Odissea bambino all’ospedale Di Cristina, Re(MIG): “Più empatia e sensibilità tra il personale sanitario.
Pronti a dare il nostro contributo a Schifani per umanizzare sanità"
“La sanità va umanizzata, serve più empatia e sensibilita’ tra il personale sanitario e la vicenda dell’odissea vissuta da Gabriella Fiore, mamma del bambino che è stato ricoverato nel reparto di Nefrologia pediatrica del ” Di Cristina” e poi trasferito al “Gaslini” di Genova non può essere assolutamente sottovalutata e richiede una riflessione profonda oltreché il diritto di replica del personale oggetto di accuse che vanno comunque accertate. Polarizzare le opinioni non fa bene a nessuno, così anche esprimere condanne”. Lo ha detto Natalia Re, presidente del Movimento Italiano per la Gentilezza, che aggiunge: “Abbiamo apprezzato molto l’intervento tempestivo del presidente Schifani per fare luce sulla vicenda e il Mig é pronto a dare il proprio contributo al Presidente della Regione ed alla collettività tutta, proponendo l’adozione, nelle strutture ospedaliere, del nostro decalogo sulla Gentilezza e percorsi di educazione alle emozioni ed all’ uso corretto del linguaggio.
Un elenco sulle buone pratiche comunicative tra sanitari e pazienti, per riallacciare il filo di una comunicazione educata e dolce, che sappia parlare a chiunque e confortare e possa anche porre limite alle violente aggressioni cui spesso, lo stesso personale sanitario, è vittima indifesa. E’ un dovere etico – conclude – che ci obbliga a curare la nostra società malata, vittima di disattenzione e di volgare violenza. Un muro che può essere abbattuto solo se si lavora in sinergia”.