Lo scaffaletto di GippettoPrimo Piano

Emergenza Palermo Ex Pip, si apre la prospettiva di lavoro sostenuta dal Governo Regionale.

LAVORO - Decreto "Ristori"

Il Senato ha inserito nel Decreto Ristori, l’emendamento che autorizza la Regione siciliana ad istituire un ruolo speciale ad esaurimento presso una delle proprie società regionali, per il transito del personale relativo al bacino Emergenza Palermo – PIP secondo la consistenza numerica in data del 31 luglio 2020.

“Il Governo Musumeci fin dallo scorso settembre ha portato avanti una proposta che consentisse la stabilizzazione dei lavoratori di Emergenza Palermo – Ex Pip”, – dichiara il vicepresidente ed assessore all’Economia, Gaetano Armao – presentando un emendamento, insieme al collega assessore al Lavoro Antonio Scavone, condiviso dalla Conferenza delle Regioni e dalla Conferenza Stato-Regioni, sia al Decreto ristori che al disegno di legge di bilancio. Va dato atto dell’attenzione del governo ed in particolare dei Ministeri della Pubblica Amministrazione e del Lavoro che ha seguito la questione tramite il sottosegretario Di Piazza. Con l’emendamento approvato dal Senato, promosso anche dai senatori di ItaliaViva, si volta pagina dopo anni di annunci e con concretezza. Un ringraziamento è dovuto – conclude Armao – al presidente Schifani, per l’impegno profuso in sostegno alla proposta del Governo regionale”

Ma chi sono gli ex Pip di Emergenza Palermo? 

Sono dei lavoratori coinvolti fin dal 1999 nell’originario progetto con l’utilizzazione di misure di politiche attive del lavoro denominato Emergenza Palermo, successivamente transitati nel Piano per l’occupabilità dei soggetti svantaggiati nell’area metropolitana del Comune di Palermo secondo la cui articolazione la società SPO (Servizi Per l’Occupazione s.r.l.) doveva esercitare la  funzione di Ente utilizzatore e gestore delle attività progettuali e da ultimo operanti quali soci lavoratori della “Social Trinacria” per il cui tramite si è data esecuzione agli interventi previsti dall’art. 52 L.R. n. 11 del 12.05.2010.

Come già noto, i suddetti lavoratori, che facevano parte di questo bacino speciale ad esaurimento, in tutti questi anni sono stati utilizzati presso diversi uffici della Regione Siciliana ed Enti pubblici di diverso genere (Università, Prefettura, Tribunali, Guardia di Finanza, scuole etc)  perseguendo solo ed esclusivamente finalità assolutamente ulteriori ed estranee a qualsiasi programma specifico di formazione, inserimento e riqualificazione professionale

Ed infatti fin da subito, emerge una poco chiara gestione di questo precariato, utilizzato dalla Pubblica Amministrazione per supplire alle proprie deficienze strutturali di organico, ricorrendo ad una manodopera spesso altamente qualificata senza il riconoscimento di un adeguato trattamento economico e normativo. In tal modo si è propiziato il perpetuarsi di un sistema malato nel quale gli inalienabili diritti dei lavoratori venivano sacrificati in omaggio ad una finalità che solo apparentemente era benemerita, ma che in realtà nascondeva la fin troppo chiara ed ostinata volontà di  approfittare ad oltranza di una forza lavoro produttiva e qualificata in assoluto e latente spregio di ogni normativa nazionale e comunitaria posta a tutela dei diritti del lavoratore, che prima ancora, è un uomo che ha diritto, per sé e la propria famiglia, ad un esistenza libera e dignitosa.

 

Ludovico Gippetto

Presentazione di Teresa Di Fresco Se sia un poeta, non so e non posso affermarlo ma che sia un sognatore, sì. Lo dimostrano le imprese in cui, con spirito avventuroso, si tuffa incurante di qualsivoglia difficoltà e che, avendo dato tutto se stesso e coinvolgendo amici e conoscenti, riesce a portare a termine. E con successo. Ludovico Gippetto, insomma, a volte veste i panni di Don Chisciotte per affrontare ora fantomatici mulini a vento che assumono di volta in volta le sembianze di opere d'arte trafugate, ora della maieutica di platoniana memoria. Queste divagazioni aprono uno scenario su un personaggio, Ludovico Gippetto appunto che, nella città di Palermo, in molti conoscono e insieme a lui i suoi progetti, i suoi successi ma anche le sue aspettative. Raccontiamolo meglio: Studia Architettura, dopo avere conseguito l'abilitazione alla professione, preferisce dedicarsi alla creazione e realizzazione di eventi culturali. Non disdegna la ricerca, anzi la “caccia” - come lui preferisce definirla – di opere d'arte trafugate in Sicilia. Per questa attività lavora in collaborazione con il Comando dell’Arma dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Roma organizzando convegni internazionali su temi della sicurezza, trafugamenti di opere d’arte e loro illecita commercializzazione. A questo scopo fonda - e ne è presidente – il Centro Internazionale Multimediale d’Arte Contemporanea Extroart e la Fondazione Wanted Palermo. E' inoltre ideatore e responsabile del programma di tutela e prevenzione del patrimonio culturale denominato “WANTED …presi per il verso giusto”, finalizzato appunto al contrasto della commercializzazione illecita di opere d’arte ed è protagonista di importanti ritrovamenti e restituzioni di opere trafugate nel territorio nazionale. È anche giornalista pubblicista ed autore di numerose pubblicazioni e monografie d’arte. E' stato Assistente alla Cattedra di Storia e Tecnica dell’Editoria, presso l’Istituto Superiore di Giornalismo dell’Università di Palermo dal 1994 al 1997; Cerimoniere del Dipartimento cerimoniale del G.C.T.O. in occasione della Universiade Sicilia ‘97; Consulente del Sindaco di Corleone per la riqualificazione del patrimonio culturale, storico e artistico per il 2007 e il 2008; ha curato e prodotto, nel 1995, la monumentale opera scultorea in pietra arenaria siciliana, dell’artista Medhat Shafik dal titolo “Il Muro del Silenzio” ed “I percorsi dell’acqua”, in occasione della XLVI^ Biennale di Venezia – Padiglione Egitto premiato con il “Leone D’Oro”; Collaboratore parlamentare del presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, per le attività culturali dal 1998 al 2001. Da oltre tre lustri ha creato, insieme a Tommaso Romano, la “Rassegna Internazionale del Melologo ExtroVersi che quest'anno – con il tema “La parola che unisce” ha raggiunto il traguardo della quindicesima edizione. Ma un'ulteriore avventura lo attende: la manifestazione che nelle precedenti edizioni è stata ospitata in sedi prestigiose ed istituzionali, ottemperando alle disposizioni impartite dai decreti ministeriali e regionali, in merito alle misure di contenimento dell’emergenza per il COVID19, non uscirà da casa ma calcherà il palco virtuale della piattaforma Facebook. Tra poeti, musicisti e attori, professionisti e semplici “amici della porta accanto”, come Gippetto li chiama, saranno più di 100 i partecipanti che condivideranno con lui quest'altra, straordinaria avventura. Ma poiché il suo spirito filantropico non si esaurisce mai, ogni “puntata” di questa straordinaria e innovativa avventura, sarà dedicata a coloro che in questo brutto momento segnato dal Covid19, si stanno prodigando senza se e senza ma per aiutare tutti coloro che necessitano di assistenza, cure e ...di una parola che scalda il cuore. Insomma, se possiamo prendere a prestito “I have a dream” (Io ho un sogno), frase che il 28 agosto 1963, davanti al Lincoln Memorial di Washington, al termine di una marcia di protesta per i diritti civili, Martin Luther King pronunciava, con altri intenti e aspirazioni di altra natura, possiamo affermare che non ci stupiamo se Ludovico Gippetto ci riserverà altre sorprese perché, come ho già detto, lui è un sognatore.

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