Lo scaffaletto di GippettoPrimo Piano

Palermo COVID19 – Il comportamento sociale è prevenzione

SANITA' - Parliamone con il Prof. Massimo Midiri - VIDEO

Il nuovo presidio sanitario all’interno dell’ex Istituto Materno Infantile

Palermo- Come ampiamente anticipato, l’autunno ci riporta al triste ricordo di una chiusura totale a causa della pandemia da COVID19 dello scorso marzo.

Dovevamo essere preparati, ma inspiegabilmente, le problematica di allora, sono la certezza di oggi. Contestualmente il clima politico si inasprisce in una lotta senza quartiere. Ma non è adesso che possiamo permetterci queste inutili controversie, per stabilire responsabilità e condanne.

Adesso l’emergenza è salvare più vite umane possibile, prevenire il contagio attuando rigidamente il rispetto delle regole, senza nessuna deroga. Dopo sicuramente qualcuno dovrà spiegare cosa sia realmente successo ed in primis: perchè.

Gli ospedali sono quasi al collasso, ma fortunatamente il grande lavoro che quotidianamente, i medici ed i sanitari tutti, stanno facendo garantiscono un fronte puntualmente senza soluzione di continuità.

Ma questo non basta. Non basta al genere umano, non basta ai nostri figli, in particolare ai più piccoli che non comprendono nel dettaglio, i meccanismi di una politica che sceglie una soluzione a discapito di un’altra. Di una chiusura parziale per logiche altre.

Non capiscono perchè i “colori” delle Regioni, che determinano restrizioni e regole diverse, non possano essere applicati anche alle scuole, così da attuare una chiusura “morbida” per una riapertura immediata. Non capiscono perchè non vengono fatti i tamponi a tutta la popolazione, così da tracciare il virus e isolare i focolai.

Abbiamo chiesto una riflessione al Prof. Massimo Midiri, Ordinario di Diagnostica per Immagini Dipartimento di Biomedicina, Neuroscienze e Diagnostica Avanzata presso l’Università degli Studi di Palermo. Direttore del Dipartimento di Diagnostica per Immagini e Neuroscienze Interventistiche Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico “Paolo Giaccone” di Palermo.

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Ludovico Gippetto

Presentazione di Teresa Di Fresco Se sia un poeta, non so e non posso affermarlo ma che sia un sognatore, sì. Lo dimostrano le imprese in cui, con spirito avventuroso, si tuffa incurante di qualsivoglia difficoltà e che, avendo dato tutto se stesso e coinvolgendo amici e conoscenti, riesce a portare a termine. E con successo. Ludovico Gippetto, insomma, a volte veste i panni di Don Chisciotte per affrontare ora fantomatici mulini a vento che assumono di volta in volta le sembianze di opere d'arte trafugate, ora della maieutica di platoniana memoria. Queste divagazioni aprono uno scenario su un personaggio, Ludovico Gippetto appunto che, nella città di Palermo, in molti conoscono e insieme a lui i suoi progetti, i suoi successi ma anche le sue aspettative. Raccontiamolo meglio: Studia Architettura, dopo avere conseguito l'abilitazione alla professione, preferisce dedicarsi alla creazione e realizzazione di eventi culturali. Non disdegna la ricerca, anzi la “caccia” - come lui preferisce definirla – di opere d'arte trafugate in Sicilia. Per questa attività lavora in collaborazione con il Comando dell’Arma dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Roma organizzando convegni internazionali su temi della sicurezza, trafugamenti di opere d’arte e loro illecita commercializzazione. A questo scopo fonda - e ne è presidente – il Centro Internazionale Multimediale d’Arte Contemporanea Extroart e la Fondazione Wanted Palermo. E' inoltre ideatore e responsabile del programma di tutela e prevenzione del patrimonio culturale denominato “WANTED …presi per il verso giusto”, finalizzato appunto al contrasto della commercializzazione illecita di opere d’arte ed è protagonista di importanti ritrovamenti e restituzioni di opere trafugate nel territorio nazionale. È anche giornalista pubblicista ed autore di numerose pubblicazioni e monografie d’arte. E' stato Assistente alla Cattedra di Storia e Tecnica dell’Editoria, presso l’Istituto Superiore di Giornalismo dell’Università di Palermo dal 1994 al 1997; Cerimoniere del Dipartimento cerimoniale del G.C.T.O. in occasione della Universiade Sicilia ‘97; Consulente del Sindaco di Corleone per la riqualificazione del patrimonio culturale, storico e artistico per il 2007 e il 2008; ha curato e prodotto, nel 1995, la monumentale opera scultorea in pietra arenaria siciliana, dell’artista Medhat Shafik dal titolo “Il Muro del Silenzio” ed “I percorsi dell’acqua”, in occasione della XLVI^ Biennale di Venezia – Padiglione Egitto premiato con il “Leone D’Oro”; Collaboratore parlamentare del presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, per le attività culturali dal 1998 al 2001. Da oltre tre lustri ha creato, insieme a Tommaso Romano, la “Rassegna Internazionale del Melologo ExtroVersi che quest'anno – con il tema “La parola che unisce” ha raggiunto il traguardo della quindicesima edizione. Ma un'ulteriore avventura lo attende: la manifestazione che nelle precedenti edizioni è stata ospitata in sedi prestigiose ed istituzionali, ottemperando alle disposizioni impartite dai decreti ministeriali e regionali, in merito alle misure di contenimento dell’emergenza per il COVID19, non uscirà da casa ma calcherà il palco virtuale della piattaforma Facebook. Tra poeti, musicisti e attori, professionisti e semplici “amici della porta accanto”, come Gippetto li chiama, saranno più di 100 i partecipanti che condivideranno con lui quest'altra, straordinaria avventura. Ma poiché il suo spirito filantropico non si esaurisce mai, ogni “puntata” di questa straordinaria e innovativa avventura, sarà dedicata a coloro che in questo brutto momento segnato dal Covid19, si stanno prodigando senza se e senza ma per aiutare tutti coloro che necessitano di assistenza, cure e ...di una parola che scalda il cuore. Insomma, se possiamo prendere a prestito “I have a dream” (Io ho un sogno), frase che il 28 agosto 1963, davanti al Lincoln Memorial di Washington, al termine di una marcia di protesta per i diritti civili, Martin Luther King pronunciava, con altri intenti e aspirazioni di altra natura, possiamo affermare che non ci stupiamo se Ludovico Gippetto ci riserverà altre sorprese perché, come ho già detto, lui è un sognatore.

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