Note di un altro tempo tra le rovine di Megara Hyblaea
Note di un altro tempo tra le rovine di Megara Hyblaea.
Al suono della lira la musica dell’antica Grecia
L’assessore Samonà:
“Occorre moltiplicare gli sforzi per valorizzare i siti culturali”
Palermo, 12 luglio 2021 – “Non esistono siti archeologici maggiori e siti minori. Megara Hyblaea, all’interno del Parco Archeologico di Leontinoi, è un luogo di grande interesse che deve essere valorizzato al massimo. È importante, proprio per questo, intensificare gli sforzi per far conoscere i nostri beni culturali, Ma ancor prima per tutelarli, migliorarli, renderli più accoglienti, perché questo vuol dire avere una visione a lungo termine. Iniziative che scandagliano anche ambiti originali e con il coinvolgimento di relatori di livello internazionale sono di certo un’occasione per tenere alta l’attenzione e veicolare un’immagine di prestigio della nostra Sicilia”.
Lo ha detto l’assessore dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà, partecipando all’incontro su “La Musica della Grecia antica: voci, strumenti, idee” che si è svolto nel sito archeologico di Megara Hyblaea grazie alla sede di Augusta dell’Archeoclub d’Italia APS ETS e al Parco Archeologico di Leontinoi, diretto da Lorenzo Guzzardi.
Proprio a Megara Hyblaea che, ricordiamo, ricade all’interno del Parco archeologico di Leontinoi, sono ripresi lo scorso maggio i lavori di scavo archeologico e ricerca dell’Ecole Française de Rome, per indagare l’impianto più antico della colonia risalente alla fine del VII secolo a.C. .
“Nell’antica Grecia la musica occupava un ruolo di grande rilievo nella vita sociale e religiosa – dice Mariada Pansera, presidente della sede di Augusta dell’Archeoclub d’Italia – ed era un’arte che comprendeva anche la poesia e la danza. Alla musica i greci attribuivano anche una funzione educativa poiché la ritenevano in grado di arricchire l’animo delle persone tant’è che, secondo Platone, la musica doveva servire per arricchire l’animo umano così come la ginnastica serviva per irrobustire il fisico. La lira è lo strumento più noto”.
L’incontro, aperto da Lorenzo Guzzardi, Direttore del Parco Archeologico di Leontinoi, si è svolto con le modalità della narrazione, inframmezzata dalle esecuzioni vocali e strumentali di Nikos Xanthoulis, consulente artistico presso l’Opera Nazionale Greca di cui, per circa 25 anni, è stato il primo trombettista nonché compositore, suonatore e ricercatore della lira greca antica. Presenti anche Angelo Meriani, professore ordinario di Lingua e Letteratura Greca presso l’Università di Salerno e Presidente di MOISA, International Society for the Study of Greek and Roman Music e Massimo Raffa, Dottore di Ricerca in Filologia greco-latina e Scienze Letterarie, docente di latino e greco e scrittore.
Presenti, tra gli altri, l’assessore alla cultura del Comune di Augusta Giuseppe Carrabino, il Soprintendente emerito Giuseppe Voza, Concetta Ciurcina, già Direttrice del museo Paolo Orsi e Soprintendente di Siracusa, Mariella Musumeci, già Direttrice del Polo Archeologico di Leontinoi.