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Concluso il VII Convegno Nazionale del Parlamento della Legalità Internazionale: Un Milestone per la Cultura della Vita e della Legalità

Due Giornate di Impegno Civile e Dialogo in Palermo Hanno Segnato un Cambio di Passo nella Lotta per Giustizia Sociale e Legalità

Impegno Civile e Dialogo nella due giorni del movimento del Presidente Mannino.  Palermo segna un cambio culturale nella divulgazione della Legalità.

 

Concluso il VII Convegno Nazionale del Parlamento della Legalità Internazionale: Un Milestone per la Cultura della Vita e della Legalità

 

Ha avuto luogo l’8 e il 9 settembre la VII edizione del Convegno Nazionale del Parlamento della Legalità Internazionale, un evento che ha catalizzato l’attenzione su questioni cruciali come la legalità, il dialogo civile e la responsabilità sociale. Tenutosi nella suggestiva cornice di Palermo, il convegno, intitolato “Legalità e Cultura della Vita: Due Giorni di Dialogo, Memoria e Impegno Civile,” ha rappresentato un’occasione straordinaria di riflessione collettiva.

Hanno partecipato, oltre alle istituzioni e alle forze militari, della polizia e dei carabinieri anche figure di pregio tra questi  Salvatore Burrafato, presidente della GESAP di Palermo, i genitori dell’ambasciatore Luca Attanasio, tragicamente scomparso in Congo, il Prefetto dott. Renato Cortese, il Sindaco di Quarto, l’Avv. Antonio Sabino, il Sindaco di Terrasini Giosuè Maniaci, il presidente del consiglio comunale di Arzano Daniela D’ Angelo e moltissime altre prestigiose autorità.

Oltre a commemorare il trentesimo anniversario della scomparsa del beato Padre Pino Puglisi, il convegno ha offerto una piattaforma per discutere di come la legalità possa trasformarsi da ideale astratto a realtà concreta. Dall’accoglienza dei partecipanti nei Giardini del Teatro Massimo all’intensa sessione finale nella Chiesa Auditorium del SS. Salvatore, ogni momento è stato impregnato di un senso di urgenza e di impegno.

VII Convegno Nazionale del Parlamento della Legalità Internazionale

Sorprendentemente, l’evento ha trasceso i confini istituzionali. Non si è limitato a essere un forum di discussione per accademici e funzionari, ma è riuscito a toccare le corde profonde dell’impegno civile, diventando così un viaggio collettivo nella memoria e nella cultura della vita. Il messaggio era chiaro: è necessario essere operatori di pace e sentinelle di giustizia in una società afflitta da disuguaglianze e ingiustizie.

VII convegno del Parlamento della legalità internazionale

Nicolò Mannino e Salvatore Sardisco, rispettivamente presidente e vicepresidente del Parlamento della Legalità Internazionale, hanno nuovamente dimostrato la straordinaria forza propulsiva della loro leadership, rendendo il VII Convegno Nazionale non solo un evento, ma un vero e proprio hub per la cultura della vita e della legalità. Con un’abilità quasi alchemica, la coppia ha saputo amalgamare visioni, talenti e iniziative, dando vita a un aggregatore di “belle” persone unite dalla comune volontà di contribuire al bene comune.

 

E se parlare di “belle” persone può sembrare un eufemismo, in questo caso è invece l’essenza stessa di un movimento che mette la fratellanza e il rispetto reciproco al centro del proprio agire. Non solista. Mannino e Sardisco hanno usato il convegno come un megafono potente per amplificare il discorso sui diritti ei doveri, con una lente di ingrandimento puntata in particolare sui giovani, che sono il futuro ma anche il presente di ogni società che voglia dirsi civile.

Mannino e Sardisco, hanno sottolineato come quasi un anno di preparazione sia culminato in un evento di “fondamentale importanza,” che ha agito come un “amplificatore di speranza.”

In questo contesto, le parole di Francesco Panasci, Presidente della Panastudio e socio onorario del movimento, risuonano con particolare forza. Egli ha messo in luce l’urgenza di una “coscienza collettiva più attiva e sensibile” e l’importanza del lavoro congiunto per un futuro migliore.

VII Convegno Nazionale del Parlamento della Legalità Internazionale

E così, mentre le eco di questo convegno iniziano a sbiadire, il suo impatto continua a risuonare, incanalando le energie verso un impegno più profondo e radicato per la giustizia sociale e la legalità. Sicuramente, è stato un evento che ha lasciato un segno indelebile nel tessuto culturale e civile del nostro tempo.

Parlamento della legalità internazionale

“È con immenso orgoglio e profonda gratitudine che riflettiamo sull’incredibile successo della VII edizione del Convegno Nazionale del Parlamento della Legalità Internazionale – dichiarano Mannino e Sardisco – Questa due giorni a Palermo non sono stati solo un’occasione per discutere e riflettere, ma un potente segnale del nostro impegno collettivo verso una cultura di legalità, di responsabilità sociale e di dialogo aperto.

Abbiamo lavorato instancabilmente per quasi un anno per preparare questo evento e il risultato ha superato ogni aspettativa. Ogni intervento, ogni dialogo e ogni momento condiviso ha rafforzato la nostra convinzione che, insieme, possiamo essere agenti di cambiamento reale.

Questo convegno ha rappresentato una chiamata all’azione, rivolta non solo alle istituzioni, ma anche a ciascun individuo. Siamo profondamente toccati dall’ampia partecipazione e dall’entusiasmo che abbiamo visto. Ogni voce conta e ogni passo avanti è un successo per tutti noi.

In quest’epoca di incertezze e di difficoltà, – concludono il presidente e il vice presidente del movimento – dobbiamo rimanere ancorati ai principi che ci guidano. È tempo di alzare la posta in gioco, di prendere la responsabilità che la nostra società richiede e di portare avanti il nostro impegno per una cultura di legalità e giustizia sociale.

Grazie a tutti per aver reso questo evento un faro di speranza e un amplificatore di coraggio e determinazione. Continuiamo su questa strada, insieme.”

Parlamento della legalità internazionale

“È per me un grande onore intervenire oggi in questa importante iniziativa, – dice nel suo discorso il Prefetto dott. Renato Cortese – soprattutto in una città che ha rappresentato una tappa cruciale della mia carriera e della mia vita. Palermo è un luogo in cui ho affrontato alcune delle sfide più impegnative e gratificanti, tra cui la cattura di Bernardo Provenzano, un episodio che segna un passaggio fondamentale nella lotta alla mafia e alla criminalità organizzata.

 

Non posso che lodare l’iniziativa del Prof. Nicolò Mannino e del movimento del Parlamento della Legalità Internazionale -continua il dott. Cortese -. Questi eventi servono a ricordarci che la legalità non è un concetto astratto, ma una pratica quotidiana e una responsabilità collettiva. Soprattutto in una terra che è stata troppo spesso scenario di ingiustizie e crimini, l’importanza di promuovere una cultura di legalità e responsabilità civile non può essere enfatizzata abbastanza.

In una carriera dedicata alla sicurezza e alla giustizia, ho imparato che le forze dell’ordine possono fare molto, ma non possono fare tutto. L’impegno civile, la sensibilizzazione e l’educazione sono altrettanto cruciali. In questo contesto, le iniziative come questo convegno rappresentano un tassello fondamentale nel mosaico più ampio del nostro impegno collettivo.

 

Vorrei concludere – per finire il Prefetto Cortese – sottolineando che ogni passo avanti nella direzione della legalità e della giustizia non è solo un successo per chi è direttamente coinvolto, ma per la società nel suo insieme. Ogni piccolo successo contribuisce a erodere il potere e l’influenza della criminalità organizzata e a costruire un futuro più sicuro e giusto per tutti noi.”

Parlamento della legalità internazionale

In un momento solenne e altamente simbolico delle due intense giornate del convegno, sono state consegnate le pergamene dei diplomi di laurea dell’Università Telematica di Indirizzo Internazionale ISFOA. Questo riconoscimento ha avuto un significato particolare, poiché è stato attribuito a personaggi che si sono distinti nel panorama nazionale per il loro impegno verso la promozione della vita e della legalità.

Parlamento della legalità internazionale

Tra gli insigniti, figura anche il Dott. Francesco Panasci, noto per la sua leadership e il suo costante impegno in ambito sociale. Il Dott. Panasci ha rappresentato un esempio concreto di come sia possibile coniugare successo professionale e impegno civico, incarnando i valori che il Parlamento della Legalità Internazionale e l’Università ISFOA aspirano a promuovere.

 

“Queste pergamene non sono solo un simbolo di realizzazione accademica, – dice il Pro rettore vicario Vincenzo Mallamaci – ma rappresentano un riconoscimento dell’apporto significativo che questi individui hanno offerto alla società. In un’epoca in cui i problemi sociali sembrano soverchianti e le soluzioni lontane, tali riconoscimenti servono come promemoria che l’azione individuale e collettiva può, e deve, fare la differenza. In questo contesto, la laurea honoris causa al Dott. Panasci non è solo un tributo alla sua personale eccellenza, ma anche un invito a tutti noi a prendere parte attiva nel migliorare la società in cui viviamo, seguendo l’esempio di chi ha già tracciato una rotta in questa direzione.”

 

Il Pro Rettore dell’Università ISFOA ha sottolineato l’importanza del ruolo sociale che le università devono svolgere, affermando che “le università sono e devono essere hub che trasmettano i valori del sociale, del rispetto della persona e del lavoro, con particolare attenzione agli ultimi.

“Queste parole segnano un impegno preciso – continua  il Pro Rettore Mallamaci – e orientano la missione educativa dell’ateneo. Il Rettore ha sottolineato che ISFOA non sarà solo un luogo di formazione accademica, ma anche un catalizzatore di cambiamento sociale e culturale. In questo spirito, l’università si impegna a essere sempre al fianco di iniziative che promuovono questi valori fondamentali.

L’endorsement dell’Ateneo -conclude il Pro Rettore – serve come una potente affermazione che l’educazione non è solo un percorso individuale, ma un viaggio collettivo che ha il potere di trasformare le comunità e la società nel suo complesso. Questa visione di educazione come strumento di empowerment sociale è profondamente radicata nella missione di ISFOA e continuerà a guidare le future iniziative dell’ateneo.”

Parlamento della legalità internazionale

Un particolare riconoscimento anche al giornalista Massimo Brizzi è stato insignito del titolo di socio onorario del movimento, riconoscimento che arriva grazie al suo impegno nella divulgazione di tematiche sociali e dei diritti degli ultimi, come ben testimoniato anche dal suo recente libro. Il convegno ha quindi visto un ampio spettro di partecipanti, tutti uniti dall’obiettivo comune di promuovere legalità, giustizia sociale e diritti umani.

Parlamento della legalità internazionale

Le foto sono di Valerio La Barbera

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