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Mafia, il valore del pentito Giovanni Brusca

Oggi Diretta streaming - RANDOM la cultura è Online - conduce Ludovico Gippetto

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Palermo streaming – Nuova puntata di RANDOM la cultura è OnLine, il format in diretta streaming creato e condotto da Ludovico Gippetto, che andrà in onda oggi alle ore 21,00, con un argomento che continua a tenere banco nelle discussioni e tensione nell’opinione pubblica: La scarcerazione di Giovanni Brusca per fine pena.

Un caso che sta dividendo l’opinione pubblica per la libertà dello “scanna cristiani”, un soprannome per la ferocia dei delitti che ha compiuto e per aver fatto esplodere la bomba che ha ucciso il giudice Giovanni Falcone, la moglie e gli uomini della sua scorta.

Un uomo che ordinò di uccidere il piccolo Giuseppe Di Matteo e di scioglierlo nell’acido e che si è assunta la paternità di oltre 150 omicidi.

Adesso dopo aver scontato 25 anni di carcere, Brusca è un uomo libero, ricongiunto con la sua famiglia e pronto per ricominciare con una nuova vita. In una località segreta, in una anonima abitazione e con una sorta di stipendio statale di 1.500 euro mensili, come indennità di mantenimento. Diritti previsti per i collaboratori di giustizia.

Quanto vale un pentito? Brusca ha dato un duro colpo alla mafia? Giovanni Falcone, avrebbe comunque accettato questi benefici ai pentiti, anche se macchiati di aver sciolto nell’acido un bambino oppure schiacciato il telecomando che lo avrebbe ucciso?

Se ne parlerà in diretta streaming con gli ospiti:

Lillo Fiorello – Avvocato penalista, Professore aggregato di Istituzioni di diritto pubblico presso l’Università degli Studi di Palermo

Tina Martinez – Vedova di Antonio Montinaro, caposcorta del giudice Giovanni Falcone

Giovanni Paparcuri –Autista giudiziario, unico superstite della strage di via Pipitone Federico del 29 luglio del 1983 dove perse la vita il Consigliere istruttore Rocco Chinnici, due uomini della scorta e il portiere del palazzo.

Giovani PUGLISI, Rettore dell’Università degli studi Kore di Enna

Don Cosimo Scordato – Il paladino dell’Albergheria, un quartiere altamente a rischio nel centro storico di Palermo

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Ludovico Gippetto

Presentazione di Teresa Di Fresco Se sia un poeta, non so e non posso affermarlo ma che sia un sognatore, sì. Lo dimostrano le imprese in cui, con spirito avventuroso, si tuffa incurante di qualsivoglia difficoltà e che, avendo dato tutto se stesso e coinvolgendo amici e conoscenti, riesce a portare a termine. E con successo. Ludovico Gippetto, insomma, a volte veste i panni di Don Chisciotte per affrontare ora fantomatici mulini a vento che assumono di volta in volta le sembianze di opere d'arte trafugate, ora della maieutica di platoniana memoria. Queste divagazioni aprono uno scenario su un personaggio, Ludovico Gippetto appunto che, nella città di Palermo, in molti conoscono e insieme a lui i suoi progetti, i suoi successi ma anche le sue aspettative. Raccontiamolo meglio: Studia Architettura, dopo avere conseguito l'abilitazione alla professione, preferisce dedicarsi alla creazione e realizzazione di eventi culturali. Non disdegna la ricerca, anzi la “caccia” - come lui preferisce definirla – di opere d'arte trafugate in Sicilia. Per questa attività lavora in collaborazione con il Comando dell’Arma dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Roma organizzando convegni internazionali su temi della sicurezza, trafugamenti di opere d’arte e loro illecita commercializzazione. A questo scopo fonda - e ne è presidente – il Centro Internazionale Multimediale d’Arte Contemporanea Extroart e la Fondazione Wanted Palermo. E' inoltre ideatore e responsabile del programma di tutela e prevenzione del patrimonio culturale denominato “WANTED …presi per il verso giusto”, finalizzato appunto al contrasto della commercializzazione illecita di opere d’arte ed è protagonista di importanti ritrovamenti e restituzioni di opere trafugate nel territorio nazionale. È anche giornalista pubblicista ed autore di numerose pubblicazioni e monografie d’arte. E' stato Assistente alla Cattedra di Storia e Tecnica dell’Editoria, presso l’Istituto Superiore di Giornalismo dell’Università di Palermo dal 1994 al 1997; Cerimoniere del Dipartimento cerimoniale del G.C.T.O. in occasione della Universiade Sicilia ‘97; Consulente del Sindaco di Corleone per la riqualificazione del patrimonio culturale, storico e artistico per il 2007 e il 2008; ha curato e prodotto, nel 1995, la monumentale opera scultorea in pietra arenaria siciliana, dell’artista Medhat Shafik dal titolo “Il Muro del Silenzio” ed “I percorsi dell’acqua”, in occasione della XLVI^ Biennale di Venezia – Padiglione Egitto premiato con il “Leone D’Oro”; Collaboratore parlamentare del presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, per le attività culturali dal 1998 al 2001. Da oltre tre lustri ha creato, insieme a Tommaso Romano, la “Rassegna Internazionale del Melologo ExtroVersi che quest'anno – con il tema “La parola che unisce” ha raggiunto il traguardo della quindicesima edizione. Ma un'ulteriore avventura lo attende: la manifestazione che nelle precedenti edizioni è stata ospitata in sedi prestigiose ed istituzionali, ottemperando alle disposizioni impartite dai decreti ministeriali e regionali, in merito alle misure di contenimento dell’emergenza per il COVID19, non uscirà da casa ma calcherà il palco virtuale della piattaforma Facebook. Tra poeti, musicisti e attori, professionisti e semplici “amici della porta accanto”, come Gippetto li chiama, saranno più di 100 i partecipanti che condivideranno con lui quest'altra, straordinaria avventura. Ma poiché il suo spirito filantropico non si esaurisce mai, ogni “puntata” di questa straordinaria e innovativa avventura, sarà dedicata a coloro che in questo brutto momento segnato dal Covid19, si stanno prodigando senza se e senza ma per aiutare tutti coloro che necessitano di assistenza, cure e ...di una parola che scalda il cuore. Insomma, se possiamo prendere a prestito “I have a dream” (Io ho un sogno), frase che il 28 agosto 1963, davanti al Lincoln Memorial di Washington, al termine di una marcia di protesta per i diritti civili, Martin Luther King pronunciava, con altri intenti e aspirazioni di altra natura, possiamo affermare che non ci stupiamo se Ludovico Gippetto ci riserverà altre sorprese perché, come ho già detto, lui è un sognatore.

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