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Futuro del Depuratore Consortile I.a.s. di Priolo Gargallo (SR). Schifani: «Nove milioni per la messa in sicurezza»

PRIOLO (SR) – È stato definito il percorso per il futuro del depuratore consortile I.a.s. di Priolo Gargallo, in provincia di Siracusa. A partire dal 2025, le industrie cominceranno a staccarsi dal depuratore per utilizzare impianti propri, attualmente in fase di realizzazione. Questa procedura sarà completata entro la fine del 2026. Nel frattempo, nella manovra finanziaria appena approvata all’Ars, il governo regionale ha destinato 9 milioni di euro per la messa in sicurezza del depuratore.

Questa soluzione è stata il risultato di tre incontri recenti a Palazzo d’Orléans, voluti dal presidente della Regione, Regione, per coordinare le attività di adeguamento del depuratore alle prescrizioni dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) rilasciata dal Dipartimento Regionale dell’Ambiente. Le riunioni sono state presiedute dal commissario per l’attuazione degli interventi, Giovanna Picone, che ha convocato prima il tavolo tecnico interistituzionale, poi i sindaci del comprensorio e infine i grandi utenti industriali.

Una delle possibilità più concrete è quella di collegare al depuratore altre utenze civili, estendendosi ad altri Comuni oltre a Melilli, Priolo e Siracusa, con Floridia e Solarino che sembrano interessati. Per questo progetto, sarebbe necessaria una rimodulazione delle tariffe attuali. Un’altra ipotesi è quella di offrire nuovi servizi al territorio, come l’utilizzo degli avanzati laboratori di analisi dell’impianto I.a.s.

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