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L’ammucchiata partitocratica sulla pelle dei bambini (di D’Amico e Gazziano)

La politica palermitana non tutela i diritti dei figli di coppie omogenitoriali

L’ammucchiata partitocratica sulla pelle dei bambini

La mozione sui diritti dei bambini figli di coppie omogenitoriali bloccata da logiche politiche e assenze strategiche.

Il tema dei diritti dei bambini figli di coppie omogenitoriali continua a essere uno dei nodi più delicati e dibattuti nei consigli comunali e nei contesti istituzionali. A Palermo, una mozione che avrebbe potuto segnare un  importante avvio verso l’uguaglianza di diritti è stata nuovamente bloccata – così la denuncia del comitato esistono i diritti – vittima di dinamiche politiche che, come abbiamo visto accadere, finiscono per oscurare le reali priorità. Di seguito riportiamo integralmente l’analisi critica di Gaetano D’Amico, Presidente del Comitato “Esistono i Diritti” Transpartito, ed Eleonora Gazziano, Presidente di Rights On, che fanno il punto su quanto accaduto.

L’ammucchiata partitocratica sulla pelle dei bambini

Di Gaetano D’Amico (Presidente del Comitato “Esistono i Diritti” Transpartito) ed Eleonora Gazziano (Presidente di Rights On)

«Ancora una volta, la mozione sulla trascrizione dei bambini figli di coppie omogenitoriali è stata sacrificata alle logiche partitocratiche. Rileviamo con rammarico l’atteggiamento di alcuni esponenti della maggioranza, membri del Comitato “Esistono i Diritti”, che hanno utilizzato in modo pretestuoso un emendamento proposto dal sindaco, generando conflitti interni.»

«Anche tra le fila dell’opposizione non sono mancate assenze strategiche e giochi di potere, in una dinamica di scaricabarile bipartisan. La seduta si è conclusa con l’uscita dall’aula di una maggioranza responsabile della mancanza del numero legale. La votazione finale, che ha registrato 10 voti favorevoli, 1 contrario e 1 astensione, si è rivelata un ennesimo fallimento, consumato ancora una volta sulla pelle dei bambini.»

«Alle forze politiche di questo consiglio comunale sembra piacere la condizione di marginalità imposta dal governo ai figli di coppie omogenitoriali, negando loro il diritto di avere una famiglia riconosciuta come quella degli altri bambini.»

Il Comitato desidera ringraziare tutti i consiglieri che hanno garantito la loro presenza in aula, con particolare apprezzamento per coloro che, essendo membri del Comitato, hanno dimostrato coerenza e impegno: Fabio Giambrone, Gianluca Inzerillo, Alberto Mangano e Franco Miceli.

La mozione comunale è stata promossa dal Comitato “Esistono i Diritti” Transpartito e non da partiti o movimenti politici elettorali. Scritta oltre un anno fa da Gaetano D’Amico ed Eleonora Gazziano, allora co-presidenti del Comitato, la mozione ha come primo firmatario Alberto Mangano. È stata formalmente depositata da Fabrizio Ferrandelli.

Il Comitato aveva accolto con favore l’emendamento proposto dal sindaco di Palermo, presentato con il primo firmatario Domenico Bonanno. Tuttavia, il dibattito e la gestione della mozione evidenziano ancora una volta le difficoltà nell’affrontare tematiche sensibili come i diritti dei bambini in un contesto politico spesso dominato da logiche di schieramento.

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