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Ciaculli, la Polizia sequestra 19,5 kg di fuochi d’artificio: denunciato un 34enne

Operazione della Polizia di Stato in vista delle festività: pericoloso materiale esplosivo scoperto in un box condominiale

Palermo, sequestro di fuochi d’artificio a Ciaculli: scoperti 19,5 kg di materiale esplosivo

La Polizia di Stato intensifica i controlli in vista delle festività di fine anno

Controlli Capodanno. Si avvicina San Silvestro e, con esso, l’intensificazione delle attività delle forze dell’ordine per prevenire e contrastare l’uso illecito di fuochi d’artificio. L’ultimo intervento è avvenuto nelle scorse ore a Ciaculli, dove la Polizia di Stato ha sequestrato una gran quantità di materiale esplosivo detenuto illegalmente all’interno di un box condominiale.

Le pattuglie dei Commissariati di P.S. Brancaccio e S. Lorenzo, impegnate nelle attività di controllo del territorio, sono giunte in un’area ad alta densità abitativa e hanno notato, attraverso la semiapertura di una saracinesca, una vistosa catasta di artifizi pirotecnici. Gli agenti hanno quindi ritenuto opportuno procedere con ulteriori accertamenti, richiedendo l’intervento del Nucleo Artificieri/Antisabotaggio della Polizia di Stato.

All’interno del box era presente un uomo di 34 anni, residente nel quartiere, che ha ammesso di aver acquistato i fuochi d’artificio con l’intenzione di rivenderli al dettaglio sulle piazze cittadine in vista delle imminenti festività. Il materiale esplosivo, privo di certificazioni e di origine sconosciuta, è stato inventariato e classificato dagli artificieri, che ne hanno stimato una massa attiva pari a 19,5 kg. Tra gli articoli sequestrati sono stati individuati diversi manufatti artigianali di particolare pericolosità.

L’intero carico è stato sequestrato e trasportato in locali idonei alla conservazione. Il 34enne è stato denunciato per il reato di commercio e detenzione di materiale esplodente senza autorizzazione.

Un pericolo per l’incolumità pubblica

Il ritrovamento del materiale esplosivo in un luogo non idoneo, privo di accorgimenti antincendio e potenzialmente esposto a inneschi accidentali, rappresenta un grave rischio per l’incolumità pubblica. I materiali sequestrati, altamente sensibili al calore, agli urti e alle scariche elettrostatiche, avrebbero potuto causare gravi conseguenze in caso di incidente.

Giova precisare che la responsabilità penale delle condotte elencate sarà definita solo dopo l’emissione di eventuali sentenze passate in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di innocenza.

 

 

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