INVITALIA: UGL non firma l’accordo per la regolamentazione del “lavoro agile”
La Segreteria di Coordinamento: Il nostro un gesto di coerenza e attenzione verso chi ha più necessità
Dopo un denso confronto, la Segreteria di Coordinamento UGL Credito di Invitalia ha deciso di non firmare l’accordo che regolamenta le modalità di fruizione dello smartworking all’interno del Gruppo Aziendale. Per il Sindacato non si possono sfavorire le categorie più fragili che in realtà hanno più necessità delle agilità. Preoccupante risulta il testo nella parte normativa.
E’ quanto si legge in una nota dell’Organizzazione Sindacale. “La tanto attesa innovazione che doveva rendere più flessibile e usufruibile lo smartworking non c’è stata. Attendevamo questo rinnovo ma non abbiamo potuto firmare un accordo che riserva condizioni meno favorevoli ai lavoratori tutelati da norme importanti, soprattutto legate a situazioni di disabilità propria o di coloro ai quali viene prestata assistenza e cura. Il nostro è un gesto di coerenza rispetto ai principi di eguaglianza e tutela delle fragilità.
Speriamo che l’Agenzia Invitalia, di proprietà pubblica, ritorni sui propri passi ristabilendo una situazione di equità e coerenza con i principi d’inclusione sostenuti e promossi dalla stessa Azienda. L’accordo inoltre non è stato ritenuto efficace al raggiungimento degli obiettivi dichiarati dall’azienda all’avvio delle trattative in merito anche allo scopo di coniugare e migliorare il work life balance. Proseguiremo nel nostro impegno a difesa di tutti i lavoratori che consideriamo il vero motore dell’Agenzia Pubblica impegnata anche su numerosi progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)”.