Il FIAT G 59 4B di Palermo su Google Art e Culture
Il Museo Storico dei Motori e dei Meccanismi, parte del Sistema Museale dell’Università degli Studi di Palermo, è stato selezionato da Google Art e Culture, “Tutto Inizia da un’idea”. Si tratta della più grande mostra online che rende omaggio ai più grandi progressi dell’umanità nel campo della scienza e della tecnologia. Ad oggi raccoglie le storie e il patrimonio di conoscenza di oltre 2.000 istituzioni culturali di 80 paesi nel mondo. Il Museo Storico dei Motori contribuisce a questa importante iniziativa internazionale con una collezione storica che descrive l’evoluzione tecnica in campo motoristico.
Della collezione del Dipartimento di Ingegneria spiccano tra i reperti, per rarità e pregio, motori a vapore della fine del 19esimo secolo e numerosi motori automobilistici, ma il pezzo più prezioso è il velivolo storico, FIAT G 59 4B, uno dei cinque esemplari rimasti al mondo. Il velivolo, è stato uno degli ultimi aerei di grandi prestazioni dotati di motore alternativo prima dell’avvento dei moderni turbogetti, nonché uno dei simboli della rinascita post-bellica dell’industria aeronautica italiana. Nel 1947 l’ingegnere di origini nissene Giuseppe Gabrielli, uno dei più importanti progettisti aeronautici italiani, sviluppò il G. 59 a partire dal FIAT G. 55 Centauro, considerato tra i migliori velivoli da caccia della seconda guerra mondiale.
Il G. 59, da sempre molto apprezzato sia in Italia sia all’estero, è stato prodotto negli stabilimenti torinesi di FIAT Aviazione a partire dal 1950 per essere prevalentemente impiegato fino al 1965 dall’Aeronautica Militare come velivolo per l’addestramento avanzato e per il volo acrobatico. Il velivolo, biposto con tettuccio a bolla per consentire una migliore visibilità, può raggiungere la velocità massima di 609 km/h grazie al suo motore Rolls Royce Merlin (versione 500-20), a 12 cilindri a V con turbocompressore a comando meccanico, che è in grado di fornire una potenza massima assoluta di 1660 CV all’elica quadripala a passo variabile.
Il FIAT G. 59 con Matricola Militare 53530 è stato costruito alla fine del 1952 ed è stato impiegato prima nella Regione Aerea di Bari e successivamente nella Regione Aerea di Roma (con marche RR 73). Dopo aver concluso il suo servizio operativo presso nell’Aeronautica Militare, è stato acquistato nel 1964 dall’ex Istituto di Aeronautica dell’Università degli Studi di Palermo che ne ha curato il restauro e la conservazione e adesso è esposto permanentemente in una teca trasparente nell’atrio della facoltà di Ingegneria.
Inoltre, Google Street View, permette anche di visitare i siti delle grandi scoperte, dai profondi spazi sotterranei all’interno del Large Hadron Collider del CERN fino allo spazio a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. E’ possibile, inoltre: visionare circa 130.000 immagini dell’archivio della NASA grazie ad un nuovo strumento di narrazione realizzato con le tecnologie di Machine Learning di Google e visualizzare oltre 200.000 opere in alta definizione, tra cui la prima mappa delle Americhe di cui si ha conoscenza, risalente al 1508, e le lettere di Albert Einstein, pubblicate per la prima volta online.
Grande è la soddisfazione manifestata dal Rettore dell’Università di Palermo, Fabrizio Micari. “Felice di far parte di questo progetto, – ha commentato il Rettore – che unisce la storia e la cultura con le più recenti tecnologie, con una componente importantissima del nostro Sistema museale come il Museo dei Motori. Il nostro Ateneo partecipa a questo processo puntando al potenziamento dei servizi, della ricerca, della formazione e alla diffusione della conoscenza aprendo sempre di più le proprie porte, anche in maniera virtuale”. Collegandosi con Google Street View, si scoprirà virtualmente il percorso espositivo del Museo Storico dei Motori Storico dei Motori e dei Meccanismi. “Tutto Inizia da un’idea” di Google Arts & Culture è esplorabile su https://g.co/tuttoiniziadaunidea.
Fabio Gigante