Palermo, il Parco Libero Grassi in stato di abbandono tra rifiuti e bracconaggio

PALERMO – Il Parco Libero Grassi, più volte al centro di polemiche per lo stato di abbandono, è un’area vasta e con vegetazione spontanea a carattere prativo ma incredibilmente povero di avifauna. Il motivo è stato scoperto proprio dai volontari del Gruppo Adorno i quali, dopo alcuni sopralluoghi notturni, hanno individuato numerosi richiami elettroacustici, il cui uso è vietato dalla legge proprio per l’attività venatoria.

Le segnalazioni fatte pervenire ai Carabinieri Forestali del nucleo CITES del Centro Anticrimine Natura di Palermo, con il quale il Gruppo Adorno ha più volte collaborato, hanno consentito di individuare e sanzionare alcuni soggetti intenti ad allenare i propri cani da caccia proprio nel Parco intestato all’imprenditore palermitano ucciso dalla mafia.

I volontari sottolineano, inoltre, che per consentire l’accesso alle autovetture dei bracconieri è stata realizzata una strada sterrata che aggira il cancello, sempre chiuso, del Parco. Su quest’ultimo, alcuni abitanti esasperati dalla presenza dei bracconieri, hanno pure affisso alcuni cartelli di divieto di caccia. Ma vi è un aspetto che rende ancora più inquietante la situazione di grave degrado presente nell’area. Una parte del Parco, infatti, sarebbe ancora sottoposta a sequestro così come disposto a seguito di una operazione di polizia che, un paio di anni addietro, portò all’individuazione di una vasta area adibita a deposito di automobili rubate e rifiuti di ogni genere.

I volontari del Gruppo Adorno hanno rivolto ai Carabinieri Forestali di Palermo un sentito ringraziamento per gli interventi effettuati e chiedono all’amministrazione comunale di intervenire con immediatezza per il blocco della strada abusiva (con il ripristino della recinzione) e la rimozione di tutti i rifiuti.