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Nasce in Sicilia il Tavolo regionale anticaporalato

Lotta serrata allo sfruttamento dei braccianti, soprattutto extracomunitari, nelle campagne siciliane.

Il contrasto al caporalato e allo sfruttamento lavorativo nel settore dell’agricoltura rappresenta una delle priorità politiche individuate dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali. I fenomeni, diffusi su tutto il territorio nazionale, ed in particolare, nelle Regioni meridionali, riguardano spesso soggetti vulnerabili e particolarmente meritevoli di tutela quali i migranti, le donne e i minori.

Anche in Sicilia lo sfruttamento lavorativo e il caporalato sono fenomeni che incidono su molteplici ambiti socioeconomici e per tale motivazione, ed in coerenza con gli indirizzi normativi europei, nazionali e regionali, è stato istituito in Sicilia un organismo di contrasto al fenomeno, presieduto dall’ Assessore alle Politiche Sociali ed al Lavoro.

Il progetto si inserisce nel Piano triennale di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura ed al caporalato, approvato in seno allo specifico “Tavolo Caporalato” promosso dalla Direzione generale Immigrazione del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali.

«Un altro passo avanti – sottolinea il Presidente della Regione Nello Musumeci – nel cammino per la garanzia dei diritti e della legalità nelle nostre campagne. Il governo regionale è impegnato sin dal suo insediamento ad assicurare condizioni di lavoro rispettose della dignità delle persone. Siciliani, italiani, europei o extracomunitari non fa differenza, il bisogno di lavorare non può e non deve essere motivo di sfruttamento, quando non si tratti di vero e proprio commercio illegale di manodopera nei campi. I prodotti agroalimentari della nostra Isola devono essere riconoscibili per qualità e valore etico. Il Tavolo istituito dall’assessore Scavone va in questa direzione».

Il Tavolo regionale anticaporalato prevede iniziative aperte agli organismi del Terzo settore impegnati nel contrasto allo sfruttamento lavorativo in Sicilia, alle Istituzioni del territorio e agli esperti del settore.

«L’istituzione del Tavolo contro il caporalato – sottolinea l’Assessore Scavone – è il frutto del lavoro sinergico condotto dall’assessorato. La nostra Isola si fa portavoce e guida di un progetto in cui è coinvolto tutto il Mezzogiorno d’Italia. Dopo la presentazione della campagna di comunicazione “Diritti negli occhi”, compiamo così un ulteriore passo in avanti a salvaguardia dei nostri concittadini impegnati quotidianamente nella crescita del comparto agroalimentare isolano. L’impegno profuso dai nostri uffici in questi mesi – aggiunge l’esponente del governo regionale – sarà presentato alle scuole, luogo da cui ripartire per diffondere conoscenza e generare consapevolezza su temi come questi, e alle Istituzioni nazionali e comunitarie impegnate, insieme alla Regione Siciliana, affinché i fenomeni di sfruttamento vengano messi all’angolo per dare spazio a una stagione di inclusione e sviluppo condiviso».

La Regione Siciliana, ha avviato altre azioni di prevenzione e contrasto al caporalato in agricoltura ed iniziative di assistenza su alloggi, integrazione, salute e mobilità rivolte ai lavoratori stranieri, in attuazione del progetto Su.Pr.Eme., finanziato dai fondi Amif- Emergency Funds della Commissione europea – Direzione generale  Migration and home affairs.

Il partenariato,  guidato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Direzione generale Immigrazione in qualità di capofila, è coadiuvato dalla Regione Puglia col ruolo di coordinatore e con le Regioni Basilicata, Calabria, Campania e Sicilia e l’Ispettorato nazionale del lavoro, l’Organizzazione internazionale per le migrazioni e Nova consorzio nazionale.

 

Caterina Guercio

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