Incendio aeroporto Catania, governo autorizza l’uso della base di Sigonella
Per fare fronte all’emergenza aeroporto di Catania, dopo il rogo del 16 luglio scorso nel Terminal A, potrà essere utilizzato lo scalo dell’aviazione militare italiana di Sigonella. Lo ha reso noto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani che ieri sera ha chiamato il ministro della Difesa, Guido Crosetto, che lo ha “informato circa la possibilità dell’uso dello scalo militare” come era accaduto durante l’emergenze cenere vulcanica dell’Etna.
“Ieri sera – afferma il governatore della Sicilia – ho chiamato il ministro Crosetto al quale ho chiesto la possibilità dell’utilizzo dello scalo dell’aeroporto militare di Sigonella, dopo aver rappresentato il grave stato di criticità in cui si trova il sistema aeroportuale siciliano a seguito della ridottissima attività dello scalo di Fontanarossa. Il ministro, dopo le dovute consultazioni – aggiunge Schifani – mi ha informato circa la possibilità dell’utilizzo dello scalo militare, come già avvenuto in una precedente situazione di inagibilità dell’aeroporto di Catania, a causa della pioggia di polvere vulcanica. Ringrazio a nome dei siciliani il ministro Crosetto per la grande sensibilità dimostrata sulla vicenda, che – chiosa il presidente della Regione Siciliana – denota ancora una volta la serietà ed affidabilità del governo Meloni”.
“L’uso dello scalo militare di Sigonella per fronteggiare l’emergenza determinata dal rogo dell’aeroporto di Catania è una soluzione di buonsenso che potrà aiutare a evitare settimane intere di caos nel sistema aeroportuale siciliano”. Lo afferma il presidente della commissione Difesa della Camera, Nino Minardo. “Non avevo dubbi sulla sensibilità del ministro Crosetto e dell’Aeronautica Militare – aggiunge Minardo – ma è chiaro che non ci potremo lasciare alle spalle questa ennesima emergenza senza prendere finalmente consapevolezza che a Comiso c’è un aeroporto moderno e funzionale che andrebbe utilizzato a pieno e valorizzato in un sistema aeroportuale della Sicilia Orientale. Non si può continuare a trattare l’aeroporto di Comiso come una ruota di scorta”.
Proprio ieri la Gesap, società di gestione dell’aeroporto di Palermo, aveva annunciato che solo fino a giovedi avrebbe preso in carico i voli dirottati da Catania. Da venerdi avrebbe fermato le operazioni, lamentando il sovraccarico dello scalo. Il presidente della Regione aveva contestato con fermezza l’annuncio e anche l’Enac, l’ente nazionale dell’aviazione civile, in una nota congiunta con Sac, la società di gestione dell’aeroporto di Catania, aveva precisato di avere la competenza sulle decisioni legate all’operatività degli scali. Una sorta di richiamo implicito verso la decisione di Gesap. Adesso con la disponibilità della struttura di Sigonella, che si trova a poca distanza dall’aeroporto di Catania, la situazione potrebbe prendere una piega diversa, facendo uscire dai disagi e dalle incertezze le migliaia di passeggeri disorientati e smistati tra i vari aeroporti siciliani in questi giorni.
Fabio Gigante