Cina-Australia: mancata collisione tra un caccia e un P-8 Poseidon
Tensione alle stelle nei cieli sopra il Mar Cinese meridionale. La Cina, è accusata di aver messo in pericolo uno dei P-8 pattugliatori marittimi della Royal Australian Air Force – RAAF, il tutto lo scorso 26 maggio, “con una manovra pericolosa“. Secondo quanto sostenuto dal ministro della Difesa australiano, Richard Marles, “nel corso di una normale attività di sorveglianza marittima nello spazio aereo internazionale, un caccia cinese J-16 ha intercettato incautamente un P-8 australiano, volandogli vicino, sfrecciandogli davanti e rilasciando piccoli pezzi di alluminio, alcuni dei quali sono finiti nel motore del velivolo australiano”.
Il P-8, operava sotto il nominativo AUSSIE189 (ASY189) ed era decollato verso le 0100 GMT (11:00 Canberra) dopo aver virato intorno alla vicina città di Angeles per circa un’ora per poi atterrare alle 0540 GMT (15:40 ora di Canberra). Secondo Camberra, il jet cinese avrebbe “chaffato” senza alcun motivo durante la manovra. “Chaffare” è un termine inglese italianizzato, vuol dire attivare i chaff, cioè una contromisura di difesa contro i missili a guida radar. I chaff sono sottili foglioline di alluminio lanciate per “ingannare ” i radar interferendo con le onde elettromagnetiche usate dalla strumentazione nemica. Proprio queste striscioline metalliche sarebbero state ingerite da uno dei motori del P-8 australiano rischiando di farlo precipitare.
Nell’episodio non ci sono stati né incidenti né feriti, e l’aero è poi riuscito a tornare alla base. Canberra, ora, accusa Pechino “attraverso i canali più appropriati“, per dirla con le parole di Anthony Albanese, il primo ministro. Cina e Australia, come ricorda il Corriere della Sera, sono importanti partner commerciali, ma i rapporti tra i due Paesi si sono deteriorati negli ultimi due anni, poiché Pechino ha cercato di aumentare la propria influenza nell’area del Pacifico. L’incidente aereo è stato rivelato in concomitanza al viaggio di Albanese in Indonesia: una visita, che iniziata il 5 giugno, che secondo gli analisti locali servirà a rafforzare e strutturare le alleanze nella regione proprio in chiave di contenimento di Pechino.
Fabio Gigante