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Palermo: il primo progetto di rigenerazione urbana firmato #DonneRigenerAttive

Domani, alle 11, in via Autonomia Siciliana, 138, verrà inaugurata la prima area pubblica dedicata al valore delle donne contro ogni violenza, il primo progetto di rigenerazione urbana firmato #DonneRigenerAttive.

Un luogo e una data non casuali, perché siamo a due passi da via D’Amelio, dove il 19 luglio 1992 sono stati uccisi, per mano di Cosa nostra, il giudice Paolo Borsellino e i cinque agenti della scorta Agostino Catalano, Claudio Traina, Emanuela Loi, Walter Cosina e Vincenzo Li Muli. E perché domani ricorre la data di nascita proprio di Emanuela Loi e alla manifestazione di domani sarà presente la sorella Claudia. Il progetto, ideato e curato da Emilio Corrao, Piera Fallucca, Milena Gentile, Adriana Palmeri è stato promosso dal Centro Studi Borsellino e dalle associazioni Libera, Emily, Agesci Conca D’oro, Mezzocielo e Democratica. Saranno presenti anche il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, il vicesindaco Fabio Giambrone e gli assessori Sergio Marino e Maria Prestigiacomo.

 

“Il progetto #DonneRigenerAttive è un programma di rigenerazione urbana di contrasto al degrado e all’incuria, ma ha soprattutto una forte valenza significativa e simbolica – afferma Milena Gentile consigliera comunale del Pd e presidente di Emily – È un modello di cura condivisa tra amministrazione comunale, associazioni e residenti che intendiamo riprodurre in diverse zone della città, in attesa che il Consiglio comunale si decida a prelevare e approvare il Regolamento per la Rigenerazione e la Cura condivisa dei Beni Comuni. Palermo è una città che nella sua toponomastica ha dimenticato le donne che hanno gettato le basi della cultura democratica nella nostra città. Il nostro intento è prioritariamente sottrarre un’area urbana al degrado, ma ha molteplici altri obiettivi: ricordare in ogni luogo in cui verrà realizzato il progetto le donne significative che hanno un legame con quel luogo, marcare il territorio cittadino con i nomi di queste donne e contribuire alla diffusione capillare del numero di emergenza 1522 per un comune contrasto alla violenza contro le donne”.

 

Emilio Corrao, ideatore del progetto, spiega il senso del masso posto al centro dell’area verde : “Abbiamo proposto di riqualificare questo spazio verde, da anni in degrado, trasformare i pannelli della pensilina in racconti di vita di donne, verniciare di rosso la panchina indicando come denunciare e dove trovare aiuto e sostegno contro la violenza maschile sulle donne. Il masso posto al centro dell’area verde sta a segnalare la resistenza salda, consapevole e liberatoria delle donne”.

 

Da parte della consigliera Gentile i ringraziamenti “alle maestranze del Coime, coordinate egregiamente da Donatella Leto, quelle dell’Amap e dell’Amat che hanno fatto un ottimo lavoro anche sotto il sole cocente di questa estate. Di fondamentale importanza l’impegno degli assessori Fabio Giambrone, Sergio Marino e Maria Prestigiacomo che hanno creduto nel progetto e si sono adoperati per realizzarlo celermente”.

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