Palermo invasa e abusata: l’abusivismo ritorna e c’è puzza di un ritorno al passato
Tra venditori improvvisati e disordine urbano, il ritorno all'abusivismo fa rivivere una Palermo che credevamo di aver dimenticato
Caos Palermo: il ritorno della Palermo che fu, altro che decoro urbano
Palermo, 27 maggio 2024 – Il ritorno al lavoro inizia con una Palermo che si risveglia tra traffico e fermento urbano. La città, con le sue vie sempre più affollate, rappresenta un microcosmo delle problematiche quotidiane che affliggono il tessuto urbano. In particolare, un’osservazione fatta ieri nel cuore di Palermo, in via Francesco Crispi, accende un dibattito acceso su temi come l’abusivismo, l’anarchismo e l’educazione civica.
L’abusivismo e la deteriorazione dello spazio pubblico
Via Francesco Crispi e le strade circostanti, fino alla Fontana Danzante, che attira numerosi turisti, sono diventate il teatro di una crescente attività abusiva. Questa zona, trasformata in un mercato improvvisato, vede la presenza di bancarelle che vendono di tutto, dai dolciumi ai giocattoli, trasformando il paesaggio urbano in un caotico bazar.
Questa situazione richiama alla mente una Palermo di trent’anni fa, quando il fenomeno dell’abusivismo era fuori controllo. Si teme che, se non si interviene subito, la città possa presto ritrovarsi invasa da giostre e spettacoli improvvisati, ricordando un’epoca che molti preferirebbero dimenticare.
La carenza di controllo del territorio
Il problema non si limita alle bancarelle. L’assenza di un adeguato controllo del territorio è evidente anche nella presenza di parcheggiatori abusivi e nell’uso improprio di motocicli e monopattini, che disturbano la quiete pubblica e i turisti. Questa mancanza di regolamentazione contribuisce a creare un ambiente disordinato e poco accogliente.
La necessità di un intervento deciso
Tutto questo mette in luce un deficit di controllo da parte dell’amministrazione comunale. È cruciale che si intervenga prontamente per ripristinare l’ordine e garantire il rispetto delle regole. Solo attraverso un’azione decisa e coordinata si potrà sperare di vedere una Palermo più ordinata e vivibile nelle prossime settimane.
La sfida è grande, ma con un impegno serio e costante, si può sperare di riportare la città a uno stato di normalità e rispetto delle norme civiche.
Rispetto dello spazio altrui
Non si può negare che nessuno desidera disturbare gli altri intenzionalmente. Anche per i venditori abusivi, c’è chi potrebbe sostenere che, essendo disoccupati, debbano trovare un modo per guadagnarsi da vivere. Tuttavia, il problema non risiede solo nell’occupazione degli spazi, ma nel rispetto per gli altri cittadini e per il tessuto urbano. Le fotografie allegate mostrano come alcuni di questi venditori si siano organizzati con sedie a sdraio, pronte per affrontare lunghe ore di attività abusiva, il che non è affatto normale.
Questa situazione richiama alla mente una Palermo di 30-35 anni fa, quando l’abusivismo era dilagante. Non è solo una questione di necessità economica, ma di rispetto per lo spazio pubblico e per la comunità. La presenza di bancarelle improvvisate, che vendono di tutto dai dolci ai giocattoli, crea un ambiente caotico e disordinato, che disturba sia i residenti sia i turisti.
Il centro storico in difficoltà
Il problema non si limita a via Francesco Crispi. Anche il centro storico, nelle vicinanze del Teatro Massimo e di via Maqueda, sta vivendo una situazione critica. Queste aree, che dovrebbero essere il fiore all’occhiello della città, si sono trasformate in mercati abusivi che ricordano più un souk caotico che un centro urbano ordinato. Le carrette dell’abusivismo invadono gli spazi pubblici, creando disordine e un ambiente poco accogliente.
L’urgenza di arginare il fenomeno
È fondamentale che l’amministrazione comunale intervenga prontamente per affrontare questa problematica. Il rispetto per lo spazio pubblico e per la comunità deve essere una priorità. Solo attraverso un’azione decisa e coordinata si potrà sperare di ripristinare l’ordine e garantire una Palermo più vivibile e rispettosa delle norme civiche.
Nessuno si permetta di pensare di potere ritornare al passato, un’epoca in cui l’anarchia dominava la città e chiunque si alzasse al mattino poteva fare ciò che voleva senza riguardo per le regole o il benessere della comunità. Quei tempi, segnati dal caos e dall’abusivismo, sembravano finalmente superati grazie a sforzi collettivi per ristabilire ordine e decoro. Tuttavia, osservando le recenti tendenze, emerge il timore che la nostra amata Palermo possa scivolare nuovamente in quel disordine. È fondamentale agire ora per preservare i progressi fatti e garantire un futuro ordinato e rispettoso per tutti.