La famiglia Gulotta scagionata in appello: crolla l’accusa di dossieraggio contro il genero
Il Tribunale conferma la non sussistenza delle prove nel caso della famiglia del prof. Gaspare Gulotta e dei medici coinvolti
Dossieraggio contro il genero, confermata l’innocenza della famiglia Gulotta in appello
Il Tribunale di Palermo conferma la sentenza di non luogo a procedere, chiudendo il capitolo giudiziario per la famiglia del prof. Gaspare Gulotta e i medici coinvolti
PALERMO 8 novembre 2024 – La vicenda giudiziaria legata all’accusa di dossieraggio da parte della famiglia Gulotta si conclude con la conferma della sentenza di non luogo a procedere anche in appello. L’ex direttore della Chirurgia generale del Policlinico di Palermo, prof. Gaspare Gulotta, la figlia Eliana – anche lei chirurgo – e i medici Fiorella Sardo e Maria Letizia Eufrasia La Rocca sono stati definitivamente scagionati dalle accuse di aver orchestrato un dossier per danneggiare l’ex marito di Eliana Gulotta.
Le accuse vertevano su presunti certificati medici falsi che sarebbero stati utilizzati per screditare l’uomo, accusandolo di violenze domestiche. Fiorella Sardo, medico del pronto soccorso, avrebbe fornito certificati che attestavano condizioni di salute alterate della figlia del prof. Gulotta, mentre Maria Letizia Eufrasia La Rocca, medico di famiglia, aveva redatto certificati per un altro figlio del professore, con una finalità del tutto estranea al presunto dossier.
Difesi dagli avvocati Ottaviano Pavone, Claudia Profera e Salvo Priola, i quattro imputati avevano già visto cadere le accuse in primo grado. Anche l’appello ha confermato l’assenza di prove a sostegno della tesi accusatoria. La sentenza di appello ha fatto riferimento a uno dei filoni dell’inchiesta sul Policlinico, originariamente focalizzata sul presunto sistema di manipolazione dei concorsi pubblici.
Secondo l’ipotesi dell’accusa, il prof. Gulotta e la figlia Eliana avrebbero inscenato una falsa aggressione per vendicarsi di un presunto tradimento dell’ex marito. Il rapporto extraconiugale, da lui sempre negato, sarebbe stato la base del tentativo di distruggerne la credibilità personale e professionale. Tuttavia, i certificati medici contestati sono stati giudicati autentici e non strumentali.
In particolare, è emerso che la dr.ssa Sardo, incaricata della gestione di casi di violenza e maltrattamenti al pronto soccorso, diagnosticò condizioni di ansia, precordialgie e nausea ad Eliana Gulotta. Secondo l’accusa, la dottoressa non si trovava in ospedale al momento della visita; tuttavia, l’avvocato Pavone ha dimostrato il contrario attraverso l’analisi delle celle telefoniche, confermando la presenza della dr.ssa Sardo in ospedale.
Parallelamente, il processo sui presunti concorsi truccati al Policlinico resta aperto, coinvolgendo undici imputati ancora sotto processo. Resta da stabilire anche la verità in merito alle accuse di maltrattamenti mosse contro l’ex marito di Eliana Gulotta, Giovanni Zabbia, rinviato a giudizio e che si trova ora a fronteggiare l’accusa di violenza domestica, con Eliana Gulotta che si è costituita parte civile.