Corteo Trionfale del 399° Festino di Santa Rosalia, edizione 2023
Pubblicato l’Avviso per acquisire proposte
È stato pubblicato dal Comune di Palermo, in vista dell’imminente 399° Festino di Santa Rosalia, edizione 2023, l’Avviso esplorativo rivolto ad operatori del settore allo scopo di individuare ed acquisire la più idonea proposta artistica per la realizzazione del Corteo Trionfale.
Il Corteo è previsto, come da tradizione, in data 14.07.2023 lungo il percorso che dal Piano del Palazzo dei Normanni conduce al Foro Italico Umberto I (altezza Palchetto della Musica), attraversando la via Vittorio Emanuele e lo stesso Foro Italico Umberto I e concludentesi con fuochi d’artificio a sottofondo musicale.
Ciascun operatore del settore potrà presentare un’unica proposta artistica entro e non oltre le ore 12,00 del 21.06.2023.
Il Comitato Artistico Istituzionale, costituito da alcune tra le più importanti Istituzioni Culturali locali (Fondazione Federico II, Teatro Massimo, Teatro Biondo, Accademia di Belle Arti, Conservatorio di Musica “A. Scarlatti”, Fondazione Sant’Elia, Università degli Studi, Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana e Fondazione The Brass Group) procederà all’esame delle proposte artistiche utilmente pervenute, ognuna di queste caratterizzantesi per l’unicità e l’impossibilità di confronto con eventuali altri progetti e fornite in esclusiva per la Città di Palermo, scegliendo fra esse quella che risulterà di più elevata qualità e che meglio si conformerà alle linee guida progettuali.
Gli uffici dell’Area della Cultura, Turismo, Sport e Politiche Giovanili provvederanno a esprimere la congruità della proposta artistica individuata dal Comitato di cui sopra.
Come precisa il Comune, non si tratta di alcuna procedura concorsuale e non sono previste graduatorie di merito o attribuzioni di punteggi, atteso che le prestazioni richieste sono di natura artistica e per loro natura, quindi, uniche e infungibili, come tali inidonee ad essere oggetto di procedure comparative e rientranti tra i servizi di cui all’art. 63, comma 2, lettera b), punto 1) del D. Lgs. n. 50/2016 e ss.mm. e ii. (Codice dei Contratti Pubblici).
Il costo per la realizzazione della proposta artistica del Corteo Trionfale del 399° Festino di Santa Rosalia, edizione 2023 non dovrà superare l’importo complessivo di € 285.000,00, I.V.A. inclusa.
I progetti dovranno sviluppare le seguenti Linee Guida:
Prima Stazione – Piano del Palazzo L’incubo
Al calare del sole la splendida facciata del Palazzo Reale diviene teatro del primo momento di una narrazione sospesa tra immagini e sonorità ispirate al fil rouge del “sogno”. Il Corteo Trionfale non è ancora partito, Il Carro è ancora fermo su Corso Vittorio e al Piano Palazzo una folla di gente è riunita in attesa che il sogno abbia inizio proprio dal luogo dove è stato deciso l’attracco del Vascello appestato da parte del Viceré al tempo della peste. Ha inizio un racconto fatto da immagini, luci, suoni, parole e azioni teatrali che grazie all’utilizzo delle proiezioni sulla facciata garantirà̀ una perfetta visione al folto pubblico riunito al piano Palazzo, valorizzando il monumento dove verranno proiettate immagini dal linguaggio onirico, simbolico, poetico. Figure ibride di appestati, acrobati sospesi tra la vita e la morte, scaleranno la facciata, un assalto al palazzo introducendosi dalle aperture e inscenando un vero dramma, l’incubo terribile della peste. L’incipit della narrazione è il sogno di Rosalia che si addormenta. Le visioni apocalittiche raffigurano la lotta tra il serpente antico e Palermo vista come una città assediata dalla peste. Le immagini si concentrano sulle origini del male che continuamente attraversa la storia presentandosi con forme sempre nuove. Infine la folla si avvia verso il carro Trionfale. Alla fine del primo quadro, un corteo di trombe e tamburi con suono mesto dal piano palazzo si dirige verso l’incrocio dove il Carro Luna sosta.
Primo tratto – da Porta Nuova alla Cattedrale La Luna eclissata
All’inizio del Cassaro il Carro Trionfale, spento e con la Santa velata, verrà accompagnato dalla gente, trainato da figure eteree, angeliche, verso la cattedrale, al buio accompagnato da musiche e luci cupe, trombe e tamburi con suono mesto accompagnano la partenza del corteo.
Seconda stazione – Piano della Cattedrale Il Sogno
La Cattedrale, La Chiesa Maggiuri come veniva chiamata nel ‘600, è il luogo dove sono custodite le ossa della Santa ed è per questo che diviene il luogo dove inizia il sogno ad occhi aperti. Dal buio penitenziale dell’incubo, le luci diventano adesso folgoranti. Qui cambia la scena, Geronima la Gattuta sogna, Rosalia appare. Come vuole ormai la consuetudine le orchestre giovanili del Teatro Massimo, ci aiutano ad entrare con le voci bianche del coro in uno straordinario evento nel quale le luci disegnano le visioni dorate, le proiezioni sul portico e sul transetto trasmettono il senso della rinascita, del risvegliarsi dall’incubo. Grazie alle tecnologie del Light Painting e del Videomapping la Cattedrale si accende di luci e fantasmagorie mentre una moltitudine di angeli calano dai tetti della Cattedrale, acrobati leggeri che fanno da contrasto ai corpi senza vita che abbiamo visto al piano palazzo atterrano sul sagrato e attraversando la folla con i loro costumi luminescenti, circondano il Carro ancora spento. Al culmine un fascio di luce si dirige verso il Carro Trionfale che si accende e il Rivelarsi della Statua della Santa anima e scopre una luminosità che viene dall’interno del Carro che nel frattempo viene avvolto dalle nuvole di un delicato fumo evanescente, emanando uno splendore barocco ricreato con le tecnologie dell’oggi. E il Cassaro viene acceso, con le sue tradizionali luminarie, di una luce folgorante, bianco caldo, ecco acceso il tradizionale sfondo all’intero corteo sino a Porta Felice. Intanto che il Corteo avanza, con accompagnamento delle sonorità del Corteo in cammino, la Cattedrale continuerà a risplendere di luci dando al pubblico uno spettacolo live action grazie ad un gruppo di studenti dell’Accademia di Belle Arti, questa performance partecipativa unitamente alla diffusione globale delle sonorità del Corteo permetterà di alleggerire la pressione della folla lungo il Corso Vittorio.
Secondo Tratto – dalla Cattedrale a Piazza Vigliena La città ammalata
In questa prima parte del Cassaro, grazie all’utilizzo di un impianto audio che si snoda lungo tutto il tragitto del corteo, si propagano le testimonianze drammatiche degli appestati, tratte dagli archivi storici. Una colonna sonora tra parola e ritmo musicale che rende il sentimento della supplica, della preghiera in attesa di arrivare nel cuore della città.
Terza Stazione – Piazza Vigliena La luce sognata
Si arriva così al Teatro del Sole, cuore pulsante della Città, in special modo la notte del 14 luglio, che segna l’attesa delle reliquie il giorno seguente. Ad attendere il carro sarà̀ la volta celeste che si illumina all’arrivo della grande Luna con la Santa che dona un giglio bianco simbolo della sua purezza. Un trionfo di figure aeree acrobati volanti che inonderanno il cielo al cielo dei quattro canti, con al centro un pianoforte sospeso che accompagna l’ingresso del Carro che si posiziona Al centro della città e al grido del Sindaco: Viva Palermo e Santa Rosalia, una vorticosa e straordinaria cascata di petali tra luci e nuvole di fumo candido inonderà piazza Villena in modo da rendere tangibile il sogno di Rosalia.
Terzo Tratto – da Piazza Vigliena alla via Roma La città miracolata
Si riprende lungo tutto il percorso del Cassaro con la litania di voci sentite in precedenza ma questa volta si propagano le testimonianze dei miracolati, testimonianze sempre tratte dagli archivi storici. Adesso la colonna sonora traduce la parola una litania trascendente e il ritmo musicale rende adesso il sentimento di liberazione, ma anche di attesa che la promessa diventi concreta liberazione dai mali.
Quarta stazione – via Roma Il paradiso dorato
Arrivati all’incrocio tra il Cassaro e via Roma, una figura eterea, angelica intona un’ode alla Santuzza. Per una breve ma intensa sosta l’incrocio ospita una colonna di luce e vapori che si staglia nel cielo, visibile da grande distanza mentre il canto viene propagato per tutto il Cassaro prima che il Corteo riprenda il suo cammino.
Quarto Tratto – da via Roma verso Porta Felice La città in festa
A questo punto dopo il racconto del sogno i tamburi e le trombe che avevano, all’inizio del corteo, segnato il passo funebre della peste adesso suoneranno ritmi festosi e allegri: si va verso il mare, si caccia il male e lo si riporta da dove è venuto. Anche il Carro – Luna procede più spedito seguendo il ritmo festoso in modo tale da arrivare in tempi brevi al Cavallo Marino.
Quinta Stazione – Porta Felice I nostri sognatori: Fratel Biagio e Don Pino
Ad accogliere il Carro – Luna il Teatro Massimo e sui due piloni di Porta Felice, le figure sorridenti di Biagio e Pino prenderanno vita e voce, assumeranno il compito di proteggere Palermo insieme a Rosalia, riunendo simbolicamente tutti i beati che hanno vissuto nella nostra terra. E non appena il carro attraverserà la porta, un ventaglio luminoso darà il segno alla città, che grazie a tutti loro e grazie alla nostra Patrona, ancora una volta stare tutti insieme riuniti nel Festino ha segnato la vittoria sugli incubi.
Quinto Tratto – da porta Felice al palchetto della musica La città gioiosa
Finalmente uscito dalla Porta Felice il Carro trionfale incede, tra musiche di gioia e tanta allegria dei palermitani in festa
Ultima Stazione – Palchetto della Musica
Tra le tante bancarelle che tradizionalmente stazionano sotto le Mura delle cattive, il momento finale del Corteo Trionfale che restituisce il senso della festa nella sua chiave popolare, è affidato alle sonorità festose di una banda musicale tradizionale che intona gli inni dal suo repertorio bandistico in attesa dell’arrivo del Carro Luna ed infine al suo arrivo davanti al palchetto, esegue l’inno tradizionale alla Santuzza. Nel restituire valore al Palchetto nella sua accezione originale, l’Inno conclude il percorso lungo la Città in festa.
I fuochi di Gioia per una Palermo liberata
A tempo di musica gli immancabili fuochi d’artificio, tanto attesi dalle migliaia di persone accorse alla Marina, rischiarano la notte estiva raccontando la gioia di avere ancora una volta celebrato un rito vecchio di 399 anni, nell’attesa del giorno seguente, il giorno più bello dell’anno, il 15 luglio, quando le Reliquie della Santuzza vengono portate a spasso per il Cassaro.