MALTA: i rimborsi ai contribuenti arrivano senza richiesta. In ITALIA manco se muori
Non sono storie, ma vita vissuta in entrambi i Paesi distanti poco meno di un’ora di volo da un giovane siciliano “Gioacchino”.
Giò, così si fa chiamare, ha vissuto e lavorato in Sicilia per oltre 15 anni senza mai vedere “luce”.
Si, la luce che ogni libero cittadino imprenditore desidererebbe vedere per programmare la propria vita, ma purtroppo si sa, è certificato: questo non è Paese per fare impresa, semmai il contrario, per dipendenti pubblici, per chi ha la fortuna di esserlo.
Ma andiamo al dunque.
Stamattina giunge al telefonino della redazione un WA con scritto: “proprio come in Italia…. si sono accorti che ho pagato 60 euro di tasse in più e senza fare nessuna richiesta mi hanno mandato un assegno a casa 😮😮”
Questo post ci ha riflettere molto e contattato il mittente ci siamo fatti raccontare la sua storia: “quanta serenità ho ritrovato – racconta Gioacchino – scegliendo di lasciare l’impresa in Sicilia per trovare, quasi subito, un lavoro stabile a Malta. Qua è tutto diverso. C’è rispetto per le imprese e per i lavoratori senza utilizzo dei sindacati, anche perchè non esistono. Ognuno fa il suo e lo Stato ne è Garante. In Italia stavo morendo di bile tra continue tasse e il sistema di credito bancario a cui dovevamo chiedere solo se avevamo soldi. Tutto incredibile.
Quando racconto ai miei nuovi colleghi di Malta la mia storia, loro non credono perchè è ANORMALE. In effetti lo è. Oggi accade di godere di quest’altra soddisfazione non tanto per l’importo che nemmeno sapevo di vantare, ma per la “correttezza” del Ministero delle Finanze di Malta. In Italia avrebbero fatto finta di nulla.
Della mia Sicilia – conclude Gioacchino – mi manca solo la famiglia, gli amici e i luoghi dove sono nato. Per il resto dico viva MALTA.”