Quella di Mattarella é una tipica storia di politico italiano e atipica da Presidente della Repubblica.
Sergio Mattarella, palermitano del 1941, è un politico, giurista, accademico e avvocato. Dal 1983 al 2008 è stato deputato, prima per la Democrazia Cristiana e poi per il Partito Popolare Italiano, e ancora La Margherita e per ultimo il Partito Democratico con tanto di tessera rossa, certamente un vero uomo di sinistra di cui mai s’è scrollato l’appartenenza, nemmeno quando nel 2015 divenne il 12° Presidente della Repubblica Italiana. Lo si avverte e lo trasmette incosciamente.
Sergio ha avuto un GRANDE fratello, Piersanti, ucciso dalla mafia, come tantissimi altri GRANDI UOMINI di questa Sicilia. I parenti di questi eroi hanno goduto e subíto la devastante forza, stima e rispetto che questi straordinari uomini e donne avevavo nei diversi ruoli e ambiti di appartenenza.
La scelta di Mattarella a Presidente fu subito apprezzata da tutti, non solo dalla politica, ma ancora di piu dal popolo italiano e, manco a dirlo, dai palermitani tutti. Pensate voi quanto orgoglio per noi meridionali potesse significare avere un proprio concittadino a capo della Repubblica. Un faro enorme acceso sulla città dei morti ammazzati per mafia di cui Sergio é testimonianaza vivente. Un vero e proprio riscatto sociale.
Da quel giorno ad oggi sono passati quasi 4 anni e quella popolorita di cui godeva Mattarella via via é andata a scemare come in quei vecchi dischi dove il finale si lasciava sfumare perché non si aveva proprio un finale. Ecco questo é cio che temiamo stia succedendo.
Un finale di mandato quello di Sergio degli iitaliani che ha il gusto dell’amaro in bocca.
Certamente non sarà ricordato come il Presidente delle decisioni e delle prese di posizione, ma del silenzio e delle commemorazioni. Un tizio, per fare un esempio educato, ha postato sui facebook: “non se ne perde una” alludendo alla commemorazioni…e altre che per rispetto all’uomo e allistituzione che rappresenta non riportiamo. Ma al peggio non c’è mai fine…infatti nessuno di noi poteva immaginare che un giorno avremmo vissuto una cosi brutta esperienza: una pandemia. La causa delle cause di tutti noi e pure dello stesso Mattarella è proprio il maledetto virus che nessuna si aspettava, men di meno le Istituzioni e la politica tutta.
Il momento di crisi si andava man mano ampificando e sempre piu correva un sentimento comune nei confronti del Governo che ha gestito male la pandemia sia in termini di salute pubblica che per la salute economica e di conseguenza nei confronti di Mattarella. Troppo silenzio, zero parole e zero azioni. Nemmeno una presa di posizione diretta ai cittadini per dare loro conforto e fiducia. Nulla. Solo silenzio, anni di silenzio. Nemmeno nelle recenti storie di scarcerazioni di importanti mafiosi o alle vergognose vicende del CSM e magistratura hanno fatto aprir bocca a Mattarella. E non ultima, altro silenzio per la vicenda del sequestro dei nostri pescatori in Libia, lasciando in mano la trattativa a ministri ragazzini (per dirla pulita) che non godono di nessun rispetto dai capi di quesi paesi.
Oggi, per completare il quadro riassuntivo, su facebook, é apparso un articolo intervista di Mattarella realizzata da Rai News, di cui il titolo “Mattarella: siamo in una crisi profonda, il risparmio può concorrere a ripartenza.
Un vero preludio che ci prepara ad un grande concerto di musiche da funerale. Ovvero prepariamoci a subire prelevi forzati da parte dello Stato per la ripartenza.
Ecco, questa è stata una di quelle poche volte dove Mattarella parlando ci ha fatto rimpiangere il suo silenzio.