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La legge e noi: una disamina all’articolo di Agostino Porretto

Un commento sull'analisi proposta da Agostino Porretto e riflessioni sul legame tra diritto e società

Riflessioni su “La legge e noi”: il contributo di Agostino Porretto

Una disamina critica e costruttiva sulle osservazioni di Porretto sul rapporto tra diritto e società

(di Francesco Panasci)

23 dicembre 2024 – Oggi mi ha colpito un articolo sul Giornale di Sicilia, firmato da Agostino Porretto. L’analisi proposta offre spunti di grande interesse sul rapporto tra legge e società. Con grande lucidità e competenza, Porretto affronta temi centrali per la comprensione del ruolo delle norme giuridiche nella vita quotidiana dei cittadini. In questa disamina, voglio riprendere alcune delle sue riflessioni, analizzarle ulteriormente e, laddove necessario, proporre integrazioni o alternative per arricchire il dibattito.

Le radici storiche e sociali della legge secondo Porretto
Porretto sottolinea come le leggi siano il frutto di una lunga evoluzione storica e culturale, un aspetto che condivido pienamente. Il suo riferimento alle origini della codificazione giuridica e al ruolo delle norme come strumenti di stabilità sociale è particolarmente rilevante. Tuttavia, ritengo utile aggiungere che la legge non è solo una risposta alle esigenze di ordine, ma anche un motore di cambiamento, capace di anticipare e promuovere nuovi equilibri sociali. Questo doppio ruolo – regolatore e innovatore – merita ulteriore approfondimento.

La percezione della legge e il tema della fiducia
Uno dei punti centrali dell’articolo di Porretto riguarda la percezione della legge da parte dei cittadini. Egli osserva con precisione come le norme possano essere viste come un peso piuttosto che come una guida, a causa della complessità burocratica e della distanza tra istituzioni e cittadini. Condivido questa analisi, ma credo che sia altrettanto importante considerare il ruolo della trasparenza e dell’efficienza istituzionale nel rafforzare la fiducia nella giustizia. In altre parole, non basta educare alla legalità – come giustamente propone Porretto – ma è necessario anche lavorare sulla credibilità delle istituzioni.

L’educazione alla legalità: un punto di convergenza
Un passaggio particolarmente convincente dell’articolo è quello in cui Porretto evidenzia l’importanza dell’educazione alla legalità. Concordo pienamente con questa visione e ritengo che il suo invito a investire nella formazione dei giovani rappresenti una strada imprescindibile. Iniziative come i progetti scolastici da lui menzionati sono fondamentali per creare una cultura civica consapevole e partecipativa. Aggiungerei, però, che tali progetti dovrebbero essere accompagnati da interventi mirati nelle comunità locali, al fine di coinvolgere anche gli adulti e rafforzare il tessuto sociale.

Un complimento meritato
Desidero complimentarmi con Agostino Porretto per la chiarezza e la profondità del suo contributo. Il suo articolo non solo stimola una riflessione necessaria, ma rappresenta anche un esempio di come il giornalismo possa favorire un dibattito costruttivo su temi di grande rilevanza sociale. Spero che le sue parole trovino un’ampia eco, contribuendo a rafforzare il dialogo tra cittadini e istituzioni.
L’articolo con le riflessioni che ne derivano confermano quanto sia centrale il tema del rapporto tra legge e società per il nostro vivere quotidiano. Solo attraverso un confronto aperto e onesto possiamo superare le difficoltà esistenti e costruire un sistema giuridico più vicino alle esigenze di tutti. Invito quindi a leggere e rileggere il suo contributo, utilizzandolo come base per un dialogo costruttivo e partecipato.

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