Il Congresso di musica mediterranea del 1954: settanta anni dopo tra ricerca e internazionalizzazione
Al Conservatorio A. Scarlatti, un intenso momento di riflessione e celebrazione del Congresso storico del 1954, con un focus sulla ricerca e l'internazionalizzazione
Il Congresso di Musica Mediterranea del 1954: Settanta Anni Dopo tra Ricerca e Internazionalizzazione
Sala Sollima, 29 giugno 2024, ore 9.30-13.30
Il Conservatorio A. Scarlatti di Palermo si prepara a celebrare un evento memorabile il 29 giugno, con un’intensa mattinata dedicata alla riflessione e alla memoria. Grazie al Programma Erasmus+, questo ultimo fine settimana di giugno è focalizzato sulla ricerca e l’internazionalizzazione, in occasione del 70° anniversario del Congresso di Musica Mediterranea del 1954.
Settant’anni fa, il Congresso di Musica Mediterranea riunì a Palermo i più importanti studiosi europei del periodo, sotto l’organizzazione di Ottavio Tiby. Oggi, il Conservatorio di Palermo intende omaggiare questo evento storico con un programma ricco di interventi prestigiosi e momenti musicali significativi. La giornata inizierà con i saluti del Direttore Mauro Visconti e l’introduzione di Consuelo Giglio, coordinatrice Erasmus+, e Gaetano Pennino, etnomusicologo e dirigente regionale.
Il convegno proseguirà con interventi di rilievo. Giuseppina Colicci, etnomusicologa della UCLA, riporterà alla luce l’intensa attività di Tiby attraverso i documenti conservati negli Archivi di Etnomusicologia dell’Accademia di Santa Cecilia di Roma. Dario Lo Cicero esplorerà l’origine dei fermenti organizzativi grazie ai documenti donati alla biblioteca del Conservatorio dalla famiglia Giacchino.
Il contributo dei compositori Giovanni Damiani e Marco Betta, Sovrintendente del Teatro Massimo, offrirà una retrospettiva sulle Settimane di Nuova Musica degli anni Sessanta, mentre Daniele Ficola, promotore del Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio, si concentrerà sulla musica rinascimentale e barocca.
Uno dei momenti più importanti del Congresso del 1954 fu la rivelazione del valore dei tropari siculo-normanni da parte di Mons. Anglés, tema che sarà approfondito da Marco Gozzi dell’Università di Trento. Sergio Bonanzinga e Amalia Collisani ripercorreranno la ricerca etnomusicologica e musicologica di Tiby e del Corpus di Alberto Favara, estendendo l’analisi a figure come Luigi Rognoni e Paolo Emilio Carapezza.
Girolamo Garofalo discuterà lo sviluppo degli studi sulla musica bizantina, mentre Paola Brocero dell’AIB Trentino e Federica Riva, già presidente della IAML Italia, rifletteranno sull’importanza delle fonti musicali e sul loro censimento in Sicilia.
L’internazionalizzazione del Conservatorio sarà al centro dei contributi di Alfonso Guerra e Rihab Jebali. Guerra presenterà progetti di cooperazione internazionale come MUSENSE, INCLUMUSIC e VIETMUS, mentre Jebali estenderà lo sguardo alla collaborazione con il Nord Africa nell’ambito del progetto Erasmus+ “MMM Mediterranean/Sub-Saharan Music Movement”.
La mattinata sarà arricchita da cinque momenti musicali che spaziano dal Corpus di musiche popolari siciliane di Alberto Favara, curato da Ottavio Tiby, alle canzoni siciliane della Palermo liberty, interpretate dal soprano Filomena Schettino e dal pianista Fabio Ciulla. Ciulla, insieme a Emanuele Buzi, dirigerà l’ensemble del Conservatorio in un dramma liturgico siculo-normanno. Rihab Jebali, accompagnata da Giovanni Mattaliano e Giuseppe Urso, offrirà un momento di contaminazione mediterranea. Infine, Fabrizio Mocata, noto pianista di Tango, riproporrà le migrazioni musicali dal Mediterraneo al Rio de la Plata.
Questo evento non solo celebra il passato, ma guarda al futuro della ricerca e dell’internazionalizzazione, confermando il ruolo centrale del Conservatorio di Palermo nel panorama musicale globale.
Prof.ssa Consuelo Giglio, Coordinatrice Erasmus+ Prof. Giulio Potenza, Supporto Prof. Francesco Guaiana, Supporto
Erasmus+ & International Relations Office