentro come sportello  per poi pagare e sorridere per il servizio ricevuto.

Le persone molte incavolate e al limite della sopportazione si chiedevano il perché di questo cambiamento di gestione e perché non attivano un servizio online.

Noi ci chiediamo invece  come intende la politica regionale utilizzate il digitale (non a chiacchere come finora ha fatto) onde evitare che situazioni di schifo di questo tipo non accadano più. E non solo per il CUP.

Di certo c’è che nelle corpose nterviste rilasciate dai vari politici della Sanità siciliana hanno  sempre vantato la qualità dei servizi resi che però  non esistono.

La vicenda  di oggi al CUP del Civico è la testimonianza di una Sicilia che arranca in tutto e che i siciliani sono trattati come  animali da mandria.

Una cosa Indegna di cui va posta un interrogazione all’assessore Razza.

Noi lo faremo

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