Giordano Bruno – La libertà di parola nell’infosfera del terzo millennio.
Il 17 febbraio del 1600 veniva arso vivo al rogo il frate notano Giordano Bruno. Una sentenza che come lo stesso Bruno dichiaro: “Forse con più timore pronunciate la sentenza contro di me di quanto ne provi io nell’accoglierla”.
Noi godiamo oggi della libertà di scienza e di coscienza, di parola e di discussione; conosciamo la dichiarazione dei diritti e quella dei doveri dell’uomo; abbiamo una patria, perché dal rogo di Aonio Paleario a quello di Bruno e di Giulio Cesare Vanini, dall’esilio di Dante a quello di Mazzini, dal carcere di Campanella alle torture di Galileo, dai campi di Calatafimi e Volturno a Bezzecca a Mentan, gli eroi del pensiero e dell’azione fecero di se olocausto, affermando e perpetuando nei secoli che gli uomini sono capaci dei grandi sacrifici per l’adempimento dei grandi pensieri.
Quel rogo che da allora continua a commuovere ma anche a suscitare emozioni nell’animo e nelle menti delle successive generazioni di uomini che, su quell’esempio, si batterono ed ancora oggi si battono, perché non venga mai soffocata la libertà di pensiero, di parola e di ricerca.
Ne parleranno oggi in un dibattito streaming:
Gaetano Armao – Vice Presidente della Regione siciliana e assessore all’Economia
Giovanni Puglisi – Rettore Università Enna Kore, Pres. Em.to UNESCO Italia, vPres.Vic. Ist. Enciclopedia Italiana Giovanni Treccani, Presidente Treccani Scuola
Alberto Samonà . Assessore della Regione siciliana ai BBCC ed Identità siciliana
Modera: Ludovico Gippetto – giornalista
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dedicato alla memoria di Aurelio Pes