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Re Giorgia tra le Lamentazioni Rosse e il rientro di Cecile

Tra ironia e realtà, la sovrana di Italium affronta le critiche della Brigata delle Lamentazioni Rosse, riportando a casa Cecile e guidando il regno verso la rinascita.

Cari amici e lettori, stasera vi regalo una parodia politica: “Re Giorgia e il Regno delle Dissonanze” (di Francesco Panasci)

Questa sera non vi lascio con un articolo, ma con una parodia. La protagonista è Re Giorgia, affiancata da un cast di personaggi e situazioni che, tra ironia e realtà, dipingono un quadro satirico del nostro presente.Questa è solo la prima parte di un racconto che vi porterà nel Regno delle Dissonanze, dove l’assurdo e il concreto si intrecciano per dar vita a una narrazione pungente e divertente.

Domani pubblicherò il Capitolo 2, ma nel frattempo vi invito a leggere, sorridere e commentare il primo capitolo.


“L’Italia della discordia e della rinascita”

C’era una volta un paese chiamato Italium, famoso per la sua bellezza, la sua storia e, soprattutto, la sua innata capacità di dividersi su tutto. Alla guida del paese c’era Re Giorgia, una donna decisa e pragmatica, che aveva preso il timone dopo anni di governi incerti, oscillanti tra il giallo e il rosso.

Nonostante le previsioni funeste dei sapienti del Partito delle Ombre Rosse, Italium stava vivendo una rinascita inattesa. Il PIL cresceva più velocemente che in ogni altro regno d’Europa, i rapporti internazionali erano solidi, e persino il burbero Re Donald del lontano regno di Trumpalonia aveva accolto Giorgia con rispetto e ammirazione.

Ma questa nuova Italium non era amata da tutti. La Brigata delle Lamentazioni Rosse, un gruppo di vecchi governanti e consiglieri, passava le giornate a scuotere la testa e a piangere. Ogni successo di Giorgia era per loro un affronto personale. “Un PIL in crescita? Sarà mica merito suo! Sicuramente è un caso!” borbottava il Conte dell’Incoerenza.

Quando Giorgia si recò a Trumpalonia, la Brigata urlò allo scandalo. “Inaccettabile! Parlare con un uomo così rude! Meglio dialogare con nessuno che rischiare di essere associati a lui!” dissero, dimenticando i loro tentativi passati di ingraziarsi Re Donald.

Poi ci fu l’incontro con il magnate Alon Muskalis, il signore dei cieli stellati. Muskalis propose di mettere a disposizione i suoi satelliti per garantire la sicurezza del regno, un’idea innovativa ma costosa: un miliardo e mezzo in tre anni. La Brigata esplose in un coro di indignazione: “Troppo caro! Con quei soldi si potrebbero comprare altri tavolini di plastica o, meglio ancora, nuovi banchi a rotelle!”

Ah, i banchi a rotelle… Quei fantastici arredi scolastici che, qualche anno prima, avevano promesso di rivoluzionare l’istruzione durante la Pandemica Tempesta. Peccato che, alla fine, si fossero rivelati inutili, stipati in magazzini polverosi e dimenticati da tutti, tranne che dalla memoria ironica del popolo.

Intanto, Italium godeva di un prestigio internazionale mai visto prima. Gli altri regni guardavano con rispetto alla Re Giorgia, che sembrava trasformare ogni difficoltà in un successo. La Brigata, però, non poteva accettarlo. “Il vero problema è che sta riuscendo dove noi abbiamo fallito,” ammise sottovoce uno dei più anziani consiglieri.

La situazione raggiunse il culmine quando Re Giorgia riportò Cecile, la cronista rapita, sana e salva in tempi record. I cittadini applaudirono, ma la Brigata non poté fare a meno di criticare. “Troppo facile! Chissà quali accordi ha stretto! E poi, risolvere così in fretta? Avrebbe dovuto discutere almeno un paio d’anni prima di agire!”

Alla fine, Giorgia, seduta nel suo palazzo, osservava tutto questo con un sorriso ironico. “Che la Brigata pianga pure,” pensò. “Ogni loro lacrima è la conferma che Italium sta andando nella direzione giusta.”

Nel frattempo, i cittadini si godevano un paese più sicuro, più prospero e più rispettato. E mentre i sapienti della Brigata continuavano a dibattere, l’unica domanda che rimaneva era: “Se tutto questo è un problema, qual era la soluzione?”


Cosa ne pensate? Qual è la vostra interpretazione della parodia? E, soprattutto, secondo voi, chi tra i personaggi del Regno delle Dissonanze potrebbe mai trovare una soluzione a tanto caos?

**Aspetto i vostri commenti e non prendetevela poiché è il gioco del momento delle verità.**

F.P.

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