In Forza Italia non si trova la quadra. “Lealisti” contro “Ortodossi”
La Senatrice Ronzulli tenta la mediazione, ma è tutto come prima.
Non si trova equilibro in Forza Italia, i due gruppi contendenti non trovano spazi per chiudere la quadra e il rischio diventa serio per tutto il centrodestra.
In Forza Italia non si trova la quadra. “Lealisti” contro “Ortodossi”
Si, proprio così. Forza Italia, che in Sicilia, è un pezzo consistente e importante del centrodestra rischia di regalare le prossime amministrative al centro sinistra che sommessamente anche loro qualche litigio in famiglia l’hanno.
L’incontro di ieri, 25 marzo, tra ortodossi e lealisti, mediato dalla Sentarice Ronzulli, non ha espresso soluzioni. Di fatto le due fazioni di Forza Italia hanno rimandato a nuove prossime, ma il tempo stringe e le amministrative di Palermo sono alle porte.
Così come riportato da Ansa: una riunione fiume “a tratti molto accesa” che non e’ servita trovare una intesa e si e’ chiusa “con una situazione di stallo” anche se “il confronto rimane aperto“. E’ quanto fanno sapere gli “ortodossi” di Forza Italia alla fine del lungo vertice, a Palazzo dei Normanni, della classe dirigente siciliana con la senatrice Licia Ronzulli, giunta a Palermo per mediare tra i “lealisti'”e gli ‘ortodossi’ che contestano la leadership di Gianfranco MICCICHE’.
L’incontro si è tenuto ieri, il 25 marzo.
“Nonostante il generoso sforzo della senatrice Licia Ronzulli, siamo a uno stallo totale. Il serrato confronto odierno non ha purtroppo portato alla risoluzione dei nodi che riguardano la linea politica di Forza Italia e che pongono come prioritario il cambio della guida del partito in Sicilia”, sottolineano i deputati regionali FI Ars Mario Caputo, Riccardo Gallo, Riccardo Savona, Alfio Papale, Stefano Pellegrino, Margherita La Rocca Ruvolo e gli assessori regionali Gaetano Armao, Marco Falcone e Marco Zambuto“.
Gli ‘ortodossi’ chiedono anche il ritiro dell’azzeramento delle commissioni parlamentari voluto da MICCICHE’ e hanno ribadito l’esigenza di un cambio alla presidenza del gruppo parlamentare.