Maioliche d’autore: “L’artigianato è memoria” in mostra a Casa Sciascia
RACALMUTO (AG) – Una cinquantina di preziose maioliche della Bottega La Gioiosa di Burgio sono protagoniste della mostra “L’artigianato è memoria”, inaugurata sabato scorso presso Casa Sciascia a Racalmuto, dimora giovanile del celebre scrittore agrigentino Leonardo Sciascia.
La mostra, che resterà aperta fino al 30 novembre, è curata da Vito Ferrantelli e organizzata dall’Associazione Culturale Pro Muceb Museo della Ceramica di Burgio, con il patrocinio di diverse istituzioni locali tra cui il Comune di Racalmuto e l’Associazione “La Strada degli Scrittori”.
Il titolo dell’esposizione si ispira a una riflessione di Sciascia sull’importanza dei mestieri artigianali, perfettamente incarnata dal lavoro delle tre ceramiste della Bottega La Gioiosa. Le artiste uniscono alla loro naturale vocazione per le arti decorative un costante impegno nella ricerca e nello studio, dando vita a opere che si distinguono per la brillantezza degli smalti e la raffinatezza delle decorazioni, tutte rigorosamente realizzate a mano.
Le creazioni della Bottega La Gioiosa hanno ottenuto riconoscimenti internazionali, con esposizioni che spaziano dall’Europa agli Stati Uniti. Tra i successi più recenti, la partecipazione alla mostra Symbola presso il Museo Internazionale della Ceramica dell’Avana a Cuba nel 2023, e prestigiose presenze in eventi come il Festival dei Due Mondi di Spoleto e la 54ª Biennale di Venezia nel padiglione Italia curato da Vittorio Sgarbi.
“È un grande onore per la ceramica di Burgio essere accolta nella casa di Leonardo Sciascia”, ha dichiarato Vito Ferrantelli, Presidente dell’associazione Pro Muceb. “Le opere di Rita, Anna e Maria Concetta, le ceramiste della bottega La Gioiosa, rappresentano una perfetta sintesi tra tradizione e innovazione di un’arte che a Burgio affonda le radici nel XVI secolo.”
L’iniziativa si inserisce in un più ampio progetto di valorizzazione del territorio e delle sue tradizioni. Come sottolineato dal sindaco di Racalmuto, Calogero Bongiorno, la mostra “conferma la vivacità culturale della comunità” e rafforza i legami tra le realtà locali attraverso significativi scambi culturali.