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Commemorazione Rocco Chinnici. Caronia (Lega): fu bersaglio della mafia perchè ispirò leggi dure per confiscare i patrimoni dei boss

Un grande magistrato e un grande italiano che ha fatto della sua vita l’esempio per tanti giovani

CARONIA (LEGA), ROCCO CHINNICI GRANDE SERVITORE DELLA REPUBBLICA, FU BERSAGLIO DELLA MAFIA PERCHE’ ISPIRO’ LEGGI DURE PER CONFISCARE I PATRIMONI DEI BOSS

 

“L’opera straordinaria di un servitore della Repubblica qual è il giudice Rocco Chinnici è sempre viva. A quarantuno anni dalla strage di Via Pipitone Federico si staglia un ricordo nitido del magistrato che contrastò la mafia mettendo su l’ufficio Istruzione nel quale si forgiarono Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, che come Chinnici rappresentarono il bersaglio della criminalità mafiosa colpita negli interessi economici e nei profitti del traffico di droga. A Rocco Chinnici si deve la stagione del pool antimafia che ispirò leggi più dure introducendo il sequestro e la confisca dei patrimoni dei boss. Oggi lo ricordiamo come un grande magistrato e un grande italiano che ha fatto della sua vita l’esempio per tanti giovani. Proprio a loro si rivolgeva cercando di trasmettere i valori della legalità che sono alla base della crescita civile della società”. Lo afferma Marianna Caronia, capogruppo della Lega all’Assemblea regionale siciliana e componente della commissione Antimafia.

Un grande magistrato e un grande italiano che ha fatto della sua vita l’esempio per tanti giovani

 

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