Maria Lucrezia Rallo: una marinese alla corte di Mattarella
Dal 2010 il Presidente della Repubblica italiana conferisce un “Attestato d’Onore” a quei giovani minorenni che, per comportamento o attitudini, rappresentano un modello di buon cittadino. Questo riconoscimento attribuisce il titolo di Alfiere della Repubblica, un premio riservato ai cittadini italiani fino ai 18 anni (anche se residenti all’estero) ai cittadini stranieri, che siano residenti o nati nel nostro Paese, e abbiano frequentato con profitto le scuole italiane per almeno 5 anni. I premiati si sono distinti nello studio, in attività culturali, scientifiche, artistiche, sportive, nel volontariato oppure hanno compiuto atti o adottato comportamenti ispirati al senso civico, altruismo e solidarietà. Le candidature degli “Alfieri” possono essere segnalate dai cittadini, associazioni, enti e Istituzioni situate nel territorio nazionale, successivamente valutate da una apposita Commissione e proposte dal Segretario Generale.
Tra i premiati, anche la palermitana Maria Lucrezia Rallo, 17 anni, residente a Marineo, distinta come cita la motivazione: “Per il talento mostrato nella scrittura e nella poesia, talento che è riuscita ad unire a un impegno di cittadinanza attiva e ad azioni concrete di volontariato e di solidarietà.”
Una ragazza della porta accanto, studentessa dell’ultimo anno del Liceo scientifico “Ernesto Basile” di Brancaccio, il primo luogo dove diffonde i suoi componimenti lirici, organizzando degli eventi culturali per i suoi compagni, e scrivendo anche per il giornalino della scuola.
Nel Comune di Marineo, dove vive con i genitori, sono molte le attività nell’ambito sociale che in quello umano in cui Maria Lucrezia dedica il suo tempo libero. Nel piccolo centro abitato all’ombra della Rocca è Speaker radiofonica di Radio Studio Centro C. R. S. da dove parla ai giovani della propria comunità, esortandoli alla tolleranza, il rispetto verso se stessi e per e per gli altri. Dal punto di vista umano il nostro Alfiere si preoccupa di accudire due anziane signore, intrattenendole anche con la lettura di libri ed i versi delle sue poesie, mentre nella Parrocchia del paese, gestisce un gruppo di bambine dai 6 ai 12 anni nel loro percorso di crescita.
In occasione della Giornata Mondiale del Libro, abbiamo incontrato Maria Lucrezia Rallo in video conferenza insieme al Sindaco di Palermo e della Città Metropolitana, Leoluca Orlando ed il presidente delle Acli Palermo Nino Tranchina.
Come hai appreso la notizia della onorificenza?
- la scorsa mattina mio padre riceve una telefonata, a cui inizialmente non voleva rispondere, perché vedendo un numero breve pensava a qualche offerta commerciale. Siccome dice sempre, che tutti i lavori vanno rispettati, decise di rispondere, ritrovandosi a parlare non con un call center ,ma con una responsabile del Quirinale che lo informava del conferimento. Subito dopo i miei genitori e la mia sorellina venivano nella mia stanza esultando per la notizia, a cui inizialmente non avevo dato molta importanza pesando che volessero farmi uno scherzo.
E poi cosa è successo?
- Mi sono passati davanti i miei ricordi giornalieri, dedicati a tutte quelle persone che hanno bisogno, alla raccolta di beni di prima necessità per la missione “Speranza e Carità” di Biagio Conte che si è organizzata a Marineo. Ho pensato alle attività organizzate con il Comune, volte alla promozione culturale e alla cittadinanza attiva. Come ad esempio l’ultimo evento “Artisticamente Giovani” dove attraverso il linguaggio universale della musica, sono stati coinvolti tutti i ragazzi per poter propinare pillole di cittadinanza e nuovi progetti per poter agire concretamente sul proprio territorio.
Nella motivazione si legge che la poesia è stato un passaggio importante?
- Io credo molto nella poesia come valore che essa ha come strumento per curare l’anima. Un modo, che con parole altre, lasciano comunque il segno in tutti gli uomini nella loro parte intima e sensibile del proprio cuore.
Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando nel congratularsi per il premio, ha esortato la giovane studentessa di partire subito dopo gli studi per arricchire il proprio bagaglio personale, sviluppando quella sana esperienza, che solo il confronto con le realtà straniere riescono a sviluppare, per poi ritornare in Sicilia per applicare quelle esperienza necessarie per uno sviluppo veloce del territorio.
Anche il presidente provinciale, Nino Tranchina nel ricordare l’esperienza di questi ultimi due anni, delle Acli, nel quartiere di Brancaccio, dove studia Maria Lucrezia e dove anche il padre Salvatore lavora, si sono dati appuntamento post quarantena, per far conoscere la poesia ai giovani di Brancaccio e nel nuovo progetto con i fondi del 5X1000 anche a Falsomiele.
“Dicevo sempre a Maria Lucrezia-racconta con emozione il papà Salvatore– che i sacrifici, lo studio fatto in maniera seria, puntuale e costante un giorno l’avrebbero ripagata. Ricordandogli la frase di Padre J. Kentenich: Bisogna che noi facciamo l’ordinario in modo straordinario! la nostra Maria Lucrezia l’ha sempre fatto. Tirandosi fuori dai meccanismi della società contemporanea, a volte soffrendo ma pur sempre concentrata in quello che per lei era giusto essere e fare. Quando è arrivata la notizia dell’onorificenza, ho subito pensato di essere onorato di questa scelta, poi la felicità ed infine la consapevolezza che quella preferenza, era dovuto anche come famiglia. Adesso attenderemo di conoscere la data della cerimonia, considerato anche questo momento cosi delicato che stiamo attraversando.”
L’elenco dei premiati:
Lorenzo Caprotti, 15 anni, residente a Vimercate (MB) – Per il coraggio mostrato nell’affrontare il difficile percorso di cura e per l’impegno nell’organizzazione di Winner Cup, speciale campionato di calcio tra ragazzi europei malati oncologici.
Diego Costi, 15 anni, residente a Genova – Per aver inventato un gelato che, grazie ai suoi ingredienti e alle sue caratteristiche, può essere mangiato da chi è affetto dal morbo di Crohn.
Loris Esposito, 14 anni, residente a Leno (BS) – Per aver realizzato una cintura che aiuta le persone non vedenti a orientarsi nel movimento grazie a un sistema di sensori a ultrasuoni.
David Fabbri, 16 anni, residente a Scarperia (FI) – Per l’impegno contro il bullismo, per essere riuscito a trasformare la violenza subita in uno sforzo creativo, di denuncia e sensibilizzazione. Il suo cortometraggio sulla violenza nel mondo giovanile ha vinto un concorso scolastico e ora è diventato anche un libro.
Sofia Ferrarese, 16 anni, residente a Veneo Brugine (PD) – Per aver promosso la conoscenza della montagna e il rispetto della natura, per la passione e l’impegno con cui lavora al ripristino dei sentieri montani danneggiati dalla tempesta Vaia nell’ottobre 2018.
Mirco Frattura, 15 anni, residente a L’Aquila – Per la passione educativa e la capacità di mettersi in gioco, organizzando sport e laboratori per i più piccoli e divenendo un modello positivo per i coetanei.
Yuliya Amosava, 17 anni, residente a Roma – Per la capacità dimostrata nel trasformare dolorose esperienze personali in un percorso di crescita individuale, di solidarietà e di piena integrazione.
Alice Andreanelli, 18 anni, residente a Venezia – Per la sua opera di volontaria – insieme a tanti altri giovani – nelle operazioni di soccorso a Venezia durante l’emergenza provocata dall’alta marea dello scorso novembre.
Virginia Barchiesi, 17 anni, residente ad Ancona – Per l’impegno profuso in difesa dei diritti dei bambini migranti e dei giovani rifugiati. Per la ricerca e la promozione di un linguaggio che cancelli i pregiudizi e aiuti l’inclusione.
Pietro Bartoloni, 14 anni, residente a Roma – Per la costanza con cui ha seguito la nonna malata, trasferendo su di lei le conoscenze acquisite a scuola e divenendo di fatto suo “insegnante”. Così l’affetto del nipote è diventato anche cura proficua per la nonna.
Mavì Borrelli, 9 anni, residente a Crevalcore (BO) – Per la solidarietà mostrata ai ragazzi e alle persone con malattia oncologica, rinunciando ai suoi lunghi capelli per confezionare parrucche e donarle a chi è reso calvo dalle terapie.
Great Nnachi, 15 anni, residente a Torino – Per le sue qualità di atleta, affinate pur tra difficoltà, e per la disponibilità che mostra nell’aiutare i compagni e nel collaborare alla formazione e all’allenamento dei più piccoli.
Nicola Salis, 18 anni, residente a Macomer (NU) – Per l’impegno con il quale ha promosso e organizzato allenamenti e gare di football integrato, attività nella quale possono giocare insieme, conoscersi e confrontarsi giovani con livelli di abilità diverse.
Elena Salvatore, 9 anni, residente a Nola (NA) – Per aver richiamato con forza ed efficacia, attraverso un video, la sua città e la società intera al rispetto di chi ogni giorno è chiamato a superare gli ostacoli posti da barriere architettoniche, e non di rado dall’incuria di concittadini maleducati.
Matteo Scalinci, 14 anni, residente San Pancrazio Salentino (BR) – Per l’impegno di volontario, pronto ad ascoltare e aiutare le persone più fragili. Per la passione e la competenza con cui diffonde preso i coetanei la cultura di protezione civile.
Cosmas Joel Wallbrecher, 19 anni, residente a Roma – Per il percorso della memoria che ha promosso insieme alla sua famiglia, coinvolgendo altri giovani. Per l’impegno attivo a prevenire e contrastare forme di odio, di razzismo, di antisemitismo che possono riprodursi nella società.
Maria Zagaria, 15 anni, residente a Casal di Principe (CE) – Per l’impegno e la tenacia con i quali ha sostenuto il suo progetto di realizzare una biblioteca a Casal di Principe: obiettivo raggiunto grazie a una mobilitazione che ha coinvolto la città e il mondo della cultura.
Pietro Zuccotti, 18 anni, residente a Peschiera del Garda (VR) – Per il talento e la dedizione offerta alla sua comunità al fine di promuovere il territorio, di rispettare l’ambiente, di far crescere il senso civico tra i giovani.
Sebastiano Maria Indorato, 16 anni residente a Sommatino (CL) – Per la dedizione con la quale si impegna ad affrontare le invalidanti difficoltà familiari di salute, e in particolare la cura del fratello, per il quale ha saputo, tra l’altro, ideare preziose modifiche al dispositivo medico che rende possibile il suo trasporto.
Maria Gabriella Lucarini, 11 anni, residente a Camerino (MC) – Per l’attaccamento dimostrato a Camerino, città nella quale è cresciuta e di cui è diventata, dopo il terremoto, testimone della volontà di ricostruzione.
Tommaso Miglietta, 11 anni, residente a Lizzanello (LE) – Per le sue qualità di tamburellista e percussionista, coltivate sin dalla più tenera età, che lo hanno portato a essere un interprete apprezzato di musica popolare.
Carlo Mischiatti, 16 anni, residente a Grugliasco (TO) – Per la sua forza di volontà e il suo senso di solidarietà, che lo hanno portato a superare le difficoltà personali, a diventare uno sportivo e quindi a dedicarsi come istruttore alla crescita di altri ragazzi.
Manuela Moscarelli, 16 anni, residente a Potenza – Per la capacità di reazione dimostrata di fronte alle difficoltà e per essere diventata nel suo ambiente sociale un motore di iniziativa e di solidarietà.
Francesca Nardangeli, 18 anni, residente a Castelli (TE) – Per il generoso impegno in favore della sua comunità, per il contributo alla resilienza dopo gli eventi sismici del 2016 e 2017 e alla costruzione di reti di solidarietà in favore delle persone più fragili.
TARGHE
Classe III A dell’Istituto tecnico industriale Ettore Maiorana di Roccella Ionica (RC) – Un gruppo di 11 ragazzi si è reso protagonista di una particolare esperienza di solidarietà e inclusione. Un compagno di classe aveva i problemi di relazione di chi è affetto da sindrome di autismo. Ma l’amicizia e l’impegno della classe hanno reso possibile un originale percorso di integrazione. Ognuno dei ragazzi ha messo a disposizione le proprie qualità migliori, riuscendo a entrare nel mondo dell’amico, a conquistare la sua fiducia, a renderlo uno studente coinvolto e disponibile a esplorare ambienti nuovi.
Al tempo stesso, il legame creato ha consentito ai ragazzi di conoscere meglio se stessi: così l’inclusione si è trasformata per tutti in un percorso di condivisione e di crescita collettiva.
Classe IV C della Scuola primaria “Gherardini” di Milano – Un gruppo di bambini ha intrapreso, in collaborazione con l’Anpi, un percorso di riflessione sulla cittadinanza e di approfondimento sulla Costituzione italiana. Gli incontri con i partigiani hanno portato i ragazzi a interrogarsi sui valori di giustizia, di eguaglianza, di libertà. I racconti si sono alternati a giochi, e dal progetto è nato anche un libro con le impressioni dei bambini, i quali sono ora divenuti essi stessi piccoli testimoni, consapevoli della nostra storia.
Gli “Under 16” dell’Associazione Futuro Aretino di Arezzo – I giovanissimi dell’associazione Futuro Aretino, gli ‘Under 16’, sono stati promotori di diverse iniziative per contrastare la cultura dello sballo. La loro azione di volontariato si è orientata a sensibilizzare i coetanei sui danni prodotti dall’abuso di alcol, di droghe, di comportamenti nocivi per la salute propria e per quella degli altri. Sono state realizzate, con successo, tre feste a tema all’insegna del divertimento “pulito”: il fatto che l’organizzazione fosse nelle mani di coetanei ha dato una forte spinta per la messa al bando di comportamenti devianti