E’ partito Sicily Coast: il giro della Sicilia in bicicletta.
Il tour organizzato dalla NOW Team
E’ partito questa mattina dall’antico stabilimento balneare del Charleston di Mondello il Sicily Coast, il tour della Sicilia in 9 tappe (1000 Km) per la valorizzazione e la scoperta del territorio in chiave green, aperto gratuitamente a sportivi e appassionati. Ideato e organizzato dall’associazione sportiva di Triathlon e Running, “Now Team”, e patrocinato da Assessorato al Turismo Sport e Spettacolo della Regione Siciliana, Ars e Anci Sicilia è giunto alla sua seconda edizione.
Un progetto dinamico che attraverserà l’Isola in lungo e in largo. Si fermerà anche alla Valle dei Templi e a Marzamemi. La prima tappa (110 km) si conclude a Favignana, dopo l’attraversamento in traghetto da Trapani. La prima tappa sarà di 110 km, da Palermo a Favignana, poi il 30 maggio sarà la volta di Favignana-Sciacca per 135 km, il 31 maggio da Sciacca a Falconara, per 100 km. Dalla riviera agrigentina al piccolo sfogo sul mare che vanta Caltanissetta, Falconara, a Marzamemi il 1° giugno per 132 km, poi il 2 giugno si va da Marzamemi a Brucoli, 95 km di strada che offre un panorama da mozzafiato su cale e scogli poco frequentati. Il 3 giugno Da Brucoli si va nella capitale del turismo isolano, 93 km fino a Taormina. Il 4 giugno si cambia versante, dallo Ionio al Tirreno, da Taormina ad Oliveri, per 101 km. Penultima tappa il 5 giugno, da Oliveri a Pollina per 123 km e infine ritorno a Mondello il giorno dopo, dopo 85 km di traversata finale.
“Vogliamo assaporare anche le piccole cose – spiega l’infaticabile Daniele Di Gregoli, Triathleta della Now Team e addetto alla Comunicazione dell’evento che guiderà il tour. – Per i siciliani spesso è scontato. Ma anche una traversata in mare, verso la maggiore delle isole Egadi, è un percorso che restituisce emozioni: finirà dritto nel nostro documentario”. I momenti salienti, infatti, verranno raccolti e mostrati sui social media grazie a un progetto di comunicazione integrata gestito, appunto, da Daniele: “Il docufilm della prima edizione durava 32 minuti. Non è una cosa per cui basta fare scroll su Facebook. Devi volerlo vedere, richiede tempo… Eppure abbiamo raggiunto le 23 mila visualizzazioni. Questo è un progetto valoriale – spiega Di Gregoli – spero che possa crescere e radicarsi nel palinsesto regionale. L’obiettivo è creare un presupposto affinché cicloturisti da tutto il mondo vengano in Sicilia. Durante l’anno ho ricevuto un sacco di mail e telefonate da tutta Europa, persino dal Colorado. Molte persone avrebbero voluto partecipare, ma la pandemia non è stata clemente con noi. Pertanto dovremo accontentarci del turismo di prossimità. Sia chiaro: è un bell’accontentarsi. Ma l’ambizione è un’altra”.
E’ spingere la Sicilia, pompare la sua immagine, il suo clima, le sue bellezze naturali. Il Sicily Coast toccherà tutte le province siciliane, passando per borghi marinari, spiagge, campagne, angoli insoliti e nascosti, alla scoperta di tradizioni paesaggistiche, culturali ed enogastronomiche. Sarà interamente video documentato e accompagnato da micro racconti legati alla storia, alle tradizioni, alla gastronomia locale, alle cantine, birre artigianali e prodotti tipici, oltre che naturalmente allo sport. Ciò al fine di produrre un documentario volto alla promozione delle coste siciliane attraverso il cicloturismo, che sempre più si sta spopolando in tutto il mondo come stile di viaggiare green.
Al Sicily Coast possono partecipare gratuitamente tutti gli sportivi, ma anche i ciclisti meno esperti, con una buona preparazione atletica di base. Ognuno potrà scegliere la propria velocità, poiché saranno fornite le tracce GPS e verrà garantita sempre l’assistenza. Oltre all’iscrizione, anche la logistica è gratuita. “Non è una competizione vera e propria. Piuttosto è una competizione con se stessi – riflette Di Gregoli – I ciclisti veri se li bevono 100 km al giorno. Ma per gli appassionati come me, riuscire a portare a casa 1.000 km in nove giorni, è già un grande traguardo. Comunque non bisogna guardare troppo le distanze: il primo esercizio è rimanere in sella 5-6 ore al giorno. Ci vuole un minimo di preparazione, non si può improvvisare”.
Ogni tappa sarà intervallata da fermate intermedie durante le quali “il gruppo” sarà accolto dall’amministrazione locale che presenterà le eccellenze del posto e farà degustare i piatti tipici. “Ci si potrà aggiungere, ogni giorno, alla partenza – precisa Di Gregoli -. Non bisogna fare per forza tutto il tour, perché mi rendo conto che molte persone non abbiano la preparazione, oppure non riescano a ritagliarsi nove giorni di ferie. Questo via vai che si crea lungo il percorso è molto bello: magari c’è chi si unisce a noi da Catania, o chi prende il treno a Marzamemi, poi salta in sella e rimane in gruppo fino a Pollina. Avremo circa trenta presenze di media, che diventeranno di più – fino a 50 o 60 – grazie alle associazioni sportive che ci ‘scorteranno’ lungo il tragitto”.
L’idea di Sicily Coast nasce dal presidente dell’associazione Now Team, Luigi Zumbo, e dal vicepresidente, Marco Castagnetta, “seguiamo un mood: – conclude Daniele Di Gregoli, – fare squadra e permettere alla nostra terra di mettersi in mostra. E’ con questo intento che abbiamo già organizzato la Mondello Cup, un campionato nazionale di Triathlon; ma anche “Palermo in rosa”, per sensibilizzare sul macromondo delle donne. Stare insieme e promuovere il territorio sono le cose che ci hanno spinto in questa nuova avventura. Vogliamo far crescere questo progetto, sperando di raccogliere i frutti fra uno o due anni, al netto della pandemia. Vogliamo essere motori di turismo”.
La visione agonistica si intreccia con la ricerca della bellezza; la socialità diventa parte integrante del vivere la natura.
Fabio Gigante