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L’Università di Palermo ottiene dieci milioni di euro per un progetto sulla terapia personalizzata e mini-invasiva

Un progetto denominato con l’acronimo InRadChir, dalle parole chiave che caratterizzeranno le linee di ricerca: innovazione in radioterapia e chirurgia mininvasiva

Prof. Massimo Midiri, Responsabile scientifico del progetto

Dieci milioni di euro dal Ministero dello Sviluppo Economico all’Università degli Studi di Palermo per un progetto sulla terapia personalizzata e mini-invasiva

L’Università degli Studi di Palermo ottiene un finanziamento di 10 milioni di euro che saranno destinati allo sviluppo di nuovi protocolli diagnostici e terapeutici. Un progetto denominato con l’acronimo InRadChir, dalle parole chiave che caratterizzeranno le linee di ricerca: innovazione in radioterapia e chirurgia mininvasiva. Il finanziamento dell’intero progetto ammonta ad oltre 27 milioni di euro (con un cofinanziamento della Regione Siciliana per oltre ottocentomila euro) con la somma più rilevante all’Università degli Studi di Palermo, sotto la responsabilità scientifica del progetto del Prof. Massimo Midiri, direttore della U.O.C. di Diagnostica per Immagini del Policlinico universitario di Palermo. La somma restante verrà ripartita tra la Fondazione Giglio di Cefalù, la società GesanCom s.r.l., il Consiglio Nazionale delle Ricerche, i laboratori nazionali del sud (LNS) e la sezione di Catania dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN).

Un grande successo per l’ateneo palermitano, che ancora una volta si pone come avanguardia nella ricerca in Italia, grazie anche al coinvolgimento di gruppi di ricerca di altissimo profilo scientifico e professionale afferenti ai Dipartimenti Universitari di Discipline Chirurgiche, Oncologiche e Stomatologiche (DICHIRONS), di Fisica e Chimica (DIFIC) e di Biomedicina, Neuroscienze e Diagnostica Avanzata (BiND).

“Questo progetto-dichiara il Prof. Massimo Midiri è il frutto di una estrema sensibilità dei colleghi coinvolti nei confronti della ricerca, vero motore di un Ateneo ed è inoltre il risultato di un’attenta pianificazione delle attività e degli investimenti delle risorse che ad oggi sono spesso di difficile reperibilità e troppo spesso non correttamente impegnate per la finalizzazione di virtuose linee progettuali. Il progetto prevede inoltre di investigare e validare tecniche chirurgiche mini-invasive su distretti ad alto impatto sulla qualità di vita del paziente, quali la mammella ed il cavo orale. Inoltre la costituzione di una squadra con competenze trasversali, vedrà medici affiancati ad informatici e fisici e consentirà, continua il Prof. Midiri, di portare avanti linee di ricerca (di base e applicata) per lo sviluppo di innovative tecniche di elaborazione ed analisi di immagini e test medicali. Sfruttando tecniche di radiomica ed intelligenza artificiale sarà infatti possibile estrarre dati quantitativi dalle immagini di comuni esami radiologici e di laboratorio a supporto di diagnosi sempre più precoci grazie all’identificazione di specifici biomarcatori, utili inoltre per ottimizzare la valutazione della risposta a terapia oltre che nella pianificazione terapeutica stessa. Grazie a questo progetto, conclude il Prof Massimo Midiri, riusciremo ad estendere i campi di applicazione della terapia non invasiva che fa uso di ultrasuoni focalizzati guidati da Risonanza Magnetica (MRgFUS o FUS) e che ci vede protagonisti nel territorio nazionale ed internazionale ormai da diversi anni, al trattamento del carcinoma prostatico, dei fibromi uterini, delle metastasi ossee dolorose e dei tumori ossei primitivi quali l’osteoma osteoide. Avvieremo inoltre i primi studi sul territorio nazionale per l’applicazione di questa innovativa tecnologia al trattamento di malattie neurordegenerative come l’Alzheimer e dei tumori cerebrali primitivi più aggressivi quali il glioblastoma.

Ludovico Gippetto

Presentazione di Teresa Di Fresco Se sia un poeta, non so e non posso affermarlo ma che sia un sognatore, sì. Lo dimostrano le imprese in cui, con spirito avventuroso, si tuffa incurante di qualsivoglia difficoltà e che, avendo dato tutto se stesso e coinvolgendo amici e conoscenti, riesce a portare a termine. E con successo. Ludovico Gippetto, insomma, a volte veste i panni di Don Chisciotte per affrontare ora fantomatici mulini a vento che assumono di volta in volta le sembianze di opere d'arte trafugate, ora della maieutica di platoniana memoria. Queste divagazioni aprono uno scenario su un personaggio, Ludovico Gippetto appunto che, nella città di Palermo, in molti conoscono e insieme a lui i suoi progetti, i suoi successi ma anche le sue aspettative. Raccontiamolo meglio: Studia Architettura, dopo avere conseguito l'abilitazione alla professione, preferisce dedicarsi alla creazione e realizzazione di eventi culturali. Non disdegna la ricerca, anzi la “caccia” - come lui preferisce definirla – di opere d'arte trafugate in Sicilia. Per questa attività lavora in collaborazione con il Comando dell’Arma dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Roma organizzando convegni internazionali su temi della sicurezza, trafugamenti di opere d’arte e loro illecita commercializzazione. A questo scopo fonda - e ne è presidente – il Centro Internazionale Multimediale d’Arte Contemporanea Extroart e la Fondazione Wanted Palermo. E' inoltre ideatore e responsabile del programma di tutela e prevenzione del patrimonio culturale denominato “WANTED …presi per il verso giusto”, finalizzato appunto al contrasto della commercializzazione illecita di opere d’arte ed è protagonista di importanti ritrovamenti e restituzioni di opere trafugate nel territorio nazionale. È anche giornalista pubblicista ed autore di numerose pubblicazioni e monografie d’arte. E' stato Assistente alla Cattedra di Storia e Tecnica dell’Editoria, presso l’Istituto Superiore di Giornalismo dell’Università di Palermo dal 1994 al 1997; Cerimoniere del Dipartimento cerimoniale del G.C.T.O. in occasione della Universiade Sicilia ‘97; Consulente del Sindaco di Corleone per la riqualificazione del patrimonio culturale, storico e artistico per il 2007 e il 2008; ha curato e prodotto, nel 1995, la monumentale opera scultorea in pietra arenaria siciliana, dell’artista Medhat Shafik dal titolo “Il Muro del Silenzio” ed “I percorsi dell’acqua”, in occasione della XLVI^ Biennale di Venezia – Padiglione Egitto premiato con il “Leone D’Oro”; Collaboratore parlamentare del presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, per le attività culturali dal 1998 al 2001. Da oltre tre lustri ha creato, insieme a Tommaso Romano, la “Rassegna Internazionale del Melologo ExtroVersi che quest'anno – con il tema “La parola che unisce” ha raggiunto il traguardo della quindicesima edizione. Ma un'ulteriore avventura lo attende: la manifestazione che nelle precedenti edizioni è stata ospitata in sedi prestigiose ed istituzionali, ottemperando alle disposizioni impartite dai decreti ministeriali e regionali, in merito alle misure di contenimento dell’emergenza per il COVID19, non uscirà da casa ma calcherà il palco virtuale della piattaforma Facebook. Tra poeti, musicisti e attori, professionisti e semplici “amici della porta accanto”, come Gippetto li chiama, saranno più di 100 i partecipanti che condivideranno con lui quest'altra, straordinaria avventura. Ma poiché il suo spirito filantropico non si esaurisce mai, ogni “puntata” di questa straordinaria e innovativa avventura, sarà dedicata a coloro che in questo brutto momento segnato dal Covid19, si stanno prodigando senza se e senza ma per aiutare tutti coloro che necessitano di assistenza, cure e ...di una parola che scalda il cuore. Insomma, se possiamo prendere a prestito “I have a dream” (Io ho un sogno), frase che il 28 agosto 1963, davanti al Lincoln Memorial di Washington, al termine di una marcia di protesta per i diritti civili, Martin Luther King pronunciava, con altri intenti e aspirazioni di altra natura, possiamo affermare che non ci stupiamo se Ludovico Gippetto ci riserverà altre sorprese perché, come ho già detto, lui è un sognatore.

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