Convegno nazionale AITO al BIOMETEC dell’Università degli Studi di Catania
Convegno nazionale AITO, 19 e 20 maggio, tenutesi presso il BIOMETEC dell’Università degli Studi di Catania
Convegno nazionale AITO al BIOMETEC dell’Università degli Studi di Catania
Si è appena concluso il Convegno Nazionale AITO – Associazione tecnico scientifica di terapia occupazionale – ospitato per la prima volta in Sicilia, presso il BIOMETEC e organizzato in collaborazione il Corso di laurea in Terapia occupazionale dell’Università di Catania, sede di Troina (EN). “Aiutare piccole mani a fare grandi cose: l’intervento del Terapista Occupazionale in età evolutiva”, il nome dell’evento che nella prima parte dei lavori ha visto alternarsi neuropsichiatri infantili, psicologi, fisioterapisti, terapisti occupazionali e esperti di epigenetica al fine di introdurre l’intervento riabilitativo in team, in teleriabilitazione, focalizzando le evidenze di letteratura in quest’ambito e l’importanza di coinvolgere genitori e bambini. Il Gioco di squadra è stato il focus della tavola rotonda, partecipata da associazioni tra le quali Fight the stroke, Associazione Italiana MCTO, Famiglie SMA Sicilia, LAD Onlus, ANGSA Sicilia, associazioni tecnico scientifiche delle professioni della riabilitazione e società scientifiche.
Nella seconda giornata, si è entrati nel vivo dei lavori con la sessione dedicata al “Bambino sensoriale”: la visione sensoriale del bambino è parte integrante delle competenze professionali del Terapista occupazionale che in linea con gli obiettivi incentrati sulle occupazioni, interviene per raggiungere il successo nei vari contesti di vita. Alcuni interventi hanno avuto come focus il controllo sfinterico nel bambino sensoriale approfondendo sia le scale di valutazione specifiche e validate utilizzabili dal terapista occupazionale sia l’intervento specifico basato sull’integrazione sensoriale ASI® sottolineando anche la rilevanza dell’ambiente.
Le evidenze portate durante la sessione sul “bambino motorio”, nel pomeriggio, hanno fatto emergere l’importanza della centralità della persona intesa nel suo complesso bio-psico-sociale. Gli studi dimostrano come sia importante l’attenzione al corretto allineamento posturale del bambino con difficoltà motorie, l’introduzione precoce all’uso di sistemi di mobilità elettronici e alla significatività dell’attività sportiva per il benessere psico-motorio del bambino e il supporto alla comunicazione e all’adattamento dei giochi a supporto dell’attività ludica. L’efficacia dell’intervento del terapista occupazionale deve essere supportata da scale standardizzate e validate per la popolazione di riferimento.
Quella del terapista occupazionale è una professione sanitaria della riabilitazione, che celebra la sua giornata nazionale il 24 maggio, data della pubblicazione del Dm 136/97 in G.U. Questo riabilitatore lavora con la persona che ha limitazioni alla partecipazione alle occupazioni, alle attività quotidiane che ha bisogno di fare, desidererebbe fare o ci si aspetta che faccia. In età evolutiva collabora con il team sanitario, sociale e scolastico, oltre ad offrire azioni educative alla famiglia. In Sicilia sono solo 103 i terapisti occupazionali, numero in crescita ma ancora insufficiente a coprire i bisogni della popolazione e a rispondere alle raccomandazioni nazionali e alle normative, come quelle dettate dal Testo unico delle malattie Rare, più volte citato durante il convegno, nel quale è riportato che la terapia occupazionale deve appartenere ai LEA e ai PDTA.