Le mie origini genovesi non riescono a non commentare ciò che ho letto stamane riguardo la Liguria. (di Jacopo Cosenza)
Il Presidente della Regione Liguria questa mattina è stato arrestato dalla Guardia di Finanza accusato dalla Procura di Genova per corruzione ambientale, corruzione per atti contrari a doveri d’ufficio e promesse elettorali.
Un vero e proprio terremoto che si abbatte contro la Giunta Toti, che intreccia l’imprenditoria con la politica dando luce a favoritismi e a dinamiche non proprio trasparenti.
Poco tempo fa era stata organizzata una cena a Villa dello Zerbino, una bella location nel centro di Genova, con più di 600 invitati tra imprenditori, politici e altre personalità di spicco della società ligure, proprio per sostenere il governatore della Liguria e fare seguito al suo progetto politico di “rinnovamento” per la Liguria.
Questo ci fa capire quanto sia importante e quali legami vi siano tra il modello di politica del “rinnovamento” e “innovazione” di Toti che ha sempre sbandierato a tutti i venti come locomotore trainante per risollevare la Liguria e gli imprenditori o presidenti di autorità portuali o società, come l’Iren.
Un legame che oggi capiamo essere di favoritismi e corruzione, un famoso cerchio magico che vive in un suo mondo, molto lontano da ciò che i cittadini liguri vivono ogni giorno.
La Liguria è una Regione con problematiche molto serie, dalla sanità che non funziona fino alla viabilità e alla fragilità del territorio, dalla chiusura di importanti realtà economiche fino allo spopolamento dei centri abitati a causa di scarse opportunità soprattutto per i giovani.
La Liguria ha bisogno di persone capaci e trasparenti che non guardano il proprio cerchio magico fatto di feste,grandi pranzi e cene con chi può portare un vantaggio politico promettendo loro un beneficio economico o di interesse.
Serve ricostruire una coscienza e un senso critico per tornare a una buona politica che crei vantaggio a tutti, dal lavoratore più umile fino all’imprenditori di successo, sempre con trasparenza e onestà.
